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Rimini
Rimini
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parrocchiale
S. Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo
Campanile
altare - aggiunta arredo (anni 70)
X - 1144(costruzione edificio di culto intero bene); 1195 - XX(costruzione edificio di culto intero bene)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo <Rimini>
Altre denominazioni S. Lorenzo
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
Notizie Storiche

X - 1144 (costruzione edificio di culto intero bene)

La chiesa di san Lorenzo a Monte era sicuramente sede di una pieve fulcro del territorio plebano più vicino alla città. La sua storia la conosciamo grazie ad antichi documenti. La menzione più antica di questa Chiesa la troviamo in una documentazione in cui viene citata una donna di nome Theodosia, vedova di Giuliano Duca di Ravenna. La donna chiese all’arcivescovo di Ravenna un fondo confinante con la Basilica di San Lorenzo( in questo periodo San Lorenzo viene indicato come basilica). Si trattava comunque di una richiesta di Theodosia che venne inseguito confermata anche da un altro documento: il Codice Bavaro. Nel 976 troviamo la prima pergamena in cui furono scritte le indicazioni esatte sulla posizione di San Lorenzo che all'epoca era chiamato Monasterium. Nel 1144 con la bolla del papa Lucio II è definito ulteriormente il territorio di San Lorenzo, in cui erano comprese le parrocchie di Vergiano, Spadarolo, di Santa Cristina, San Martino in Venti con diritti su S. Ermete.

1195 - XX (costruzione edificio di culto intero bene)

Una bolla di Papa Clemente III ci narra dei privilegi dei canonici di Santa Colomba sulle chiese di San Lorenzo a Monte e le altre chiese del suo territorio, modificato poi nel 1195 dal vescovo Ugo eliminando dalla sua giurisdizione la parrocchia di Santa Cristina e aggiungendone altre. Nel 1394 Papa Bonifacio IX tramite una bolla papale concesse ai frati di San Paolo Eremita il Priorato di San Lorenzo. Un documento del 1538 ci rivela che San Lorenzo aveva perso tutti i suoi diritti e privilegi di Pieve ed era ora subordinata alla parrocchia cittadina di San Bartolomeo. Solo con Monsignor Castelli San Lorenzo riebbe la sua giurisdizione ( 1574) Infine l’ultimo documento che possediamo ci racconta che alla fine del Settecento, con la soppressione dei territori plebani e la costituzione dei Vicariati, San Lorenzo entrò a far parte del Vicariato di Sant’Ermete, insieme alla parrocchia di Sant’Andrea dell’Ausa.
Descrizione

La chiesa di San Lorenzo è in stile romanico. L'esterno è stato realizzato in mattoni. La facciata è caratterizzata da un portico ma a parte questo non presenta elementi decorativi. L'interno della chiesa è costituito da un'unica navata. Le pareti sono state intonacate. Vi sono degli archi a tutto sesto che definiscono le nicchie laterali. La zona absidale è separata dalla navata da un arco trionfale sorretto da colonne che rimanda ad un restauro settecentesco. Nella parete dell'abside vi è una pala d'altare. Nella parete opposta invece sopra all'ingresso vi è la cantoria con un organo ottocentesco. Ai lati della cantoria vi sono delle finestre da cui filtra la luce che va ad illuminare la navata. Infine sul lato destro dell'ingresso vi è un battistero, situato in una conca di origine ottocentesca. Sono da tempo in corso lavori di restauro e scavi archeologici all'interno della chiesa che, per motivi di sicurezza per la pubblica e privata incolumità, non consentono l'accesso.
Campanile
è in stile romanico. E' stato realizzato in mattoni e presenta un'unica bifora.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni 70)
L'altare versus populum.
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