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Barano d'Ischia
Ischia
chiesa
parrocchiale
San Sebastiano Martire
Parrocchia di San Sebastiano Martire
Facciata; Campanile; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (2009)
1604 - 1604(commitenza fondazione); 1653 - 1653(proprietà carattere generale); 2009 - 2009(rifacimento carattere generale); XVIII-XIX - XVIII-XIX(restauro carattere generale)
Chiesa di San Sebastiano Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Sebastiano Martire <Barano d'Ischia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1604  (commitenza fondazione)

Risulta, in un documento del 1604, che le autorità locali affidarono a frà Cosimo da Verona il compito di erigere un convento per l'ordine degli Agostiniani, affianco ad una chiesetta preesistente.

1653  (proprietà carattere generale)

A seguito della bolla papale di Innocenzo X, che ordinava la chiusura di tutti i monasteri con meno di sei religiosi, il piccolo complesso di San Sebastiano fu soppresso e divenne sede parrocchiale, fino da allora collocata nella chiesa di di San Rocco.

2009  (rifacimento carattere generale)

Una pavimentazione in cotto e maiolica fu effettuata per l'intera superficie calpestabile tra gli anni 2008/2009 come attesta una maiolica all'ingresso della chiesa.

XVIII-XIX  (restauro carattere generale)

Sono del XVIII-XIX secolo le decorazioni in stucco.
Descrizione

Nel centro del Comune di Barano, in Piazza San Rocco, è collocata la chiesa di San Sebastiano Martire. Edificata nei primi anni del XVII secolo per ospitare un monastero agostiniano. In seguito a una bolla papale fu soppresso nel 1653 per diventare sede parrocchiale. L'impianto è a croce latina con tre navate. Una copertura con volta a botte ricopre la navata centrale, mentre le navate laterali risultano coperte da strutture a calotte; una bassa cupola sottolinea l'area presbiterale. Al suo interno presenta una decorazione in stucco realizzata tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo. Una nuova pavimentazione in cotto e maiolica ricopre l'intera superficie calpestabile rifatta tra gli anni 2008/2009, come attesta una maiolica decorata all'ingresso della chiesa. La facciata, direttamente sulla strada, è scandita da doppie paraste a tutta altezza che terminano in un timpano triangolare spezzato. Alla sinistra della facciata vi è il campanile con base tronco piramidale, sormontato da un triplo registro parallelepipedo. è applicato nel registro mediano un orologio tutt'ora funzionante. Nel registro terminale, la cella campanaria, presenta un fornice su tutti e quattro i lati. La copertura del campanile a forma di calotta è sovrastata dalla statua del Cristo Redentore posta nel 1929.
Facciata
La facciata si svolge direttamente sulla strada principale. Le paraste a tutta altezza che inquadrano l'ingresso presentano dei morivi decorativi di ordine dorico. Sormonta il timpano d'ingresso un pannello maiolicato raffigurante il Santo titolare.
Campanile
A sinistra della facciata principale, svetta un campanile con ampia base tronco piramidale arricchito nel secondo registro da un orologio.
Pianta
Pianta a croce latina a tre navate con area presbiterale semicircolare.
Coperture
Volta a botte per la navata centrale; piccole copertura a calotta per le navate laterali; una cupola bassa per l'area presbiterale. Tutte le superfici sono state decorate con elementi in stucco tra la fine del XVIII secolo e l'Inizio del XIX secolo.
Pavimenti e pavimentazioni
Una pavimentazione in cotto e maiolica ricopre l'intera superficie calpestabile rifatta tra gli anni 2008/2009, come attesta una maiolica decorata all'ingresso della chiesa.
Struttura
L'intero edificio è stato realizzato in pietra locale, tufo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2009)
Nel primo decennio del XXI secolo, in occasione di alcuni lavori di restauro, sono stati realizzati la mensa e l'ambone in marmo.
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