chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Brienza Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo chiesa sussidiaria Madonna degli Schiavi Parrocchia di Santa Maria Assunta Impianto strutturale; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (2001) XVIII - XIX(preesistenze intero bene); 1950 - 1951(inizio lavori intero bene); 1980 - 2001(ricostruzione intero bene)
Chiesa della Madonna degli Schiavi
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna degli Schiavi <Brienza>
Altre denominazioni
Cappella della Madonna delle Grazie Chiesa Madonna degli Schiavi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII - XIX (preesistenze intero bene)
Il luogo dove attualmente sorge la chiesa un tempo ospitava una vecchia cappella dedicata a San Rocco andata distrutta agli inizi del 1800. Già dalla fine del 1800 si era impiantata nella contrada una comunità evangelica e nel tentativo di arginare la sua influenza, il parroco pensò di far costruire una chiesa.
1950 - 1951 (inizio lavori intero bene)
La cappella, dedicata a Maria Santissima delle Grazie, fu costruita nel 1950 in località Schiavi, contrada di Brienza distante sei chilometri circa dal centro abitato. L'edificazione della chiesetta, eretta vicino a un'antica strada sterrata che metteva in comunicazione la Valle del Melandro con il Vallo di Diano, fu voluta dal sacerdote don Catello Petrone con fondi offerti dai fedeli, dal comune, e in parte dallo stesso Don Catello. Per il completamento della fabbrica fu utilizzato anche del materiale di spoglio proveniente dalla Chiesa di San Martino (Madonna delle Grazie) situata nell'antico borgo di Brienza. La cappella fu consacrata nel 1951 dall'allora vescovo di Potenza mons. Augusto Bertazzoni.
1980 - 2001 (ricostruzione intero bene)
La chiesa rimase fortemente danneggiata dal sisma del 1980 e fu ricostruita nel 2001.
Descrizione
La cappella della Madonna di Schiavi, dedicata a Maria Santissima delle Grazie, si trova in località Schiavi, contrada di Brienza distante sei chilometri circa dal centro abitato. Esternamente si presenta con una facciata caratterizzata dall'antico portale in pietra proveniente dalla chiesa di San Martino (o Madonna delle Grazie che sorgeva tra i ruderi dell'antico abitato del paese e andata distrutta negli anni '40 del secolo scorso) e nella parte superiore una finestra circolare; l'intera struttura è rivestita con pietra locale a faccia vista. L'impianto dell'unica aula rettangolare è molta semplice; tre archi separano l'assemblea dalla zona presbiteriale dove una teca lignea posta al centro dell'abside semicircolare ospita la statua in gesso della Madonna con Bambino. Sul presbiterio, leggermente rialzato rispetto al piano di calpestio, e` collocata la mensa d'altare in marmo e sul lato destro si apre una porta che introduce ai locali della sagrestia, corpo indipendente e posto a ridosso dell'abside. L'area esterna presenta un ampio piazzale pavimentato e delimitato, dalla strada adiacente, da una una ringhiera metallica.
Impianto strutturale
Edificio in struttura intelaiata di cemento armato esternamente rivestita in pietra locale a faccia vista, intonacata e tinteggiata internamente.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare ad andamento longitudinale con aula unica e abside semicircolare.
Coperture
Tetto a due falde, su capriata lignea, sull'unica navata e a padiglione, su struttura lignea, sull’area absidale. Copertura di tegole a coppi in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in piastrelle di cotto.
Elementi decorativi
Teca lignea con la statua in gesso della Madonna con Bambino del 1950.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2001)
E’ stata prevista l'organizzazione dell'area presbiteriale, con la sistemazione di un altare e un ambone in marmo; la sede della presidenza in legno.