chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Gagliano del Capo Ugento - Santa Maria di Leuca chiesa parrocchiale S. Rocco Confessore Parrocchia di San Rocco Confessore Coperture; Scale; Impianto strutturale; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni altare - aggiunta arredo (1980) 1574 - 1608(costruzione intero bene); 1819 - 1819(costruzione torre campanaria); 1871 - 1871(ampliamento itnero bene); 1930 - 1930(restauro intero bene); 1960 - 1969(restauro altari); 1980 - 1982(rifacimento pavimentazione); 2004 - 2004(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco Confessore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Rocco Confessore <Gagliano del Capo>
Altre denominazioni
S. Rocco Confessore
Autore (ruolo)
Cassano, Ercole (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
1574 - 1608 (costruzione intero bene)
La costruzione dell’edificio è iniziata nel 1574, su committenza del sacerdote Francesco Licchelli e a cura delle maestranze di Ercole Cassano da Tricase. La conclusione del corpo della Chiesa, costituito dall'attuale navata, avvenne nel 1608, come testimonia l'iscrizione sulla prima chiave di volta della navata.
1819 (costruzione torre campanaria)
La torre campanaria viene costruita nel 1819.
1871 (ampliamento itnero bene)
Diversi interventi si sono succeduti negli anni, a partire dal 1871: ampliamento e allungamento della zona presbiteriale con sostituzione della pavimentazione in ceramica policroma realizzata nell'area napoletana, di cui oggi restano alcuni residui nel pianerottolo della scala di accesso al campanile e lungo i cornicioni del terrazzo dell'edificio
1930 (restauro intero bene)
Intorno al 1930, un nuovo ciclo di restauri ha interessato la struttura, con la chiusura del finestrone centrale del presbiterio e la realizzazione del corpo esterno adibito a sagrestia, che ha cinto la parte orientale della Chiesa.
1960 - 1969 (restauro altari)
Negli anni '60, vennero restaurati alcuni altari.
1980 - 1982 (rifacimento pavimentazione)
Nel biennio 1980-1982 vennero svuotate le fosse carnarie e venne rifatto l'intero pavimento della chiesa in marmo.
2004 (restauro intero bene)
Nel 2004 la chiesa è oggetto di lavori restauro che interessano la pulitura delle pareti esterne ed interne e delle operazioni di bonifica strutturale per ovviare al problema di risalita igroscopica.
Descrizione
Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, edificata a partire dal 1574. L’intero edificio è costruito in conci di tufo di natura carpara; tre lati, compresa la facciata, si presentano in pietra ricoperti da una velatura di intonaco, mentre il quarto è addossato ad un palazzo storico, che assurge alla funzione di oratorio e ufficio parrocchiale.
All’impianto principale risultano aggregati il corpo della torre campanaria costruito nel 1819, realizzato in pianta quadrata, costituito da tre ordini, culminante con una copertura in stile pagoda orientale e la torretta dell'orologio civico, risalente al 1835.
La facciata principale si presenta simmetrica, in pietra a vista e velata da un leggero strato di intonaco: la sobria impaginazione risulta scandita da due paraste che sorreggono la trabeazione sulla quale si adagia il timpano ottocentesco. La prosa muraria è movimentata da soli tre elementi architettonici che rompono la monotonia: il portale centrale, sovrastato dal finestrone e il bassorilievo di San Nicola, appartenuto alla precedente matrice.
La finestra ad arco è realizzata in stile tardo-rinascimentale ed è incorniciata da due lesene corinzie, pervase da un motivo floreale. Alla base pende un piccolo arazzo sfrangiato decorato con elementi fitomorfi, elemento riverberato nelle finestre del lato di ponente. Il portale d’accesso, risalente al 1696, è circondato da una complessa cornice formata da due lesene e da due colonne corinzie scanalate, poste su due alti plinti. L’architrave culmina con un timpano ricurvo e spezzato nella parte centrale. L’insieme poggia su un basamento contenente lo stemma araldico dell’Universitas di Gagliano.
