chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Alessano Ugento - Santa Maria di Leuca chiesa parrocchiale SS. Salvatore Parrocchia del Santissimo Salvatore Pianta; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale altare - intervento strutturale (1965) 1762 - 1845(costruzione intero bene); 1778 - 1778(installazione organo a canne); 1855 - 1855(installazione stalli capitolari); 1879 - 1879(installazione pulpito); 1965 - 1965(rifacimento presbiterio); 1965 - 1965(installazione fonte battesimale); 1981 - 1981(restauro intero bene); 1992 - 1992(restauro intero bene); 1994 - 1994(installazione porte)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa del Santissimo Salvatore <Alessano>
Altre denominazioni
SS. Salvatore
Autore (ruolo)
De Palma, Felice (progettazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
1762 - 1845 (costruzione intero bene)
Ubicata sull’area dove sorgeva l'antica cattedrale normanna, l'edificazione del nuovo edificio ebbe inizio nel 1762 durante l’episcopato di Dionigi Latomo Massa (1755-1780) che aveva incaricato l’architetto F. De Palma di progettarla. La soppressione della diocesi di Alessano e il suo accorpamento a quella di Ugento nel 1818, unitamente a problemi di carattere economico, ne ritardarono il completamento che avvenne con la modifica del prospetto come progettato nel 1760. Fu consacrata e aperta al culto il 4 maggio 1845 dal vescovo ugentino mons. Bruni (1837-1863).
1778 (installazione organo a canne)
L’organo a canne, di fattura napoletana del 1778, fu donato dal vescovo Latomo Massa
1855 (installazione stalli capitolari)
Gli stalli capitolari, in legno scolpito e posti nel coro, risalgono al 1855.
1879 (installazione pulpito)
L’artistico pulpito in legno, intagliato da G. De Cupertinis, è del 1879.
1965 (rifacimento presbiterio)
La sostituzione dell’originale altare maggiore con l’altare a mensa, l’ambone e la sede, risale al 1965, su progetto dell’arch. M. Alemanno (1932-1989) per incarico del parroco pro-tempore, mons. Carlo Palese.
1965 (installazione fonte battesimale)
Il marmoreo fonte battesimale, posto nell’ingresso a sinistra, è stato donato dalla locale banca Tamborino-Sangiovanni nel 1965.
1981 (restauro intero bene)
Durante i lavori di restauro nel 1981, furono trovati i resti del penultimo vescovo di Alessano, Dionigi Latomo Massa, sepolto in una tomba provvisoria della quale si erano perse le tracce. Le spoglie ora riposano in un sacello appositamente costruito nella cappella del Crocifisso.
1992 (restauro intero bene)
Nel 1992, essendo parroco don Luigi Ciardo nominato nel 1977 e tuttora in carica, ebbero luogo importanti lavori di restauro e risanamento; durante le operazioni di pulizia delle tombe furono trovati interessanti affreschi tra cui l’immagine medievale della Madonna.
1994 (installazione porte)
Nel 1994 furono messe in opera le artistiche porte bronzee istoriate dello scultore Marco Pieri.
Descrizione
L’esterno è caratterizzato dalla facciata prospiciente la piazza Don Tonino Bello. Di stile neoclassico e ridimensionata rispetto al progetto originale molto più riccamente elaborato, è impostata su un sobrio prospetto nel quale si nota un timpano triangolare sovrastante tre portali scanditi da lesene. Sul portale di centro campeggia l’arme della città di Alessano, la croce alata, mentre su ciascuna porta laterale compare un oculo per dare luce all’interno. Dall’intersezione tra navata e transetto s’innalza una cupola che unita al massiccio campanile seicentesco, già della precedente cattedrale, completa l’esterno della chiesa. Nella navata di sinistra si trovano la cappella del Battistero, l’altare della Madonna di Leuca e poi quello del Crocifisso; il presbiterio, sul cui sfondo vi è la statua lignea del SS. Salvatore, titolare della chiesa e della parrocchia, è separato dalle navate da una balaustra marmorea policroma, ridimensionata al centro per le modifiche richieste dalla riforma liturgica post-conciliare. Nella navata di destra si trovano gli altari dedicati al S. Cuore di Gesù, alla Madonna del Buon Consiglio e alla Immacolata Concezione. Nel transetto si trovano gli altari dedicati a S. Oronzo e al patrono della città, S. Trifone ; ancora sul transetto, ma ai lati del presbiterio, troviamo i cappelloni dedicati alla custodia del SS. Sacramento ( a destra) e a S. Raffaele (a sin.) dopo il quale vi è l’accesso all’aula capitolare e alla sacrestia, collegata anche con i locali dell’ex episcopio.
Pianta
La pianta è a croce latina con 3 navate scandite da pilastri, su ciascuno dei quali poggiano 4 colonne. Il presbiterio è delimitato dall’abside semicircolare e dalla balaustra marmorea.
Coperture
Le coperture si organizzano in volte a spigolo e cupola all’incrocio tra transetto, presbiterio e navate.
Scale
Il sagrato è sopraelevato rispetto al piano della piazza e collegato con un’ampia scalinata degradante da 3 a 1 gradino. Tutti gli accessi della facciata aprono sul sagrato. Alla sagrestia si accede anche dall’atrio dell’ex episcopio, ora adibito a canonica e locali per la pastorale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è costituita da tavelloni di marmo con due tonalità di grigio
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è costituito da conci di carparo locale per le murature esterne lasciati a vista, decorazioni in pietra leccese all’interno.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1965)
La sostituzione dell’originale altare maggiore con l’altare a mensa, l’ambone e la sede, risale al 1965, su progetto dell’arch. M. Alemanno (1932-1989) per incarico del parroco pro-tempore, mons. Carlo Palese. Altare e ambone sono realizzati in marmo e legno pregiato.