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Chiesa del Suffragio
Tipologia e qualificazione
chiesa comunale
Denominazione
Chiesa del Suffragio <Verucchio>
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII - 1874 (costruzione intero bene)
La chiesa non ha una datazione certa, ma è sicuramente anteriore al 1753, data di realizzazione di una tela del Sansone collocata al suo interno; mostra influssi barocchi del Buonamici, architetto pontificio progettista della cattedrale di Ravenna, della collegiata di Santarcangelo, della pescheria, della torre dell'orologio, della chiesa del Suffragio e del Collegio dei Gesuiti della città di Rimini, della chiesa di S. Antonio a Fano e di altri importanti monumenti dell'alllora Stato Pontificio, a cui probabilmente è da attribuirsi. In un'antica mappa del 1750 l'attuale chiesa è indicata come Collegiata, in quanto officiata dai canonici che vi si trasferirono dalla chiesa di San Pietro. Anche successivamente ebbe questa funzione, in quanto nel 1864 iniziarono i lavori di costruzione della nuova Collegiata ( edificata sulle rovine del vicino convento francescano) che terminarono con la sua inaugurazione il 18 ottobre 1874.
XIX (restauro intero bene)
Nell'ottocento è stata ampiamente restaurata con risorse messe a disposizione dal canonico Rastelli e ridipinta da Giuseppe Zaghini di Verucchio con colori azzurro per le paraste, bianco gesso per gli stucchi e avorio per i muri.
Descrizione
La chiesa è stata edificata in uno stile barocco ingentilito che già prelude al neoclassico; ha tre navate; il campanile è collocato dietro l'abside. La muratura è in laterizio misto a pietrame mentre la copertura è in legno con travetti e capriate per la navata centrale, in pianelle di laterizio su quelle laterali, il tutto ricoperto da coppi. La facciata in mattoni a vista presenta tre portali d'ingresso, il centrale maggiore dei laterali, sovrastati questi ultimi da due finestrelle quadrate ciascuno; il coronamento della facciata è curvilineo- Le pareti laterali, presentano in alto dei finestroni rettangolari che illuminano la navata centrale. All'interno le navate laterali accolgono un altare ciascuna; quella centrale conduce, per il tramite di un arco trionfale al vasto presbiterio quadrato, questo fiancheggiato a sinistra da una cappella circolare e a destra dalla sagrestia. Sulla controfacciata si inserisce la cantoria che accoglie un organo a canne
Pianta
basilicale a tre navate
Struttura
in mattoni e pietra di diverso spessore
Coperture
in legno con manto in coppi
Elementi decorativi
All'altare maggiore cornice a rabesci e fogliami di una tela ora rimossa e conservata presso la sopraintendenza di Giuseppe Marchesi, accolta in un grande ornato su tela di Giacomo Tondani. Ancona ad intaglio di artista verucchiese del secolo XVIII; padiglione su tela di Milani; statuetta di S. antonio Abate del verucchiese Innocenzo Giungi del 1811