chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Reusa Casola in Lunigiana Massa Carrara - Pontremoli chiesa parrocchiale San Bartolomeo Parrocchia di San Bartolomeo Facciata; Esterno edificio; Impianto strutturale; Interno; Presbiterio; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Elementi lignei; Torre campanaria o campanile altare - aggiunta arredo (1970) 1296 - 1297(datazione primitiva cappella); XV - XV(ricostruzione intero edificio); XVIII - XVIII(ampliamento intero edificio); 1768 - 1768(datazione altare maggiore); 1778 - 1778(datazione fonte battesimale); 1920 - 1920(restauro intero edificio); 1965 - 1965(restauro decorazione pittorica); 2012 - 2012(rifacimento copertura)
Chiesa di San Bartolomeo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo <Reusa, Casola in Lunigiana>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lunigianesi (costruzione)
Notizie Storiche
1296 - 1297 (datazione primitiva cappella)
la cappella di Reusa è citata nelle Decime Bonifaciane del 1296-97 come dipendente dalla pieve di Offiano e si trova nella frazione Quercia
XV (ricostruzione intero edificio)
fu ricostruita nel secolo XV e nel 1568 divenne parrocchia autonoma
XVIII (ampliamento intero edificio)
nel secolo XVIII fu ridotta in volte e ricondotta nell’ambito formale barocco ancora riconoscibile nell’impianto generale
1768 (datazione altare maggiore)
sul retro dell’altare marmoreo, di gusto ligure, si trova la data del 1768 riconducibile ai lavori di ristrutturazione della chiesa
1778 (datazione fonte battesimale)
il fonte battesimale, in marmo policromo, reca la data del 1778
1920 (restauro intero edificio)
dopo il sisma del 1920 ed il crollo delle strutture voltate l’impianto settecentesco fu restaurato assumendo l’attuale configurazione
1965 (restauro decorazione pittorica)
la decorazione pittorica dell’edificio è stata restaurata nel 1965
2012 (rifacimento copertura)
il rifacimento della copertura è stato eseguito nel 2012
Descrizione
la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo di Reusa si trova nella frazione di Quercia, uno dei nuclei che compongono l’abitato disposto sul versante destro della valle Aulella lungo il tracciato di mezzacosta che conduce a Fivizzano. Il fabbricato a pianta rettangolare si allinea con la cresta del promontorio situandosi al termine del piccolo borgo verso il quale rivolge la facciata a capanna contrapponendosi alla mole dell’elegante della torre campanaria. Il presbiterio è rivolto così ad oriente, verso il fondovalle, coronato dal profilo delle Alpi Apuane. La chiesa è l’esito finale di una serie d’interventi che hanno coinvolto l’organismo architettonico di gusto tardomedievale, ancora suggerito dal materiale dei prospetti esterni, soprattutto della facciata a capanna. Queste opere lo hanno trasformato in un complesso settecentesco costruendo all’interno della scatola muraria preesistente i sostegni delle strutture voltate di copertura. Il crollo di queste ultime a seguito del sisma del 1920 ha pregiudicato la percezione delle proporzioni barocche dell’aula liturgica, ancora tuttavia animata dal ritmo delle membrature della trabeazione composita che coordina il disegno delle pareti e degli arredi. L’austero soffitto ligneo a cassettoni allineato con l’imposta delle capriate lascia scorgere, come sempre in questi casi, quel tratto di parete rettilinea un tempo nascosto dalle volte che la decorazione pittorica novecentesca ha tentato di ricondurre all’interno della metrica dell’aula trattandolo come un ampio fregio dal quale, soprattutto nell’area del presbiterio, si affacciano figure di santi.
Facciata
la facciata della chiesa di San Bartolomeo di Reusa è a capanna con unico asse compositivo ornato dall’ampio portale neogotico sormontato da un cartiglio araldico contenente i simboli del martire patrono. Al di sopra, appoggiata sulla linea marcapiano che segna il livello dell’estradosso del cornicione interno e la linea d’imposta della struttura voltata, crollata nel sisma del 1920, si apre una bifora ad arcate ogivali incorniciata da conci in pietra arenaria grigia ad andamento sfalsato. Nel timpano che chiude la pagina del prospetto si apre una finestrella a croce con incorniciatura lobata in arenaria di fattura novecentesca come tutti gli elementi sin qui descritti. Più antica è la tessitura muraria di tipo isodomo che riconduce, nonostante i numerosi e cospicui rifacimenti, a modelli tardomedievali.
