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San Mauro Pascoli
Rimini
chiesa
parrocchiale
S. Mauro Vescovo
Parrocchia di San Mauro Vescovo
Elementi decorativi; Pianta; Coperture; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1970)
XI - XII(restauro intero bene); XVII - XVII(restauro intero bene); XX - xx(costruzione intero bene )
Chiesa di San Mauro Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Mauro Vescovo <San Mauro Pascoli>
Altre denominazioni S. Mauro Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XII (restauro intero bene)

Non si conosce l'anno esatto di costituzione della parrocchia di San Mauro, ma è certo che la chiesa esisteva già ai tempi antichi, trovandone memoria in una bolla di papa Nicolò II, dalla quale si deduce che anche prima dell'anno 1059 dipendeva dall'Abate del monastero dei Santi Pietro e Paolo in Rimini. In un'altra bolla del 1144 di papa Lucio II la chiesa viene elencata fra le chiese poste sotto la giurisdizione del Vescovo di Rimini, nel territorio della Pieve di San Vito.

XVII  (restauro intero bene)

Nel 1625 si fanno lavori di ampliamento della chiesa. Nel 1695 la parrocchia viene insignita del titolo di chiesa arcipretale e le viene concesso il Fonte battesimale che fino a quella data era presente solo nella pieve di San Vito di cui San mauro dipendeva.

XX - xx (costruzione intero bene )

L'attuale chiesa è ricostruita dopo la seconda guerra mondiale col contributo dei sammauresi e di don Luigi Reggiani ('36-'85). L'ultima fatica del parroco fu la costruzione del campanile.
Descrizione

Armonioso complesso basilicale a tre navate di stile settecentesco. La facciata, elegantemente arricchita da paraste e lesene e cornicioni in bianca pietra d'Istria si eleva dall'ampio portale sovrastato da un finestrone fino all'alto timpano triangolare. Le fiancate laterali sono elegantemente scandite da archetti e da facciate minori a due livelli in corrispondenza del transetto, anch'esse coronate da timpani triangolari. Posteriormente la costruzione è segnata dall'ampia abside chiusa dal catino semicircolare. All'altezza dell'incrocio fra navata e transetto si innesta il tiburio poligonale che avvolge esternamente la cupola. Affiancato al lato destro l'altissimo campanile svetta su tutta la pianura circostante. L'interno classico e luminoso è suddiviso in tre navate separate da agili colonne marmoree che scandiscono 5 campate. L'illuminazione è assicurata da ampi finestroni che si aprono in alto nella navata centrale negli unghioni del soffitto voltato a botte; le pareti laterali sono invece cieche. 8 colonne piu generose sostengono invece la cupola che che si erge fra navata e presbiterio. Quest'ultimo ampio e profondo contiene gli altari pre e postconciliare e sullo sfondo una preziosa ancona; transetto e presbiterio sono sopraelevati di due gradini sul piano della navata.
Elementi decorativi
All'interno della chiesa sono presenti elementi decorativi in pietra d'Istria.
Pianta
La pianta riprende la tipologia basilicale con navata centrale e due navatelle laterali; l'area presbiterale, rialzata di due gradini, è di forma rettangolare con chiusura ad emiciclo.
Coperture
Il tetto è a doppio spiovente sulla navata centrale e presbiterio, ad una falda sulle laterali. Il manto di copertura è in coppi.
Campanile
Il campanile è slanciato a pianta quadrata terminante con cuspide a piramide ottagonale; la cella campanaria è aperta con ampie monofore.
Pavimenti e pavimentazioni
Mattonelle in graniglia di marmo di vari colori.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare, rialzato di due alzate rispetto al pavimento del presbiterio, si caratterizza per i tozzi piedistalli di forma curvilinea.
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