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Montefiore Conca
Rimini
chiesa
santuario
Madonna di Bonora
Parrocchia di San Paolo Apostolo
Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (anni '80)
XV - XIX(restauro intero bene); XIX - XX(restauro intero bene)
Santuario della Madonna di Bonora
Tipologia e qualificazione chiesa santuario
Denominazione Santuario della Madonna di Bonora <Montefiore Conca>
Altre denominazioni Santuario Mariano della Madonna di Bonora
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche

XV - XIX (restauro intero bene)

La chiesa succursale di Montefiore più nota è il santuario di Bonora. Nel 1400 un certo Ondidei Bonora, nativo di Levola, si era dato alla vita penitente solitaria. Costruitasi una casetta, aveva fatto affrescare sul muro di una cella l'immagine della Madonna, nell'atto di nutrire il bambino. Alla sua morte, per testamento, la casa ed il terreno circostante passarono ai francescani. Nel 1652 il loro posto fu preso dalle Convertite, dette poi Monache di Santa Maria Maddalena. Il primo monastero che raccoglieva donne dalla vita licenziosa alla più rigida penitenza era sorto a Rimini nel 1560. Le monache rimasero a Montefiore fino al 1798, quando il convento fu chiuso e l'Oratorio abbandonato. Non lo abbandonò però la gente e la devozione popolare. Nel 1834,il parroco penso di collocare l'immagine venerata per le tante grazie ricevute, in un luogo più conveniente. Il muratore incaricato di distaccare il muro sul quale era dipinta si mise al lavoro con l'aiuto di un garzone.

XIX - XX (restauro intero bene)

Ad ogni colpo di martello, la vista gli si oscurava sempre di più. Bastava però che deponesse gli attrezzi per vederci di nuovo in modo normale. Oggi la piccola e povera cella quattrocentesca è completamente trasformata ed il santuario è meta continua di pellegrinaggi.
Descrizione

La chiesa non è grande , ma ha un interno luminoso e chiaramente strutturato, diviso in tre navate da pilastri di finto marmo ornate da stucchi bianchi di stile rinascimentale. Il soffitto della navata principale ha i cassettoni decorati dall'urbinate Paolo Ugolini e tre tele del pittore Marcantonio Bedini. Le cappelle laterali sono dedicate rispettivamente al Crocifisso, a san Giuseppe, ai tre santi cui l'eremita Bonora era molto devoto, Giacomo,Cristoforo e Francesco. Al dopoguerra si debbono i restauri importanti alla struttura dell'edificio e alle sue decorazioni, e un nuovo pavimento marmoreo; altri restauri alla chiesa e agli edifici annessi sono stati eseguiti nell'anno giubilare del 2000, mentre nel 2006 una nuova campana è stata posta sul campanile in sostituzione di quella, danneggiata, del 1911.
Pavimenti e pavimentazioni
in lastre di marmo.
Struttura
in muratura di spessore variabile con tetto in legno.
Elementi decorativi
è presente un soffitto cassettonato decorato, oltre alle pareti anch'esse finemente decorate e alla immagine miracolosa della Madonna con il Bambino, affresco su muro, molto cara ai fedeli.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (anni '80)
Altare versus populum, in metallo, costituito da una mensa rettangolare sostenuta da quattro colonnine lavorate.
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