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Chiesa di San Pietro
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro <Guinadi, Pontremoli>
Altre denominazioni
S. Pietro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche
XIII (prime notizie chiesa primitiva)
La cappella di Mulpe o Mulpedis è censita nelle Decime Bonifaciane come dipendente dalla Pieve di Vignola.
1550 (parrocchia autonoma intero bene)
La cappella di Mulpe fu costituita in Parrocchia autonoma (col nome di Parrocchia di Guinadi ma sempre con sede a Baselica) nella seconda metà del XVI secolo; l'archivio risale al 1550.
1874 (origine campanile)
il campanile è del 1874.
1930 (ampliamenti interno bene)
La chiesa primitiva su ampliata e rimodernata in epoche diverse, più recentemente, nell'anno 1889 e, dopo il terremoto del 1920, nel 1930.
Descrizione
La chiesa svetta tra l’edificato del paese, su promontorio essendo libera su tutti i lati, nessun edificio sorge dinanzi ad essa che risulta quindi immediatamente visibile già dalla strada che conduce al paese, come è tipico nella zona, i paesi sono piccole aggregazioni arroccate che si affacciano sulla vallata, la chiesa, così, col suo alto campanile svetta e sembra dominarla. La facciata è tripartita come tripartita è l’impostazione interna. L’ampliamento che ha subito è ben visibile. E’ realizzata in muratura portante di pietra, intonacata internamente. La copertura a capanna.
Facciata
La facciata è in pietra a vista, gli unici elementi intonacati che creano un piacevole contrasto sono gli elementi decorativi ridotti all’estremo; è in stile classico, tripartita da quattro sottili lesene a tutta altezza. Al centro è posto il portale in pietra e, opposto ad esso, il rosone ovale; i capitelli dorici sono proiettati nella parete andando a creare un’unica fascia e a confondersi con la trabeazione, sottile e decorata solamente da semplici modanature. Solo il corpo centrale continua a salire in altezza terminando con un frontone profondo e semplicemente decorato.
Interno
Si potrebbe considerare separatamente il nucleo originale da quello originato dall’ampliamento. Nel primo caso la tripartizione esterna si ripropone internamente; una coppia di alte colonne binate sorreggono un grande arco e introducono ad uno spazio centrale voltato a vela e due laterali a botte che ospitano altari minori. Il volume centrale prosegue voltato a botte e ospita presbiterio e coro.