chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Matera Matera - Irsina chiesa sussidiaria Maria Santissima di Picciano Parrocchia di Maria Santissima Di Picciano Coperture presbiterio - intervento strutturale (2000) XII - XII(realizzazione chiesa); XII - XII(realizzazione chiesa); XIII - XIII(realizzazione chiesa); 1966 - 1966(realizzazione chiesa)
Santuario di Maria Santissima di Picciano
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario di Maria Santissima di Picciano <Matera>
Altre denominazioni
Chiesa di Maria Santissima di Picciano
Ambito culturale (ruolo)
romanico pugliese (costruzione)
Notizie Storiche
XII (realizzazione chiesa)
Il nucleo originario del Santuario risale al XII-XIII secolo. Dietro l’altare in seguito ad alcuni lavori di restauro, hanno portato alla luce un portale risalente a questo periodo.Tutto l’impianto basilicale è articolato su tre navate. Le strutture portanti che compongono il santuario sono state modificate più volte nel tempo. Ristrutturazioni e perfezionamenti nel corso della storia hanno ampliato l’oratorio, apportando modifiche al soffitto ed alla realizzazione di un grande affresco absidale, raffigurante la scena evangelica dell’Annunciazione. Intorno alla fine del XVI secolo si decise di invertire l’orientamento della chiesa, abbattendo l’abside e collocando il presbiterio in contiguità con l’antico portale d’ingresso. Dall’affresco absidale fu salvata l’effige della Vergine, la quale fu collocata in un altare laterale.
XII (realizzazione chiesa)
I lavori di ristrutturazione furono completati in modo efficace da Silvio Zurla di Crema tra il 1645 ed il 1685 che fece costruire sopra il nuovo altare un’icona in pietra in tagliata con figure a rilievo e vi fece trasportare la sacra immagine della Vergine, proteggendola con un gran cristallo fatto venire appositamente da Venezia.
XIII (realizzazione chiesa)
Dalla metà del ‘300, ai monaci benedettini subentrarono i Gerosolimitani, poi Cavalieri di Malta, i quali vi costituirono una Commenda e si presero cura del Santuario. A fine ‘500, il Commendatore Gian Girolamo Carafa fece eseguire una copia della venerata effige della Madonna di Picciano, portandola sempre con sé e alla sua morte fu collocata nella chiesa concattedrale de La Valletta, dove ancora oggi è venerata col nome di Madonna di Caraffa. La Commenda durò fino ai primi dell’800, periodo delle soppressioni murattiane.
1966 (realizzazione chiesa)
Dopo un lungo periodo di abbandono, il luogo ha riavuto nuova vita con il ritorno dei monaci benedettini, nel 1966, e la ricostruzione del monastero. La presenza stabile della comunità monastica ha fatto incrementare l’arrivo di nuovi pellegrini, favorendo l’assistenza continua e un servizio costante per l’amministrazione dei sacramenti, specie quello della riconciliazione.
Descrizione
Il Santuario della Madonna di Picciano sorge su una delle numerose colline che fanno da passaggio tra l'ambiente semi-montuoso della Lucania nord-orientale e l'altopiano delle Murge. La contrada si trova in posizione privilegiata, per quanto riguarda la viabilità, attraversata da un importante tratturo preistorico, divenuto successivamente un prolungamento dell'asse viario che, lungo la valle del Bradano, collegava la costa ionica e le città dell'entroterra dell'area Appulo-Lucana. Internamente la chiesa, in stile romanico, presenta una sola navata abbellita da filari di tufo giallo e bianco. L’abside sul fondo della chiesa è semplice ma allo stesso tempo grazioso. Sopra l’altare maggiore vi è l’immagine della Madonna, risalente al XV secolo, mentre nella cappella alle spalle dell’altare vi è la statua della Madonna di Picciano, portata in processione il 25 marzo durante la festa che si svolge presso il Santuario.
Coperture
Copertura a doppia falda con manto rivestito di coppi.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2000)
L'adeguamento liturgico ha interessato l'intervento strutturale all'interno della ristrutturazione della Chiesa. L'area del presbiterio è rialzata di due gradini con pavimentazione in marmo. La mensa in marmo è posizionata al centro dell'area con alle spalle l'altare in pietra con tabernacolo e in avanti alla sinistra l'ambone in metallo. Le sedute in legno sono posizionate alle spalle della mensa e ai due lati dell'area presbiteriale.