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Patù
Ugento - Santa Maria di Leuca
chiesa
parrocchiale
San Michele Arcangelo
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Coperture; Impianto strutturale; Pianta; Scale; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1988); ambone - aggiunta arredo (1988)
1565 - 1565(costruzione intero bene); 1939 - 1940(costruzione campanile); 1939 - 1940(ristrutturazione intero bene); 1977 - 1977(inagibilità intero bene); 1977 - 1987(restauro intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Patù>
Autore (ruolo)
Centolanze, Francesco (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche

1565  (costruzione intero bene)

L'edificio, sino agli anni 70' del Novecento chiesa parrocchiale della comunità di Patù, venne eretta nel 1565 su progetto dell'architetto neretino Francesco Centolanze a spese delle Confraternite del SS. Sacramento e del SS. Rosario.

1939 - 1940 (costruzione campanile)

Il campanile e l'orologio meccanico sono stati realizzati tra il 1939 e il 1940.

1939 - 1940 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 1939 e il 1940 la chiesa è oggetto di diverse attività di ristrutturazione.

1977  (inagibilità intero bene)

Nel 1977, a causa delle cattive condizioni statiche, l'edificio viene reso inagibile e la parrocchiale trasferita nella nuova chiesa dedicata alla V. Immacolata.

1977 - 1987 (restauro intero bene)

La struttura, chiusa per circa un decennio al pubblico culto, è oggetto di diversi interventi volti al ripristino strutturale (rifacimento del solaio, restauro e pitturazione degli interni e degli ambienti ausiliari) che termineranno un decennio dopo nel 1987.
Descrizione

L’edificio si presenta innestato su una pianta di forma rettangolare, racchiuso entro un’unica navata che si sviluppa per 11 metri in altezza, 22 in lunghezza e 8 in larghezza, culminante con un abside semicircolare. È introdotto da un prospetto la cui impaginatura in stile tardo-rinascimentale, si caratterizza per la simmetricità degli elementi che la compongono. Delimitata da due monumentali paraste lisce, racchiude entro la porzione inferiore il portale ligneo d’accesso, circondato da un’importante cornice lapidea, sormontata a sua volta da una nicchia parietale semicircolare in asse con il rosone ottagonale della porzione superiore che precede la terminazione a spiovente. Il tutto è sopraelevato rispetto al livello pavimentale del piazzale circostante da una soglia rettangolare, priva di annessa discesa per disabili. Il campanile con orologio meccanico, posto a ridosso della fiancata sinistra della facciata, è costruito in pietra locale in accordo con il resto della struttura. Si presenta scandito in quattro sezioni da un sistema di lesene architravate di color rossiccio, che culminano con aperture a forma di arco, in un’alternanza di monofore e bifore, che lasciano intravedere le campane. Il carparo, lasciato a vista, caratterizza l’aspetto esterno di facciata e campanile, ad esclusione della fascia inferiore, intonacata; per la finitura dei volumi di sagrestia, sul lato sinistro e ambienti ausiliari, sul lato destro, che affiancano il corpo centrale, si è optato invece per l’alternanza di pietra viva e rivestimento in intonaco della stessa tonalità. Lo spazio unico della navata si presenta ripartito tra aula e presbiterio, il cui confine è segnato da due gradini che sopraelevano quest’ultimo. L’aula si compone di due campate, delle quali la prima accoglie la balaustra recante l’organo, sorretta da quattro colonne in stile dorico, sovrastante l’ingresso principale. Lo spazio sottostante, nel quale sul lato destro è possibile individuare l’accesso alla torre campanaria (recentemente adibito a confessionale), precede i due altari minori addossati rispettivamente alla parete sinistra e destra del registro inferiore, ritmicità che si ripete anche nella seconda campata. All’intersezione delle due campate trovano posto, nel registro inferiore sul lato destro l’ingresso secondario dell’edificio e su quello sinistro l’accesso alla balconata dell’organo. Tale ingresso è affiancato all’esterno dal profilo di un preesistente portale (successivamente murato) sormontato da un’incisione recante una data (1584). Nel registro superiore dell’aula la volta a spigolo reca nel punto mediano decorazioni ad affresco, mentre le pareti laterali di si presentano rivestite da uno strato di intonaco giallo paglierino, uniforme per aula e presbiterio, sul quale risalta il bianco degli stucchi. Sulle pareti laterali trovano posto le tre finestre ad oblò (su ciascun lato delle campate, ad eccezione del versante sinistro della seconda), collocate ugualmente su ciascun lato dell’abside. Quest’ultima è introdotta da un’arcata a sesto ribassato, sormontata da una finestra la cui forma ricorda una campana; l’altare maggiore lapideo, staccato dalla parete di fondo, è preceduto da una mensa lignea, frutto del successivo adeguamento liturgico. Ai due lati della zona presbiteriale si individuano rispettivamente l’accesso alla sagrestia, sul lato destro e quello ad ambiente ausiliario, sul sinistro. La copertura pavimentale in marmo è uniforme in tutti gli ambienti, posato in sostituzione di un precedente battuto veneziano cementizio durante l’ultima stagione di restauro.
Coperture
in muratura: volte a squadro intonacate con presenza di stucchi ed affreschi. La parte esterna è stata rifatta tra gli anni 1977-1987 in cemento armato e rivestita con uno strato di pietra locale.
Impianto strutturale
L’edificio presenta una struttura portante in muratura, caratterizzata da un sistema di pilastri e pareti che sostengono archi e volte. La struttura è stata oggetto di diverse stagioni di restauro risalenti agli anni: 1939-1940, (periodo al quale risale la costruzione del campanile.
Pianta
rettangolare, culminante in un abside semicircolare.
Scale
la facciata è preceduta da un piccolo sagrato sopraelevato rispetto al livello stradale da un gradino.
Pavimenti e pavimentazioni
marmo con venature nei toni dell’avorio frutto dell’ultima stagione di restauro, in sostituzione di un precedente battuto veneziano di impasto cementizio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1988)
mensa lignea antistante l’altare maggiore risalente agli anni '80 del Novecento
ambone - aggiunta arredo (1988)
l'ambone è in legno nello stesso stile della mensa
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