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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Rometta
Fivizzano
Massa Carrara - Pontremoli
chiesa
sussidiaria
San Pietro
Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
Facciata; Impianto strutturale; Pianta; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1967)
1967 - 1967(costruzione intero edificio)
Oratorio di San Pietro
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Oratorio di San Pietro <Rometta, Fivizzano>
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1967  (costruzione intero edificio)

i lavori per il nuovo oratorio di S. Pietro iniziarono nel gennaio del 1967 con la preparazione del cantiere. La prima pietra, posata il 5 marzo, fu benedetta da Mons. Giuseppe Fenocchio Vescovo della Diocesi di Pontremoli che consacrò il sacro edificio il 19 novembre dello stesso anno
Descrizione

l'oratorio di S. Pietro di Rometta si trova lungo la strada statale del Cerreto dove si svilupparono le delle espansioni contemporanee dell'abitato sostituendo, nelle funzioni, l'antica chiesa, intitolata ai SS. Pietro e Paolo, situata all'interno del centro storico arroccata e scomoda da raggiungere per i fedeli. L'edificio è un organismo generato dalla pianta dodecagonale assunta dall'autore come simbolo delle stazioni della Via Crucis. Appoggiato su un alto basamento dal quale si distacca il volume dell'aula liturgica è caratterizzato da un elevato volume centrale contraddistinto da ampie vetrate che si distacca da un corpo di cappelle di minore altezza tamponato con mattoni. Entrambi i volumi, seguendo la legge radiale imposta dalla pianta, sono suddivisi in spicchi scanditi dalla struttura in cemento armato irrigidita da costoloni angolati, coperti da falde inclinate convergenti verso il centro della figura, sottolineato da una cuspide centrale sulla quale fu collocata la statua marmorea di San Pietro Apostolo. L'interno, raggiungibile attraverso un'ampia scalinata, presenta l'ampio volume illuminato dalle superfici vetrate, che si aprono tra i setti strutturali dell'edificio, mediato dall'ambulacro, più ombroso, delle cappelle radiali. La disposizione degli arredi liturgici non segue tuttavia la legge geometrica dell'impianto, collocando l'altare al centro dell'aula come prevedeva il progetto iniziale, ma specializza le facce parallele allineate sull'asse nord-sud del dodecaedro. La chiesa fu progettata dall'ing. Franco Cerruti ed eseguita dall'Impresa Piero Chiocchi di Pallerone. La statua di San Pietro, collocata sulla cuspide terminale, fu eseguita dallo scultore Ermenegildo Ricci di Aulla.
Facciata
la facciata è caratterizzata dalla scalinata che permette l'accesso all'aula liturgica circondata dalle pareti radiali tamponate a mattoni ed aperte con una finestra triangolale al di sotto della copertura a due falde che ricopre l'ambulacro. Al di sopra emerge la configurazione tronco-conica del volume centrale causata dall'angolatura dei contrafforti che irrigidiscono i pilastri collocati sul perimetro del dodecagono, alternati ad ampi spazi vetrati di tamponamento. Sono questi ultimi che sostengono la copertura, a spicchi, con falde inclinate del vano liturgico
Impianto strutturale
l'impianto strutturale è a pilastri e travi in cemento armato con tamponamenti in muratura intonacata al piano terreno, di mattoni a vista al livello dell'aula e di vetri nell'ordine superiore. Il piano terreno, dove si trovano la sacrestia ed i servizi parrocchiali, è caratterizzato da un unico robusto pilastro centrale sul quale convergono tutte le travi che sostengono il pavimento dell'aula ed i telai che formano la struttura radiale dell'edificio. Questa, eminentemente seriale, viene incatenata da travi perimetrali ed irrigidita con le copertura a due spioventi degli spicchi angolati che formano il dodecaedro
Pianta
lo spazio centrale dell'aula liturgica è caratterizzato dal doppio volume del vano illuminato dalle grandi finestre dell'ordine superiore. Lo circonda un ambulacro di setti radiali chiusi sul fondo da una parete di mattoni a faccia vista, aperta in sommità da una finestra triangolare corrispondente agli spioventi della copertura. Di fronte all'ingresso si collocano la mensa con la riserva eucaristica disposta assialmente sulla parete di fondo sormontata da un crocefisso
Presbiterio
l'aula è priva di un presbiterio inteso in senso tradizionale, specializza tuttavia il settore dell'ambulacro opposto all'ingresso dove si trova anche l'accesso alla sottostante sacrestia. La sede del celebrante e l'ambone sono collocati, rispettivamente, a destra ed a sinistra della mensa e della riserva eucaristica. L'asse è rimarcato dal disegno del pavimento che ordina la disposizione delle panche destinate all'assemblea
Struttura
la struttura è in cemento armato e tamponamento
Coperture
la copertura è in cemento armato con doppie falde disposte a raggiera
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento è un manufatto a mosaico con ornati geometrici prodotto in quegli anni dalla Ceramica Vaccari di Ponzano Magra (Sp). La gamma delle terre utilizzata nella cromia degli elementi era una delle scelte possibili offerte al committente. Lo stesso tipo di pavimento fu impiegato nel presbiterio della chiesa di San Martino Vescovo di Albiano Magra con diversa cromia
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1967)
la chiesa e' stata edificata nell'anno 1967 ed ha tenuto conto delle indicazioni emerse dal Concilio Vaticano II anche se le soluzioni risentono di semplificazioni dovute all'impianto architettonico centrale: il presbiterio non risulta ben identificato e l'altare e' sopraelevato di un solo gradino, il tabernacolo e' posto sul muro di fondo e la sede si trova tra due pilastri del dodecaedro, infine l'ambone e' realizzato con una struttura in ferro battuto
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