Il sagrato, ripristinato nel 2004, separa la Chiesa dal piano stradale. Il prospetto laterale si presenta con pietra a vista, ricoperto da una velatura di intonaco, senza alcun decoro e ricalca perfettamente la volumetria interna. I quattro finestroni sul lato ovest, e l’unico posto sul lato est, sono contenuti in nicchie ad arco ricavate nello spessore della muratura. Il volume dell’abside all’esterno si presenta inglobato nello spessore della muratura, in continuità con la struttura della Sagrestia.
L’interno è definito da un unico ordine di elementi classici che rispecchiano la sequenza ordinata di paraste, capitello a foglia d’acanto, architrave, fregio a festoni rettilineo, per l’aula. Sulle cornici si impostano gli archi che scandiscono l’impianto a volte della copertura. Nello spessore della muraglia e tra gli spazio definiti dalle paraste, si aprono le varie cappelle contenenti gli altari minori, costruiti a partire dal XVIII secolo, mentre sul lato destro trova posto la cappella realizzata nel corso degli anni 30 del Novecento.
All’aula fa seguito il presbiterio, innalzato su quattro gradini e sovrastato dall’arco di trionfo, impreziosito da motivi decorativi lungo la centina. La volta a spigolo è scandita da festoni che riprendono il motivo dell’aula e che si ricongiungono nella chiave centrale. Sulle pareti laterali si aprono quattro nicchie conchigliate, mentre il grande finestrone dell’abside murato, ospita una nicchia ad arco di maggiore entità. L’ambiente del presbiterio culmina con la sezione dedicata al coro ligneo settecentesco.
Diversi interventi si sono succeduti negli anni, a partire dal 1871: ampliamento e allungamento della zona presbiteriale con sostituzione della pavimentazione in ceramica policroma realizzata nell'area napoletana, di cui oggi restano alcuni residui nel pianerottolo della scala di accesso al campanile e lungo i cornicioni del terrazzo dell'edificio. Intorno al 1930, un nuovo ciclo di restauri ha interessato la struttura, con la chiusura del finestrone centrale del presbiterio e la realizzazione del corpo esterno adibito a sagrestia, che ha cinto la parte orientale della Chiesa. Negli anni '60, vennero restaurati alcuni altari, mentre il penultimo intervento è ascrivibile al biennio 1980-1982.
Coperture
La copertura risulta costituita da un sistema di archi, con volta sorretta da pilastri.
Scale
L’accesso principale è stato oggetto di rifacimento nel corso dei lavori di restauro conservativo eseguiti tra il 2004 e il 2005. L’assetto del sagrato è stato totalmente rimodernato con la rimozione della pezzature in cemento eseguite sul ciottolato adiacente, sostituito con una pavimentazione in pietra locale e si sviluppa per tutta la larghezza della facciata. L’accesso laterale è invece rialzato rispetto al piano stradale da una gradinata completa di discesa per disabili, priva di barriere architettoniche e munita di illuminazione.
Impianto strutturale
L’edificio presenta una struttura portante in muratura, caratterizzata da un sistema di pilastri e pareti che sostengono archi e volte.
Pianta
Pianta rettangolare, al cui impianto si affiancano i volumi del campanile e della sagrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
Risalgono agli anni 1980-82 i lavori di pavimentazione, restauro e risanamento della chiesa.
Aula: nuova pavimentazione in tavelloni di perlato di Sicilia posata nel 1980
Presbiterio: marmo arabescato
Sagrestia: mattonelle in marmo
Altari minori (gradini): pietra leccese
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
L’adeguamento ha previsto la rimozione della balaustra con cancelletto che delimitava l’area presbiteriale e delle murature laterali che negli anni Trenta circondavano l’altare maggiore. Il corredo è composto della mensa, scolpita in legno di ulivo, posta al centro del presbiterio, frontale rispetto all’altare maggiore, collocato su una scalinata di tre gradini.
L’ambone si colloca sul lato sinistro, realizzato nel 1998 con il rimpiego di frammenti di un precedente altare di fine XIX secolo. A destra è ubicato il fonte battesimale, in prossimità della sede.