chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Casamicciola Terme Ischia chiesa parrocchiale Sant'Antonio da Padova Parrocchia di Sant' Antonio da Padova Facciata; Campanile; Pianta; Coperture presbiterio - aggiunta arredo (1977) 1692 - 1692(commitenza fondazione); 1855 - 1855(ampliamento carattere generale); 1883 - 1883(variazione d'uso carattere generale); 1970 - 1970(ristrutturazione carattere generale); 2012 - 2012(ristrutturazione carattere generale)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Casamicciola Terme>
Altre denominazioni
Chiesa di Sant' Antonio da Padova
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1692 (commitenza fondazione)
La chiesa di Sant'Antonio da Padova è stata fondata nel 1692 da Cesare Corbera, marito di Laura Calosirto, sorellastra di San Giovanni Giuseppe della Croce.
1855 (ampliamento carattere generale)
Nel 1855 molti fedeli della zona si unirono economicamente alla famiglia Corbera per sostenere le spese di ampliamento.
1883 (variazione d'uso carattere generale)
Con il devastante terremoto di Casamicciola la chiesa divenne l'unica parrocchia del comune.
1970 (ristrutturazione carattere generale)
Risalgono agli anni settanta del Novecento i lavori di rifacimento della pavimentazione, tutt'ora presente, in graniglia di marmo.
2012 (ristrutturazione carattere generale)
Nel 2012 la chiesa era interessata da un progetto di restauro con finanziamento dalla Conferenza Episcopale Italiana. Tale progetto non ha avuto proseguo.
Descrizione
La chiesa di Sant'Antonio da Padova sita in Casamicciola Terme, come si presenta attualmente, è il risultato di non pochi interventi su una chiesetta rurale, fondata nel 1692, da Cesare Corbera, marito di Laura Calosirto, sorellastra di San Giovan Giuseppe della Croce. Nel 1855, gli eredi di Cesare Corbera accettano che alcuni devoti, a proprie spese, ricostruiscano e abbelliscano la chiesetta, la quale fu poi l'unica ad essere risparmiata dal terremoto del 28 luglio 1883 e per un anno funzionò da parrocchia (30 luglio 1883/28 luglio 1884). Attualmente l’aspetto della Chiesa conserva una sobria austerità; a pianta rettangolare a una navata unica è ornata perimetralmente da sei paraste scanalate sormontate da un doppio capitello dorico. Alla chiesa si accede mediante due ingressi; il principale è posto lungo la facciata ovest, mentre quello secondario, di più modeste dimensioni, è posto lungo il lato sud. Annessa alla chiesa, lungo il lato nord e il lato est, trovano ubicazione la casa canonica e la sacrestia.
Facciata
La facciata dalle semplici fattezze è decorata in parte da blocchi in pietra lavica che delimitano superfici ad intonaco.
Campanile
Al centro la facciata è sormontata da un piccolo campanile a vela.
Pianta
A pianta rettangolare la chiesa presenta una navata unica ornata lungo le pareti perimetrali da sei paraste scanalate sormontate da un doppio capitello dorico.
Coperture
la struttura di copertura presenta un estradosso piano, mentre l'interno presenta un intradosso con volte a crociera.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1977)
Negli anni Settanta del Novecento la chiesa applica i dettami del Concilio Vaticano II con la realizzazione di una nuova mensa e ambone in marmo.