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Ischia
Ischia
chiesa
parrocchiale
Santa Maria di Portosalvo
Parrocchia di Santa Maria di Porto Salvo
Facciata; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1978)
1854 - 1854(costruzione carattere generale); 1857 - 1857(completamento carattere generale); 1932 - 1932(variazione d'uso carattere generale)
Chiesa di Santa Maria di Portosalvo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria di Portosalvo <Ischia>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1854  (costruzione carattere generale)

l'edificazione della chiesa di Santa Maria di Portosalvo fu voluta per il volere dello stesso sovrano Ferdinando II di Borbone in contemporanea alla realizzazione del porto collocato antistante. La chiesa era collegata direttamente con la casina reale e adoperata dal sovrano per le funzioni religiose. Essa era sottoposta alla giurisdizione del Cappellano maggiore della reale Cappella palatina.

1857  (completamento carattere generale)

Una volta completata la chiesa fu consacrata nel 1857.

1932  (variazione d'uso carattere generale)

Nel 1932 l'edificio sacro divenne parrocchia.
Descrizione

L'edificazione della chiesa di Santa Maria di Portosalvo fu voluta per il volere dello stesso sovrano Ferdinando II di Borbone in contemporanea alla realizzazione del porto collocato antistante. Essa era collegata direttamente con la Casina reale e adoperata dal sovrano per le funzioni religiose. La chiesa era sottoposta direttamente alla giurisdizione del Cappellano maggiore della reale Cappella palatina ed era inserita nei libri contabili della regia casa. Una volta completata la chiesa fu consacrata nel 1857. Il prospetto è suddiviso in due registri: nel registro inferiore vi è collocato un maestoso pronao con colonne e capitelli ionici, che custodisce i tre ingressi alla chiesa, donando una piacevole area di filtro; al registro superiore, un corpo aggettante con un grosso finestrone semicircolare al centro e sormontato da un timpano triangolare. La chiesa e a pianta longitudinale a croce latina, a tre navate. Una cupola a scodella si innesta all'incrocio dei bracci ed è interamente decorata a lacunari in stucco, mentre per la navata centrale, l' area presbiterale ed i due transetti la copertura è a volta a botte. La pavimentazione è in marmo bianco di Carrara e grigio bardiglio. Nel 1932 l'edificio sacro divenne parrocchia.
Facciata
Il prospetto è suddiviso in due registri: nel registro inferiore vi è collocato un maestoso pronao con colonne e capitelli ionici, che custodisce i tre ingressi alla chiesa, donando una piacevole area di filtro; al registro superiore, un corpo aggettante con grosso finestrone semicircolare al centro e sormontato da un timpano triangolare, evidenzia la grandezza della navata centrale.
Pianta
La chiesa e a pianta longitudinale a croce latina, a tre navate. presenta un abside a pianta quadrata alquanto profonda.
Coperture
Volta a botte con lunette per la navata centrale, area presbiterale ed i due transetti; cupola all'incrocio dei bracci.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo bianco di Carrara e grigio bardiglio
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1978)
L'area presbiterale conserva l'altare tridentino del XIX secolo. E' arredata con una mensa in marmo, un'ambone e sede in legno.
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