chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Posara Fivizzano Massa Carrara - Pontremoli chiesa parrocchiale San Colombano Parrocchia di San Colombano Facciata; Impianto strutturale; Interno; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi lignei; Torre campanaria o campanile altare - intervento strutturale (1990); ambone - aggiunta arredo (1990) XV - XVI(prime attestazioni intero edificio); 1568 - 1580(erezione in parrocchia intero edificio); 1770 - 1770(ampliamento o ricostruzione intero edificio); 1826 - 1826(ampliamento o ricostruzione intero edificio); 1892 - 1919(ristrutturazione presbiterio); 1920 - 1930(ristrutturazione cantoria); 1950 - 1950(ristrutturazione presbiterio); 1990 - 1990(adeguamento liturgico presbiterio); 2015 - 2015(pavimentazione interno chiesa)
Chiesa di San Colombano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Colombano <Posara, Fivizzano>
Altre denominazioni
Chiesa di San Colombano e San Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche
XV - XVI (prime attestazioni intero edificio)
le prime attestazioni della chiesa risalgono al Terzo estimo lunense redatto tra la fine del 1400 e l’inizio del successivo, quando compare come dipendente dalla pieve di Soliera
1568 - 1580 (erezione in parrocchia intero edificio)
intorno alla metà del secolo XVI, con lo smembramento della parrocchia di Canneto-Antigo, la chiesa di Posara divenne autonoma e fu, presumibilmente ricostruita o ampliata in questo periodo. La data 1580 trascritta nell’edicola della finestra del presbiterio può essere ritenuta valida con molta approssimazione in quanto, nella precedente vista pastorale, non compaiono elementi che possano far supporre una sua prossima ricostruzione
1770 (ampliamento o ricostruzione intero edificio)
da una relazione stilata dal parroco don Luigi Franconi nel 1930 risulta che verso la fine del secolo XVIII la chiesa fu sottoposta a rilevanti interventi di ristrutturazione
1826 (ampliamento o ricostruzione intero edificio)
nel Catasto leopoldino del 1826 la chiesa di Posara è rilevata nelle forme attuali ma fiancheggiata, dal lato della strada, da un oratorio presumibilmente demolito quando fu costruita la rettifica della rotabile per Fivizzano
1892 - 1919 (ristrutturazione presbiterio)
il trasferimento del coro ligneo, donato dal nobile Emilio Cavalcani nel 1610 al convento francescano di Fivizzano, soppresso definitivamente nel 1892, comportò una ristrutturazione dell’area presbiterale: si può datare questo intervento fra la soppressione ed il 1919 epoca di un restauro della chiesa riportato sul pilastro destro del fastigio della finestra del presbiterio
1920 - 1930 (ristrutturazione cantoria)
probabilmente in concomitanza con il trasferimento del coro ligneo, fu ricollocato presso l’ingresso anche il confessionale in arenaria, sempre donato dal nobile Emilio Cavalcani, cavaliere di Santo Stefano, nel 1613, al convento francescano di Fivizzano. Presumibilmente dopo il terremoto del 1920, fu realizzata la cantoria sostenuta da pilastri in cemento armato, per realizzare la quale, uno degli angeli del fastigio del confessionale, interferente con il nuovo manufatto, fu trasferito su quello collocato di fronte
1950 (ristrutturazione presbiterio)
in occasione dell’Anno Santo 1950 fu completata la parte anteriore del presbiterio con la collocazione di una balaustra in marmo e fu eseguita la pavimentazione in ceramica bianca e rossa
1990 (adeguamento liturgico presbiterio)
la chiesa è stata oggetto di lavori nel 1990 quando la balaustra fu tagliata nella parte centrale per fare spazio all’altare mobile rivolto all’assemblea
2015 (pavimentazione interno chiesa)
è in progetto di prossima realizzazione il rifacimento della pavimentazione con la demolizione del pavimento in ceramica bianca e rossa e la nuova posa di piastrelle in marmo apuano Bianco e Bardiglio
Descrizione
La chiesa di S. Colombano a Posara si trova sulla pedemontana destra del Rosaro presso il nodo che questa forma con la strada di mezzacosta che, risalendo il colle, conduce ad Agnino, Magliano e Licciana nella valle del Taverone. La costruzione della strada rotabile di fondovalle per Fivizzano ed il passo del Cerreto ha alterato l’antico rapporto con il percorso che conduceva a Posara e verso il quale l’edificio rivolgeva la facciata. Rimaneggiato dopo il terremoto del 1920 il prospetto a capanna è improntato ad una austera semplicità animata soltanto dalle aperture necessarie per la funzionalità dell’edificio, il portale con incorniciatura in arenaria liscia sormontato dalla cornice, la finestra rettangolare realizzata nella lunetta della volta interna e l’apertura cruciforme che illumina il sottotetto. L’interno è a pianta rettangolare, ad aula unica, con presbiterio rettilineo a leggero andamento poligonale e copertura voltata a tutto sesto a botte ed a vela. Tre campate di cui una occupata dal presbiterio, ulteriormente ripartita in due moduli coperti a botte, quella centrale a vela tendente alla dimensione quadrata con pseudocalotta, modulano lo spazio interno ritmato da una trabeazione composita rigirante su tutte le pareti. Due altari laterali disegnano il controasse dell’organismo architettonico mentre quello maggiore di gusto ligure, con gradini ad andamento scalare contrario, occupa il fuoco compositivo dell’aula. Lo rende ancor più evidente il fastigio, sormontato da una coppia di putti reggenti un cartiglio che incornicia la finestra mistilinea della lunetta della volta a tutto sesto ricoprente il vano
