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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Carignano
Fosdinovo
Massa Carrara - Pontremoli
chiesa
parrocchiale
Natività di Maria SS.ma
Parrocchia della Natività di Maria Santissima
Facciata; Impianto strutturale; Interno; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi lignei; Torre campanaria o campanile
nessuno
1532 - 1532(prime attestazioni intero edificio); 1728 - 1728(costruzione intero edificio); 1911 - 1911(data coro ligneo); 1940 - 1940(data altare); 1947 - 1947(data apparato decorativo); 1952 - 1952(rivestimento interno edificio); 1984 - 1987(lavori intero edificio)
Chiesa della Natività di Maria Santissima
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Natività di Maria Santissima <Carignano, Fosdinovo>
Altre denominazioni Natività di Maria SS.ma
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche

1532  (prime attestazioni intero edificio)

un’epigrafe con lo stemma familiare dei Cargiolli si trova sulla parete sinistra del presbiterio dell’edificio parrocchiale ed attesta la costruzione di un sacellum da parte di Giovanni Andrea Santi Cargiolli di Ponzanello nel 1532

1728  (costruzione intero edificio)

l’edificio riconducibile a modelli diffusi nei secoli XVII-XVIII probabilmente risale all’epoca di erezione della parrocchia avvenuta nel 1728

1911  (data coro ligneo)

il coro ligneo risale al 1911

1940  (data altare)

sull'altare maggiore è incisa la data 1940

1947  (data apparato decorativo)

le decorazioni architettoniche sono datate al 1947

1952  (rivestimento interno edificio)

nel 1952 è stato realizzato un rivestimento in marmo che ha riguardato tutte le pareti interne alla chiesa come attesta la data collocata sopra il portale principale

1984 - 1987 (lavori intero edificio)

dall'84 all'87 sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria della copertura, restauro del campanile, ripresa decorazioni interne ed impianti
Descrizione

la chiesa di Carignano si trova all’inizio del piccolo nucleo con l’abside rivolta a settentrione fiancheggiata dalla torre campanaria. La facciata a capanna è priva di ornati se si esclude il rosone neogotico, dalla ghiera in mattoni, costruito probabilmente a seguito dei rifacimenti interni del 1952 quando le pareti dell’aula vennero rivestite di marmo. L’organismo si divide in due campate seriali voltate a vela alle quali si aggiunge il presbiterio leggermente più stretto e chiuso da un ampio catino stellato. L’impronta stilistica del terzo/quarto decennio del secolo scorso si presenta nell’altare maggiore, nella balaustra e nelle cappelle laterali prevalendo su eventuali fasi precedenti oggi non precisamente riscontrabili
Facciata
la facciata della chiesa di Carignano è di estrema semplicità, di tratta di un prospetto a capanna completamente intonacato con un portale dall’incorniciatura rettilinea in marmo, sormontato da un rosone dalla ghiera in mattoni rossi, riconducibile alle trasformazioni novecentesche dell’edificio, probabilmente quelle del 1952
Impianto strutturale
l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare con la base maggiore una volta e mezzo la minore ripartita due campate coperte da volte a vela a sesto ribassato. Sono irrigidite da robuste lesene con raccordi diagonali concavi e rinforzate da catene trasversali. Un arco trionfale lunato introduce nell’ampio presbiterio dall’abside semicircolare
Interno
l’interno è commisurato dalla trabeazione, declinata dalla sottocornice alla cimasa, sull’allineamento della quale s’impostano le strutture voltate. Gli altari si addossano alle pareti incidendone la struttura soltanto in corrispondenza delle nicchie destinate ad ospitare le sacre immagini, quelli della seconda campata sono tra loro coordinati ed ospitano le statue marmoree di San Giuseppe e della Vergine. Nella prima campata a destra si trova un confessionale a muro sormontato da una tela raffigurante l’immagine della Natività di Maria mentre quello contrapposto espone alla venerazione dei fedeli l’immagine di Maria Bambina. Il rivestimento in marmi bianchi e grigi, terminato nel 1952, ha inserito il disegno degli altari e del confessionale all’interno di un'unica composizione che ha sostituito un probabile decoro murale simile a quello ancora presente nel presbiterio
Presbiterio
il presbiterio si compone di un modulo rettangolare, coperto da una volta a botte lunettata, con due aperture laterali e di un emiciclo absidale coperto a catino. La trabeazione modula le superfici verticali ripartendo le specchiature ornate con un motivo cruciforme. L’altare occupa il centro del vano con la forma tipica degli altari di gusto eclettico diffusi negli anni Trenta e Quaranta del '900 nel circondario spezzino così come la balaustra ad archetti già ritrovata in altri edifici di culto. Appoggiato all’emiciclo absidale si trova un coro ligneo installato nel 1911
Struttura
la struttura è in pietra in parte intonacata ed in parte a vista è possibile leggerne la tessitura nell’abside e nella torre campanaria dove presenta materiali eterogenei ben allineati e legati con abbondate malta
Coperture
la copertura dell’edificio è a capanna con manto in coppi ed embrici
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell’aula è in mattonelle quadrate di cemento chiare e scure disposte a losanga su file parallele
Elementi decorativi
l’apparato decorativo delle parti intonacate è riconducibile all’ambito culturale lunigianese del primo dopoguerra ed è datato 1947
Elementi lignei
il coro ligneo compone scanni seriali ad unica specchiatura con cornice rettilinea, quello centrale si distingue per l’ornato e per il fastigio recante l’immagine del calice con il SS. Sacramento ed è datato 1911
Torre campanaria o campanile
il campanile si affianca al lato destro della chiesa all’altezza dell’abside. E’ un volume in pietra organizzato su più livelli delimitati da fasce marcapiano. La cella a quattro fornici a tutto sesto è sormontata da un pinnacolo piramidale
Adeguamento liturgico

nessuno
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