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Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Rocco <Dolo>
Altre denominazioni
S. Rocco
Autore (ruolo)
Fossati, Giorgio Domenico (Progettista)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche
1669 - 1776 (costruzione intero bene)
Anticamente la parrocchia di Dolo dipendeva dall'Arcipretale di Fiesso d'Artico e, in parte, da Sambruson e Arino.
Ma dal 1669, in virtù della centralità ormai acquisita, divenne autonoma e titolo di Arciprete fu conferito al Parroco di Dolo.
La chiesa attuale, dedicata a San Rocco sulla base di una tradizione che individuava nella protezione di San Rocco la preservazione del luogo dalla tremenda epidemia di peste del 1576, fu eretta tra il 1770 e il 1776.
E' stata elevata successivamente al titolo di Duomo.
L'altare e le figure di angeli sono attribuite a Giovanni Ferrari, detto il Torretti (1744-1774).
1792 (costruzione torre campanaria)
La costruzione del Campanile di S. Rocco risale al 1792.
1813 (costruzione cappella)
Costruzione della cappella per la collocazione della statua della Beata Vergine delle Grazie Madonna dei Mulini.
1913 (restauro cappella)
I° restauro della cappella della Beata Vergine delle Grazie Madonna dei Mulini.
1987 - 1988 (manutenzione copertura)
Manutenzione straordinaria tetto
2014 - 2015 (restauro cappella)
II° restauro della cappella della Beata Vergine delle Grazie Madonna dei Mulini.
2016 - 2017 (manutenzione copertura chiesa)
Manutenzione straordinaria tetto
Descrizione
L’interno della chiesa presenta un’unica spaziosa navata, dove si modulano gli stessi elementi architettonici rilevati all’esterno. Le alte semicolonne corinzie si ripresentano binate per lasciar posto negli intercolumnii agli altari laterali, sovrastati da arcate cieche. Lungo tutto il perimetro corre una cornice molto aggettante e dentellata che unisce i capitelli e sostiene la curvatura del soffitto, interrotta da spicchi in corrispondenza con le aperture delle finestre. Sul fondo, sopraelevata di tre gradini si estende il presbiterio. Le pareti sono tinteggiate color avorio. Sono in stucco le cornici dei dipinti, le lesene, i cornicioni i basamenti e i capitelli. Lungo le pareti laterali troviamo gli altari di san Giuseppe e della Madonna incoronata a sinistra e di San Antonio e del Crocifisso a destra.
Il soffitto dell'aula è a padiglione con lunette mentre nel presbiterio a vela con semicupola.
Facciata
L’ingresso è orientato a est verso Venezia, la facciata è scandita da quattro semicolonne con alti basamenti e capitelli corinzi che si ripetono agli angoli su piani rientranti per infondere profondità chiaroscurale. Lo spazio così diviso in tre partizioni. Quella centrale è caratterizzata da un ampio portale che ripete rimpicciolito, il disegno della facciata. I campi minori recano invece, in perfetta corrispondenza simmetrica , le porte secondarie e due riquadri incavati, sormontati da nicchie con statue. Al centro vi è una grande lapide posta nell’anno della consacrazione della chiesa. Sopra, una leggera trabeazione regge un ampio frontone triangolare dentellato, coronato da te statue in pietra tenera, opere attribuite allo scultore Giovanni Marchiori (1696 – 1778) già collaboratore del Fossati nella Scuola di S. Rocco a Venezia. Esse raffigurano i santi , da sinistra, San Gregorio Magno, San Rocco e San Gregorio Barbarico. Nelle due nicchie sono collocate le statue di San Marco a sinistra e San Prosdocimo a destra.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti sono in marmo bianco e rosso asiago.
Torre campanaria
L'opera, di 'Scuola Veneziana', elegante ed equilibrata nell'architettura, arieggia il campanile di San Marco di Venezia, con sviluppo verticale però più snello.
E' alto 82,27 metri. Il timore da parte della Repubblica Veneta che il nuovo campanile superasse in altezza quello lagunare, portò la stessa a prendere posizione affinchè ciò non avvenisse.
Particolarmente interessante è la struttura portante lignea della cuspide ottagonale, costituita da un tronco in rovere alto 17 metri, la cui presenza testimonia l'importanza che al campanile veniva attribuita dal Maggior Consiglio della Serenissima: in via straordinaria concesse a Dolo l'utilizzo del grande fusto in rovere nonostante la scarsità del prodotto in quell'epoca.
Dalla cella campanaria (altezza 47,30 metri) si ha una visione panoramica stupenda della Riviera del Brenta.
Impianto strutturale
L'aula misura circa 16 x26 m e il presbiterio 8 x 9,5 m.
Adeguamento liturgico
fonte battesimale - intervento strutturale (2015)
Spostamento del Fonte Battesimale da vicino al presbiterio a sotto al dipinto del battesimo di Gesù
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
L'altare ha il basamento in legno rivestito di lamina metallica e il tavolo in legno; l'ambone ha la struttura metallica e il leggio in legno.
Sono stati collocati presumibilmente a inizio anni '70, nel presbiterio lato verso l'assemblea e sono entrambi amovibili.