Facciata
la facciata della chiesa di San Colombano di Posara presenta una pagina rettangolare molto allungata, coronata da una piccola cornice a capanna, che ne delimita il bordo superiore, sostenuta da due gusci angolari. Completamente intonacata e disadorna presenta al centro una finestra rettangolare priva d’incorniciatura, sormontata da una finestrella cruciforme che illumina il sottotetto. In basso si apre un portale con incorniciatura in arenaria liscia, sormontato dalla cimasa rettilinea
Impianto strutturale
l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare con la lunghezza circa due volte e mezzo la larghezza, presbiterio leggermente poligonale, di poco ridotto rispetto alla dimensione della navata. Lesene con raccordi diagonali ripartiscono l’unità spaziale dell’interno in tre campate, di cui quella centrale subquadrata, coperta da una volta a vela con calotta ribassata e due laterali rettangolari simili tra loro coperte a vela in corrispondenza dell’ingresso ed a botte nel presbiterio. Qui la campata è rinforzata da un’ampia arcata contenuta tra coppie di pilastri binati. A destra si affiancano all’altezza del presbiterio il volume a due piani della sacrestia e la torre campanaria a base quadrata incastrata al suo interno
Interno
la navata si configura come uno spazio regolare unitario, leggermente rastremato in corrispondenza del presbiterio dove una coppia di pilastri binati gerarchizza lo spazio destinato alla celebrazione. Sulle pareti, animate dalla trabeazione composita, ornata con protomi di cherubino all’altezza del fregio, sono collocati due altari laterali a rimarcare il controasse dell’impianto compositivo. Quello di destra, settecentesco in stucco contiene la doppia nicchia con i santi Colombano e Rocco molto venerato dalla comunità, quello di sinistra, dedicato alla Vergine Addolorata, è un pregevole manufatto seicentesco proveniente dal soppresso convento dei Servi di Maria dei Cavaglini, presso Agnino. Nella campata d’ingresso si trovano invece due confessionali simmetrici e, sulla destra il fonte battesimale. Il confessionale di destra è un manufatto in arenaria di ottima fattura proveniente dall’ex convento di San Francesco di Fivizzano. La costruzione della cantoria ha alterato il rapporto tra questi elementi architettonici e lo spazio complessivo del vano
Presbiterio
il presbiterio si compone di due spazi tra loro gerarchizzati separati dall’altare a gradini digradanti contrari, di gusto ligure, con prezioso tabernacolo centrale, molto rimaneggiato soprattutto dopo il terremoto del 1920. Sulla parete ad andamento leggermente poligonale del fondo prosegue il ritmo della trabeazione unificando la spazialità dell’organismo architettonico. La tela con l’immagine dei patroni è contenuta tra i due pilastri centrali sormontati da erme con fiaccola recanti le date di fondazione e ristrutturazione della chiesa. Al centro sopra la finestra lobata, due figure di cherubini sostengono un cartiglio con iscrizione laudativa in onore del patrono Colombano. A seguito della soppressione del convento di San Francesco di Fivizzano il presbiterio fu dotato del pregevole coro che esso conteneva, ma le sue dimensioni progettate per uno spazio di maggiore ampiezza hanno comportato una visibile alterazione delle proporzioni del vano
Struttura
la struttura è in muratura portante in pietra chiusa da volte dello stesso materiale
Coperture
la copertura dell’aula è a doppio spiovente regolare come la pianta che ricopre. La copertura della sacrestia è ad unico spiovente
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell’aula è realizzato con piastrelle quadrate di ceramica di piccola pezzatura di colore rosso e bianco mentre quello del presbiterio conserva l’originale pezzatura quadrata di mattonelle in marmo apuano bianco e grigio
Elementi decorativi
notevole è la struttura architettonica e decorativa del confessionale in pietra arenaria con dorature proveniente dal convento di San Francesco di Fivizzano donato da Emilio Cavalcani, cavaliere di Santo Stefano, nel 1613
Elementi lignei
pregevole è il coro in radica di noce composto di una serie di schienali lisci separati da paraste scanalate di ordine ionico, stallo centrale con timpano aperto triangolare a sbalzo e schienale su fondo bianco smaltato con stemma gentilizio, iscrizione del donatore e data 1610
Torre campanaria o campanile
la torre campanaria è uno slanciato manufatto coperto a terrazza, che emerge dal volume della chiesa con due ordini di aperture sovrapposte a tutto sesto. La superficie, intonacata come il resto della chiesa, è animata da cornici stondate in arenaria che disegnano i livelli della struttura. L’ultima di queste corrisponde al marcadavanzale dei fornici allungati della cella campanaria sormontati da oculi ellittici
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1990)
nel 1990 viene demolita parte della balausta, installata nel 1950, per trovare lo spazio necessario per l'aggiunta, come arredo di un altare, sostituito di recente (2014) con un nuovo altare con mensa in legno, piedistallo in ferro e plexiglass. La sede del celebrante è sostituita da uno degli scanni del coro che si protende sino al limite della balaustra.
La riserva eucaristica è collocata nel bel tabernacolo in marmo inserito, probabilmente dopo il terremoto del '20, nell'altare in muratura.
ambone - aggiunta arredo (1990)
due leggii, rivestiti di tessuto, si trovano ai lati dell'altare ma si prevede di realizzarne uno solo, in marmo, come ambone liturgico