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Prato
Prato
oratorio
sussidiario
Orfanotrofio Magnolfi
Parrocchia di Santa Maria della Pietà
Interno della chiesa; Elementi decorativi
altare - intervento strutturale (1839)
1703 - 1978(committenza intero bene); 1839 - 1839(decorazione intero bene)
Oratorio dell'Orfanotrofio Magnolfi alla Pietà
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio dell'Orfanotrofio Magnolfi alla Pietà <Prato>
Altre denominazioni Oratorio dell'Immacolata nell'Orfanotrofio Magnolfi alla Pietà
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pratesi (costruzione)
Notizie Storiche

1703 - 1978 (committenza intero bene)

Il vasto complesso del convento, edificato dai frati Teresiani dal 1703 presso la chiesa di Santa Maria della Pietà, fu concesso nel 1838 dal vescovo di Pistoia e Prato e dal granduca Leopoldo II al pratese Gaetano Magnolfi, perché vi impiantasse un “orfanotrofio tecnologico”, che formò molti abili artigiani, legnaioli, fabbri, sarti, tessitori, tipografi. Chiuso l’orfanotrofio nel 1978, l'ambiente in parte ritornò in proprietà della Parrocchia della Pietà insieme con la cappella, che i Teresiani nel 1783 avevano realizzato al secondo piano del convento, e che era stata ristrutturata intorno alla metà dell’Ottocento, per adibirla a cappella dell’orfanotrofio.

1839  (decorazione intero bene)

Nel 1839, ad opera di Giuseppe e Ferdinando Zucconi, la cappella fu completamente decorata sulle pareti con riquadri a monocromo e candelabre; nella volta fu raffigurato il monogramma mariano coronato fra putti; e sulle pareti del presbiterio, su fondo verde, furono rappresentati riquadri con vasi fioriti e simboli liturgici. Fu eretto anche l'altare a edicola in stucco dipinto a finto marmo bianco e giallo marezzato.
Descrizione

La cappella già dell’orfanotrofio Magnolfi, ora dedicata alla Madonna Immacolata, fu ristrutturata con volta a botte e decorata in forme classicheggianti intorno al 1840.
Interno della chiesa
All'interno, al centro della volta è il monogramma di Maria fra angioletti festanti. Il presbiterio accoglie un altare con mensa su volute divergenti ed edicola sormontata da timpano con la statua della Vergine Immacolata entro nicchia. In controfacciata è la cantoria sorretta da quattro mensoloni a volute con la balaustra formata da tre specchiature, sulle quali sono dipinti su fondo verde strumenti e simboli musicali. L’organo è fattura di Cesare Tronci di Pistoia (1868).
Elementi decorativi
Le pareti dell'oratorio sono decorate con riquadri a monocromo e candelabre; nella volta è raffigurato il monogramma mariano coronato fra putti; le pareti del presbiterio, su fondo verde, sono figurate con vasi fioriti e fasci di simboli liturgici.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1839)
L'altare, realizzato in stucco bianco nel 1839, funge ancora per la celebrazione liturgica.
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