Esterno edificio
l’isolamento dell’edificio rispetto al tessuto edilizio circostante permette un’analisi della tessitura muraria perimetrale eseguita in conci di pietra sbozzati di diversa pezzatura, disposti su filari ordinati. E’ modulata da paraste seriali lungo i fianchi chiusi dalla curva convessa che raccorda il vano principale con il presbiterio quadrangolare dagli angoli esterni tagliati in diagonale. Una cornice novecentesca segna l’imposta della copertura a due falde con lo sporto di gronda ligneo. Sul lato sinistro si addossa il volume della sagrestia, ad unico spiovente, impostato ad un livello inferiore rispetto al pavimento della chiesa ed al sagrato che la precede
Impianto strutturale
l’impianto strutturale è generato da una pianta rettangolare, con il presbiterio rivolto ad oriente, lunga circa il doppio della larghezza fino all’arco trionfale e ripartita in tre campate coperte da volte in muratura crollate durante il sisma del 1920. La rastremazione del presbiterio era inserita nella composizione architettonica del vano mediante un arco trionfale dalla ghiera concava, situato sulla linea delle diagonali delle paraste poste a sostegno della volta. La struttura muraria è irrigidita da paraste esterne corrispondenti ai pilastri dell’aula. La copertura è a capriate mascherate da un controsoffitto ligneo
Interno
attraverso un ampio sagrato in arenaria si accede all’aula liturgica che presenta uno spazio longitudinale commisurato da un’unica trabeazione composita rigirante lungo il perimetro del vano. In corrispondenza degli spigoli diagonali del presbiterio s’innalza simmetricamente per lasciare spazio al dossale dipinto con la figura del patrono che, come di consueto, si dispone in corrispondenza del livello superiore dell’altare maggiore per poter essere venerato dai devoti che lo scorgono dietro il crocifisso. Due altari arredano la campata adiacente al presbiterio integrando le membratura architettoniche con quelle dell’ordine principale dell’aula, quello di sinistra presenta un dossale dipinto a parete. La caduta delle volte ha molto alterato la percezione dello spazio interno, accentuandone a verticalità in parte risolta decorativamente come un ampio fregio, ornato di figure e di santi, che sostiene la piatta copertura lignea dai cassettoni schiacciati
Presbiterio
il presbiterio quadrangolare con spigoli curvilinei è ornato da un pregevole altare di gusto ligure con mensole laterali ornate con protomi di cherubino. Sul retro si legge la data del 1768. Il coro ligneo si dispone lungo la parete rettilinea del fondo nello spazio delimitato dalle cortine allineate con la struttura dell’altare
Struttura
la struttura dell’edificio è in pietra a faccia vista con conci di varia pezzatura ben allineati e stilati con abbondante malta
Coperture
la copertura dell’edificio è a falde inclinate con manto di copertura in coppi ed embrici risanato con gli interventi del 2012
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell’aula è in marmo diviso in tre parti longitudinali separate da liste di marmo bardiglio. Al centro si allineano mattonelle ortogonali in bianco Carrara mentre ai lati, in diagonale, le mattonelle sono bianche e grigio scuro.
Elementi decorativi
la decorazione pittorica risalente al periodo seguente il sisma del 1920 rende omogenea l’immagine dell’ambiente interno e la inserisce nel novero dei rifacimenti decorativi delle maestranze pontremolesi della metà del Novecento
Elementi lignei
il coro ligneo di sobrie proporzioni con sede centrale ornata da due colonnine tortili
Torre campanaria o campanile
il campanile è un’elegante struttura settecentesca in pietra a vista con spigoli ben ammorsati che si contrappone al portale della chiesa di San Bartolomeo. Si sviluppa su quattro ordini, generati da una base quadrata, collegati da linee marcapiano. I primi due sono ciechi mentre gli altri si aprono sui quattro lati con eleganti arcate a tutto sesto disegnate da ghiere in conci di pietra con chiavi centrali e cornici d’appoggio ai fianchi. Nella cella campanaria la struttura angolare, dapprima descritta dalle pietre sfalsate, precisa la sua forma di parasta dorica quale elemento di sostegno della trabeazione che chiude il volume architettonico dell’edificio. La copertura a padiglione della cella campanaria è ornata da cuspidi tronco-piramidali terminate a sfera. L’insieme presenta un’abile composizione di materiali di varia pezzatura tenuti insieme non soltanto dalla specifica morfologia dei singoli oggetti, ma anche dall’acquisita padronanza di quel lessico che permette di riconoscere le membrature architettoniche e la loro gerarchia formale
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
altare in legno con due pannelli in metallo dorato ed ambone in legno sagomato; la sede del celebrante è posta sul lato opposto mentre il tabernacolo è centrale nell'antico altare in marmo