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Rimini
Rimini
chiesa
parrocchiale
S. Andrea dell'Ausa
Parrocchia di Sant'Andrea dell'Ausa
Struttura; Pianta; Coperture; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1977)
V - 1144(preesistenze intero bene); 1160 - XV(preesistenze intero bene); 1582 - 1834(preesistenze intero bene); 1957 - 1985(costruzione intero bene)
Chiesa di Sant'Andrea dell'Ausa
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Andrea dell'Ausa <Rimini>
Altre denominazioni Chiesa del Crocifisso
S. Andrea dell'Ausa
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche

V - 1144 (preesistenze intero bene)

Le origini della parrocchia si possono far risalire al V-VI secolo quando si hanno le prime notizie di una chiesa dal titolo dei Santi Andrea e Donato, ubicata appena fuori le mura meridionali della città, vicino all'attuale chiesa di S. Gaudenzo. Menzione certa si ha nella Bolla di Papa Lucio II del 1144, dove viene menzionata come "ecclesiam sanctorum Andree et Donati, extra civitate".

1160 - XV (preesistenze intero bene)

Nel 1160 fu ceduta all'abbazia di San Gregorio in Conca e con vicende alterne rimase proprietà di ordini monastici per altri 3 secoli

1582 - 1834 (preesistenze intero bene)

Devastata nel corso delle guerre intercorse fra i malatesta ed i loro avversari, nel 1582 non rimanevano della chiesa che pochi ruderi, tanto che il titolo venne trasferito ad una chiesetta in campagna, ai piedi del colle di Covignano; tale chiesa fu denominata del "Crocifisso" per la prossimità di un crocifisso eretto su un trivio stradale. Nel 1834 i fratelli Michele e Geltrude Barbieri donarono alla parrocchia un prezioso crocifisso in legno di ulivo della fine del '600, ritrovato dopo il crollo di un muro dentro il quale l'immagine era stata nascosta, forse per sottrarla alle razzie napoleoniche.

1957 - 1985 (costruzione intero bene)

Nel 1957 viene edificata la nuova chiesa, in una zona di recente urbanizzazione; nel 1977 una ristrutturazione interna la adatta alle nuove esigenze liturgiche, mentre gravi cedimenti del terreno costrinsero ad abbattere canonica e opere parrocchiali, ricostruite nel decennio successivo sul fronte stradale a delimitare una sorta di piazza-sagrato
Descrizione

Chiesa di forma basilicale a tre navate, delle quali la ventrale è molto più larga e alta delle laterali. La facciata è impreziosita da un grande portale finestrato diviso in tre parti, quello centrale funge da ingresso alla bussola posta sotto l'ampia cantoria; più in alto in posizione centrale si apre un ampio rosone sopra il quale è posta una trabeazione marmorea con metope a sostegno del timpano anch'esso incorniciato dal marmo. La chiesa è moderna all'interno, dominata dal colore bianco dell'intonaco. Le finestre, istoriate, sono circolari e poste in altezza nella navata centrale. Il soffitto è piano. L'abside, ampia, rettangolare e severa, è dominata dal grande crocifisso seicentesco posto in posizione centrale sulla parete di fondo, ed è per gran parte occupato da un coro fatto a gradinate. Sul lato sinistro dell'abside è posizionato l'alto campanile.
Struttura
in cemento armato normale e mattoni per il tamponamento.
Pianta
con navata centrale rettangolare e due navatelle laterali.
Coperture
a due falde sulla navata centrale, unica su quelle laterali, ricoperte di coppi di laterizio.
Campanile
a pianta quadrata; cella campanaria aperta in ampi finestroni marmorei.
Pavimenti e pavimentazioni
in mattonelle di gres ceramico.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1977)
Altare versus populum con mensa rettangolare in legno e sostegni in pietra di forme diverse. Anche l'ambone è in parte in legno e in pietra con formelle frontali.
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