chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fasana Polesine Adria Chioggia chiesa parrocchiale Beata Vergine delle Grazie Parrocchia di Beata Maria Vergine delle Grazie Facciata; Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1979) 1612 - 1674(preesistenze intero bene); 1889 - 1904(ristrutturazione intero bene); 1979/05 - 1979/05(consacrazione intero bene)
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine delle Grazie <Fasana Polesine, Adria>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche
1612 - 1674 (preesistenze intero bene)
L'antica chiesa venne costruita nel 1612 ed elevata a parrocchia nel 1674.
1889 - 1904 (ristrutturazione intero bene)
La nuova chiesa, quella attuale, fu ricostruita e modificata, nelle forme attuali, nel 1904.
1979/05 (consacrazione intero bene)
La consacrazione della chiesa e dell'altare maggiore - da poco ristrutturato - avvenne nel maggio 1979.
Descrizione
La chiesa della Beata Vergine delle Grazie di Fasana, ricostruita e modificata nel 1904, conserva le forme architettoniche dall'antica chiesa risalente al 1612.
La facciata principale, particolarmente dilavata, è scandita da quattro lesene doriche con arco centrale, una sorta di "Serliana" con fondo chiuso, ed ornata con nicchie di statue.
Internamente la chiesa è scandita da archi inquadrati su lesene, e dispone di un'unica aula rettangolare; questa è separata dall'abside semicircolare per opera di una transenna di colonne libere in stile ionico.
Facciata
La facciata principale della chiesa, rivolta verso nord, è riconducibile ad una sorta di 'Serliana' con fondo chiuso. Infatti il fronte è scandito da quattro lesene doriche poste su alti piedistalli che reggono il fregio decorato con modanature, mentre le due lesene centrali sostengono il timpano semicircolare incorniciato da una serie di modanature e decorazioni con tema floreale.
La muratura di fondo è intonacata e in color ocra, anche le lesene sono intonacate ma in color rosato, mentre tutte le cornici sono tinteggiate in color bianco.
Decorano il fronte tre nicchie centinate contenenti statue, quelle ai lati sono dei santi patroni della diocesi di Chioggia, San Felice e San Fortunato, quella al centro è di Maria col Bambino; e poco più sotto della nicchia centrale, si trova l'iscrizione con dedica della chiesa.
Ulteriori due piccole statue, in pietra tenera di Vicenza, decorano il fronte, queste sono poste all'estremità del cornicione, e rappresentano 'la Fede' a sinistra, e l'apostolo S. Andrea a destra; esisterebbe anche una croce, nella cuspide centrale, se non fosse per il fatto di essere stata abbattuta da un fulmine.
Infine la facciata è completata, con il portale d'ingresso in legno, racchiuso tra una cornice centinata ma con frontone cieco.
Impianto strutturale
La chiesa dispone di un'unica aula liturgica di forma rettangolare terminante con un'abside semicircolare della stessa dimensione dell'aula centrale.
L'accesso principale è posto sul fronte nord ed è consentito tramite una bussola in alluminio con ingressi anche laterali, inoltre è presente anche un accesso direttamente dall'interno della casa canonica.
La zona riservata ai chierici, è rialzata rispetto all'aula da tre gradini di marmo, ed è maggiormente impreziosita dalla presenza di due colonne libere in stile ionico, le quali sorreggono una trabeazione spezzata centralmente, e tra queste colonne è collocata anche una piccola transenna con balaustrini in marmo bianco.
Da una porta posta a ovest nel fondo dell'aula si ha accesso ad un ambiente laterale utilizzato come sacrestia e come cappella invernale, di dimensioni contenute e con al centro un crocefisso del 1400 di alto valore artistico
Sull'aula si aprono anche quattro cappelle laterali.
Struttura
La muratura della chiesa è in mattoni, con spessore costante per tutta l'altezza della parete, ed è intonacata esternamente ed internamente.
L¿aula centrale è scandita da tre archi, inquadrati da lesene ioniche, creando una 'travata ritmica' (successione di campata corta-larga-corta). La prima campata è costituita da due cappelle laterali con altari voltate a botte; la seconda campata è costituita da due archi ciechi, in cui quello sinistro dà accesso al campanile; la terza campata presenta due altari dedicati a santi.
La parte bassa delle pareti dell'aula, per circa 1,5 m, è rivestita da lastre di marmo, mentre quella dell'abside è rivestita da perline in legno.
La facciata di nord è scandita con due lesene ioniche che inquadrano tre archi, di cui quello maggiore contiene l'ingresso principale.
L'abside semicircolare è diviso dall'aula grazie ad una transenna, interposta tra le due colonne libere e ioniche.
Infine l'aula è illuminata da due finestre poste ad ovest, mentre ogni cappella dispone di due finestre semicircolari.
L'intradosso di copertura dell'aula è piano totalmente tinteggiato di bianco, e si estende anche nella zona absidale. Le cappelle laterali invece sono voltate a botte.
Coperture
La copertura esterna della chiesa è a doppia falda inclinata con rivestimento in coppi di laterizio.
Anche quelle delle cappelle laterali sono a doppia falda, e rivestite in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è in terrazzo alla veneziana, con semina superficiale grossolana in scaglie di marmo biancho e nero, mentre le fasce perimetrali sono con semina rossa, infine nella corsia centrale la pavimentazione è in terrazzo alla veneziana color ocra con semina fine, e questa contenuta da fasce nere.
La pavimentazione absidale, invece, è il lastre di candido marmo.
Elementi decorativi
Due vetrate policrome sul fondo dell'abside semicircolare.
Le lesene ioniche sono decorate, tra le volute e il fusto, con delle ghirlande in legno dorato.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1979)
L'altare maggiore in marmo, è stato ristrutturato e collocato stabilmente nel maggio del 1979 dal vescovo Sennen Corrà. Le balaustre sono state addossate all'abside.