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Chiesa di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Margherita <Bellaria-Igea Marina>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romagnole (costruzione)
Notizie Storiche
XIII (costruzione intero bene)
La fondazione della chiesa, anticamente "Santa Margherita ad Usum", si deve a Malatesta da Verucchio, detto il "Centenario", che la dedicò alla terza moglie Margherita Paltanieri. Malatesta da Verucchio divenuto Signore di Rimini con un'abile politica cittadina, ebbe tre mogli, l'ultima (Margherita) gli portò in dote svariati possedimenti, lasciando una traccia incancellabile nella storia economica e patrimoniale della famiglia malatestiana. Non è stato ancora possibile datare con esattezza la costruzione della chiesa; secondo lo storico riminese Luigi Tonini già nel 952 era esistente la cappella di Santa Margherita dipendente dalla Pieve di "Burduneulo" (la odierna Bordonchio-loc. di Bellaria).La parte più antica visibile è l'abside che risale alla fondazione, mentre il corpo principale della chiesa sembra sia stato edificato in due riprese.Successivamente la chiesa è stata più volte restaurata e consolidata anche a seguito di terremoti ed eventi bellici.
XVI - XVII (restauro intero bene)
Si trovano tracce storiche che definiscono la chiesa di Santa Margherita e la pieve di San Martino di Bordonchio, entrambe dipendenti dalla pieve di San Vito, i principali elementi di aggregazione religioso-sociale e territoriale dell'epoca. La prova di ciò è riscontrabile anche dai verbali delle visite effettuate nel periodo 1577-1598 presso le chiese di Bordonchio e di Bellaria. Infatti nel 1577, durante una sua visita, il Vescovo di Rimini, Mons. Castelli, ordina senza repliche che entro un mese il Rettore don Melchiorre Gerundani di Urbino riprenda a risiedere continuamente nella casa parrocchiale.
Descrizione
La chiesa ha una forma semplice e sobria nelle finiture interne ed esterne. La pianta è rettangolare ad aula unica con asse maggiore longitudinale orientato NO-SE. L'unica navata è conclusa da un arco che immette nel catino absidale sopraelevato di un gradino rispetto all'aula. La facciata, in laterizio a vista, è articolata su due livelli con arco e rosone semicircolare sormontati da un timpano.
Coperture
Copertura a due falde in legno con orditura principale e secondaria a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
Nuovo pavimento realizzato negli anni 2011/12 in gres-ceramico con decori, simile a quello preesistente.
Struttura
La struttura è in muratura di mattoni a vista sia esterna che interna.
Campanile
Campanile settecentesco dalla originale e rara sezione triangolare avente un'altezza di 13 metri, in precedenza doveva essere assai superiore.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Nei primi anni settanta fu rifatto l'altare in marmo con paliotto frontale. Non è stato possibile reperire alcuna documentazione in merito.