maestranze pratesi (costruzione del campanile e voltata la navata )
maestranze fiorentine (decorazione delle volte della chiesa)
Notizie Storiche
1070 - 1303 (committenza intero bene)
Il territorio di Gonfienti è noto per la grande città etrusca, che ebbe tre secoli di splendore; poi dalla fine del V secolo a.C. l’improvviso misterioso oblio. Nell'Alto Medioevo fu possesso della contessa Willa, vedova del marchese Uberto di Toscana e madre del marchese Ugo. Con un «privilegium» del 7 ottobre 1070, il papa Alessandro II confermava alla Badia fiorentina, su intervento del potentissimo Pier Damiani cardinale vescovo d’Ostia, vari possessi fra cui «ecclesiam Sancti Martini in loco Conflenti cum proprietatibus suis». Dotata di un discreto patrimonio agrario, la chiesa fu assoggetta alla decima papale nel 1276-1277 e nel 1302-1303.
1764 - 1765 (rifacimento altare maggiore)
Ad opera dello scalpellino pratese Giovan Pietro Brunelli, fu costruito l'elegante altare maggiore in pietra serena con mensa su volute e due gradini intarsiati di marmo fine di forma concava con il gradino maggiore terminato da cherubino. Al centro era il tabernacolo a tempietto con inserti marmorei.
1765 (decreto vescovile intero bene)
Con decreto dell'arcivescovo di Firenze, del 25 aprile 1765, la chiesa fu elevata al grado di prioria e, smembrata dalla pieve di Santa Maria a Filettole, fu sottoposta alla pieve di San Quirico e Giulitta a Capalle.
1840 - 1945 (committenza costruzione di cantoria)
Circa il 1840-1845 all'interno della facciata fu costruita l'orchestra per l'organo. Vi si accedeva dalla Compagnia per mezzo di una scaletta di legno. L'organo, composto di otto registri, era stato fatto «dall'artista Giacobbe Paoli di Campi Bisenzio». Nel corso dell'ampliamento della chiesa (1883), l'organo fu trasportato nel nuovo coro. Nel 1945 il parroco «lo smontò» e le canne di piombo furono usate dai cacciatori del luogo per farne pallini da schioppo.
1883 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1883 le pareti ai lati del presbiterio furono aperte per far posto alle attuali cappellette laterali ricavate nelle due stanzette che fungevano da sacrestia; fu abbattuta l'antica abside e prolungata di circa 5 mt la chiesa. La finestrella della facciata fu murata e sostituita dall'occhio attuale. Il pavimento della chiesa fu rialzato di circa 30 cm. Furono sopraelevate le pareti della chiesa per realizzare la volta a botte. A fianco della cappelletta destra e accosto alla parete di chiesa fu innalzato il campanile a torre.
1890 - 1970 (committenza intero bene)
Nell'ultimo decennio del XIX secolo le pareti e la volta della navata, del presbiterio e del coro furono dipinte a tempera in forme classicheggianti con lesene e spartiti e sulla volta della navata fu raffigurato San Martino in gloria. La decorazione delle pareti e della volta della navata fu scialbata circa nel 1970.
1920 (costruzione fonte battesimale)
Con l'istituzione del fonte battesimale diposta dal C.J.C. del 1917 per tutte le chiese parrocchiali, sulla parete sinistra della chiesa fu realizzata una nicchia per il fonte battesimale con la raffigurazione del Battesimo di Cristo. Il fonte fu inaugurato l'11 luglio 1920.
2011 - 2013 (restauro intero bene)
Con i lavori di restauro intrapresi dalla Parrocchia fino dal 2011, sono stati restaurati il campanile, il manto di copertura della chiesa e tutto l'interno. Sono così ritornate in luce le decorazioni delle pareti e della volta della navata, delle cappellette e del presbiterio.
Descrizione
Una chiesa dedicata a San Martino esisteva prima del 1070 entro i possessi donati dalla marchesa Willa nel 978 alla Badia fiorentina. Ricostruita nel Duecento fu trasformata nell'Ottocento con la costruzione della volta nella navata, del coro e del campanile. Per il caotico sviluppo di fabbricati e di anonimi capannoni nella zona, ha perso ogni rilievo anche lo snello campanile a torre con coronamento piramidale della chiesa, un tempo l’elemento di riferimento ben visibile ovunque, dalla pianura e dal poggio di Castiglioni.
Interno della chiesa
L'interno, con pareti intonacate, ha una navata coperta da volta a botte, ampliata da due piccole cappelle prima del presbiterio. Il coro ha copertua a botte nella parte iniziale, quindi, a crociera, con decorazioni della fine dell'Ottocento. Sulla parete sinistra è il fonte battesimale entro una nicchia con il Battesimo di Cristo.
Campanile
Lo snello campanile in muratura con coronamento piramidale è dotato di due campane fuse nel 1871 dai Rafanelli di Pistoia.
Elementi decorativi
Le decorazioni della volta della navata con al centro il San Martino, scialbate circa nel 1960, sono state riportate alla luce con il restauro della chiesa. Sulla parete di fondo un Crocifisso ligneo del pratese Efrem Ciucci.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1980)
L'elegante e mosso altare settecentesco in pietra serena è stato abbattuto e disperso per far posto ad un altarolo con mensa su volute per la celebrazione eucaristica verso il popolo.