chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Filettole Prato Prato chiesa parrocchiale S. Maria Parrocchia di Santa Maria Assunta a Filettole Esterno della chiesa; Interno della chiesa; Fonte battesimale; Presbiterio; Sacrestia altare - intervento strutturale (1972) 1011 - 1944(committenza intero bene); 1916 - 1887(passaggio di diocesi intero bene); 1958 - 1958(rifacimento intero bene)
Chiesa di Santa Maria
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria <Filettole, Prato>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria Assunta a Filettole S. Maria
Autore (ruolo)
Bardazzi, Silvestro (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pratesi (costruzione)
Notizie Storiche
1011 - 1944 (committenza intero bene)
La collina di Filettole (142 m) fu abitata in tempi antichissimi, come comprovano alcuni frammenti ceramici recuperati appartenenti all'età del Bronzo. Il nome deriva dal verbo greco «fylattein» ’presidiare’, e certamente tra i secoli VI e VII la zona fu presidiata da una postazione militare bizantina. La pieve di Santa Maria esistette almeno dal 1011; ricostruita nel XII secolo a navata unica triabsidata, con bel campanile a torre ornato da archetti pensili e forato da bifore e trifore, fu distrutta da un bombardamento l’8 febbraio 1944.
1916 - 1887 (passaggio di diocesi intero bene)
La pieve fece parte dell'Arcidiocesi di Firenze fino al 1916, quando per decreto della Sacra Congregazione Concistoriale del 3 settembre 1916, fu annessa alla Diocesi di Prato. Nel 1987, in seguito alla soppressione della chiesa di San Biagio a Cavagliano, il territorio e i beni di quella chiesa sono stati incorporati alla parrocchia di Santa Maria a Filettole.
1958 (rifacimento intero bene)
L'attuale chiesa di Filettole sorge sul sito dell’antica al centro di una valletta, presso un ponte sul rio di Filettole, su un terrapieno bastionato accessibile con scalinata dalla strada sottostante. Ricostruita su progetto di Silvestro Bardazzi e inaugurata l’8 aprile 1958, riprende la volumetria dell'antica pieve riproponendone la struttura, con alcune semplificazioni, e i materiali in parte recuperati dalle macerie.
Descrizione
L'antica pieve di Santa Maria a Filettole, risalente al XII secolo, ma testimoniata già agli inizi del Mille, fu totalmente distrutta dai bombardamenti alleati nel 1944. L'attuale chiesa, inaugurata nel 1958, ne ripete in parte le forme. Dell'antica chiesa resta il fonte battesimale marmoreo quattrocentesco, a pianta esagonale, mentre in sacrestia vi è un raffinato Crocifisso ligneo del 1470, opera di fra Romualdo da Candeli.
Esterno della chiesa
La facciata a capanna, in filaretto di alberese, è scandita da sottili lesene in cinque campate; nella centrale si inseriscono l'occhio circolare e, coperto da una sorta di protiro, il portale neomedievale con archivolto (nella lunetta è un mosaico con l'Assunta). Il fianco sinistro, in alberese, è segnato da lesene e forato da quattro monofore con cornice ricassata; dalla parte posteriore svetta l'alto campanile (con struttura in cemento armato), aperto da tre ordini di monofore.
Interno della chiesa
L'ampia navata della pieve ha copertura lignea a capriate e pareti intonacate (le laterali forate da quattro monofore); la parete che chiude il presbiterio è aperta da tre arconi a pieno centro che introducono le due cappelle laterali, concluse da absidiola, e quella centrale col coro rettangolare (come nell'antica pieve, la cui abside centrale era stata demolita nell'Ottocento), coperte da volte a crociera.
Fonte battesimale
A destra dell'ingresso, unico resto dell'antica pieve, è l'interessante fonte battesimale quattrocentesco, a prisma esagonale con specchiature in marmo bianco e robuste cornici modanate in serpentino verde (materiale utilizzato anche per la parte superiore); ad un lato del fonte fu addossata nel XVI secolo una elegante vasca semicircolare in serpentino su fusto a balaustro in marmo mischio e base in serpentino.
Presbiterio
Il presbiterio della pieve, rialzato, è illuminato da monofore con vetrate figurate del 1956, opera, come il monogramma mariano in controfacciata, di Guido Polloni di Firenze. Gli altari laterali sono in pietra serena, mentre il maggiore ha un paliotto in marmo verde, sul quale è dipinto un tondo neomedievale con 1' Agnus Dei, di Lamberto Lenzi, e della stessa pietra è rivestita la sede presbiterale. Il Crocifisso ligneo sopra l'altar maggiore del 1958, e la Madonna Assunta nella cappella di sinistra del 1957, sono fattura di Umberto Bartoli. Nel coro è un organo meccanico a canne dell’organaro Carlo Alboreto, del 1894.
Sacrestia
Nella sacrestia è conservato uno splendido Crocifisso ligneo policromato, del 1470, di modellato finissimo e morbido (proveniente dal convento del Palco), scolpito da fra Romualdo da Candeli e dipinto da Neri di Bicci. Nello stesso ambiente si trova un altare ligneo, con copia ottocentesca di un dipinto rinascimentale (Madonna col Bambino, santi e donatori), proveniente, con altri arredi, dalla cappella del palazzo Gherardi in piazza Pitti a Firenze.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1972)
la mensa è stata staccata dal dossale per la celebrazione della messa verso il popolo