Facciata |
la facciata della chiesa di Carignano è di estrema semplicità, di tratta di un prospetto a capanna completamente intonacato con un portale dall’incorniciatura rettilinea in marmo, sormontato da un rosone dalla ghiera in mattoni rossi, riconducibile alle trasformazioni novecentesche dell’edificio, probabilmente quelle del 1952 |
Impianto strutturale |
l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare con la base maggiore una volta e mezzo la minore ripartita due campate coperte da volte a vela a sesto ribassato. Sono irrigidite da robuste lesene con raccordi diagonali concavi e rinforzate da catene trasversali. Un arco trionfale lunato introduce nell’ampio presbiterio dall’abside semicircolare |
Interno |
l’interno è commisurato dalla trabeazione, declinata dalla sottocornice alla cimasa, sull’allineamento della quale s’impostano le strutture voltate. Gli altari si addossano alle pareti incidendone la struttura soltanto in corrispondenza delle nicchie destinate ad ospitare le sacre immagini, quelli della seconda campata sono tra loro coordinati ed ospitano le statue marmoree di San Giuseppe e della Vergine. Nella prima campata a destra si trova un confessionale a muro sormontato da una tela raffigurante l’immagine della Natività di Maria mentre quello contrapposto espone alla venerazione dei fedeli l’immagine di Maria Bambina. Il rivestimento in marmi bianchi e grigi, terminato nel 1952, ha inserito il disegno degli altari e del confessionale all’interno di un'unica composizione che ha sostituito un probabile decoro murale simile a quello ancora presente nel presbiterio |
Presbiterio |
il presbiterio si compone di un modulo rettangolare, coperto da una volta a botte lunettata, con due aperture laterali e di un emiciclo absidale coperto a catino. La trabeazione modula le superfici verticali ripartendo le specchiature ornate con un motivo cruciforme. L’altare occupa il centro del vano con la forma tipica degli altari di gusto eclettico diffusi negli anni Trenta e Quaranta del '900 nel circondario spezzino così come la balaustra ad archetti già ritrovata in altri edifici di culto. Appoggiato all’emiciclo absidale si trova un coro ligneo installato nel 1911 |
Struttura |
la struttura è in pietra in parte intonacata ed in parte a vista è possibile leggerne la tessitura nell’abside e nella torre campanaria dove presenta materiali eterogenei ben allineati e legati con abbondate malta |
Coperture |
la copertura dell’edificio è a capanna con manto in coppi ed embrici |
Pavimenti e pavimentazioni |
il pavimento dell’aula è in mattonelle quadrate di cemento chiare e scure disposte a losanga su file parallele |
Elementi decorativi |
l’apparato decorativo delle parti intonacate è riconducibile all’ambito culturale lunigianese del primo dopoguerra ed è datato 1947 |
Elementi lignei |
il coro ligneo compone scanni seriali ad unica specchiatura con cornice rettilinea, quello centrale si distingue per l’ornato e per il fastigio recante l’immagine del calice con il SS. Sacramento ed è datato 1911 |
Torre campanaria o campanile |
il campanile si affianca al lato destro della chiesa all’altezza dell’abside. E’ un volume in pietra organizzato su più livelli delimitati da fasce marcapiano. La cella a quattro fornici a tutto sesto è sormontata da un pinnacolo piramidale |