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Ischia
Ischia
palazzo
seminario
Seminario
Seminario
Facciata; Elementi decorativi; Pianta
nessuno
XVIII - XVIII(inizio lavori carattere generale); XVIII - XVIII(variazione d'uso carattere generale); XIX - XIX(restauro carattere generale); XX - XX(restauro carattere generale); XXI - XXI(restauro carattere generale)
Palazzo del Seminario
Tipologia e qualificazione palazzo seminario
Denominazione Palazzo del Seminario <Ischia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

XVIII  (inizio lavori carattere generale)

Con il sinodo diocesano tenutosi nel 1711, fu stabilito di erigere un edificio che accogliesse i giovani aspiranti sacerdoti. La costruzione iniziò per volontà del Vescovo Mons. Schiffinati su un'area ad uso agricolo, di proprietà della famiglia Gargiulo. Ufficialmente il funzionamento del seminario iniziò nel 1756.

XVIII  (variazione d'uso carattere generale)

Con la fine del XVIII secolo, durante la repubblica partenopea, il palazzo del seminario fu adibito a caserma.

XIX  (restauro carattere generale)

Nel 1818, essendo stata confermata la Diocesi di Ischia, il palazzo del Seminario si presentava, agli occhi del Vescovo D'Amante, ancora come una residenza militare. Solo nel 1820, a distanza di due anni dall'insediamento, il Vescovo D'Amante ne prendeva definitivamente possesso occupando le stanze del primo piano. Nel 1824 iniziarono i lavori di elevazione del secondo piano e rifatti alcuni solai. Sul finire degli anni Cinquanta del XIX secolo il palazzo venne ampliato occupando alcuni spazi del giardino interno.

XX  (restauro carattere generale)

Nella seconda metà degli anni Venti del XX secolo il Palazzo veniva arricchito con la realizzazione della Cappella, mentre nella seconda metà del XX secolo il palazzo fu oggetto di lavori di rifacimento e consolidamento. Furono rifatti i solai con la sostituzione delle travi in legno con una struttura orizzontale di travi in ferro e tavelle; ampliamento sulla parte del giardino e realizzati nuovi accessi. Non mancarono, inoltre, i rifacimenti di alcuni locali del piano terra che vennero utilizzati per uso pastorale e di raccolta generi alimentari, oggi come attività commerciali.

XXI  (restauro carattere generale)

Consolidamento e restauro copertura; Consolidamento e restauro murature portanti; Consolidamento e restauro facciate;Consolidamento e restauro interni; Consolidamento e restauro revisione o sostituzione infissi esterni; Osservazioni verificare destinazione d'uso. Inoltre, è stato realizzato un livello interpiano, tra il primo ed il secondo piano, che ha permesso di migliorare la distribuzione funzionale degli ambienti a servizio dell’attività pastorale. Anche quest'ultimo è stato corredato da autorizzazione di Soprintendenza ai BBCC di Napoli.
Descrizione

Il palazzo del Seminario della Diocesi di Ischia si trova percorrendo Via Seminario. La costruzione fu stabilita con il Sinodo Diocesano del 1711 mentre la sua realizzazione avvenne soltanto a partire dal 1738 su un area da uso agricolo di proprietà della famiglia Gargiulo. l'apertura ai giovani aspiranti sacerdoti avvenne nel 1756. L'edificio era formato da un piano terra ed un primo piano. L'ampliamento e alcune sopraelevazioni furono realizzate tra il XIX e il XX secolo. Il prospetto nord, quello sulla strada principale, alquanto alterato nei secoli, conserva uno stile Settecentesco rintracciabile nei timpani delle finestre (ad arco, spezzati e mistilinei), nella modanatura del balcone principale posto sopra il portale principale e nelle due alte lesene bugnate (liscia e a punta di diamante alternate). All'estrema sinistra vi è presente il portale in piperno del primitivo palazzo sormontato dallo stemma del vescovo D'Amante. Dopo aver attraversato il grande portale si accede all'interno del palazzo. Un androne coperto da una volta a botte conduce in uno spazio loggiato delimitato da grosse vetrate. Una scala in marmo, posta dalla destra ed in fondo al portale di ingresso, conduce ai piani superiori.
Facciata
Il prospetto nord, quello sulla strada principale, alquanto alterato nei secoli, conserva uno stile Settecentesco rintracciabile nei timpani delle finestre (ad arco, spezzati e mistilinei), nella modanatura del balcone principale posto sopra il portale principale e nelle due alte lesene bugnate (liscia e a punta di diamante alternate).All'estrema sinistra vi è presente il portale in piperno del primitivo palazzo sormontato dallo stemma del vescovo D'Amante.
Elementi decorativi
Elementi settecenteschi impreziosiscono la facciata, seppur rimaneggiata nel corso dei secoli: timpani spezzati, curvilinei ed arcuati, nonché lesene in bugnato liscio e a punta di diamante. si conserva sull'ingresso primitivo del palazzo lo stemma del Vescovo D'Amante del XIX secolo.
Pianta
Il palazzo si sviluppa su una pianta ad L.
Adeguamento liturgico

nessuno
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