chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vallonga Arzergrande Padova chiesa parrocchiale San Pietro Apostolo Parrocchia di San Pietro Apostolo Impianto strutturale; Struttura presbiterio - aggiunta arredo (2000) 897 - 1571(informazioni carattere generale); 1626 - 1626(ricostruzione intero bene); 1874 - 1875(ampliamento intero bene); 1945 - 1947(ampliamento navata); 1990 - 1990(restauro facciata)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro Apostolo <Vallonga, Arzergrande>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche
897 - 1571 (informazioni carattere generale)
Il vescovo di Padova possedeva, grazie alla famosa donazione di Berengario del 5 maggio 897, la corte di Sacco, di cui faceva parte Vallonga, e sui cui esercitava quindi la giurisdizione comitale. A Vallonga, nominata per la prima volta in un atto di vendita del 1077, si trovavano anche possedimenti del monastero di San Giorgio maggiore di Venezia. Passò poi all’imperatore Federico I Barbarossa nel 1161, ma pochi anni dopo tornò dipendente dal vescovo. Nel 1192 è nominata la chiesa di San Pietro, che nel 1489 risultava a due navate: davanti alla porta maggiore, a occidente, correva un porticato. Nel 1571 è documentato anche il campanile.
1626 (ricostruzione intero bene)
Nel 1626 la chiesa fu ricostruita quasi dalle fondamenta, più ampia e con il tetto più alto, a una sola navata.
1874 - 1875 (ampliamento intero bene)
Nel 1874-75 venne alzata e prolungata; nel 1890 al coro fu data forma semicircolare per staccarlo dal vecchio campanile, che con le sue vibrazioni danneggiava la statica della chiesa.
1945 - 1947 (ampliamento navata)
Aggiunta navate
1990 (restauro facciata)
Negli anni Novanta è stata restaurata la facciata della chiesa
Descrizione
Il nome Vallonga fa riferimento alla realtà ambientale: una lunga “valle” paludosa, nella parte bassa del corso del Brenta. La chiesa parrocchiale primitiva molto probabilmente era a due navate divise da due arcate disuguali: sicchè tant'era larga quanto lunga; in testa alle due navate entro cappelle due altari; altri due erano addossati alla parete settentrionale; due porte, quattro finestre abbastanza luminose, ma poco eleganti; pavimento di tavole d'abete; tetto in parte dipinto e in parte mancante.
Impianto strutturale
La chiesa è a tre navate con orientamento principale in direzione est-ovest
Struttura
I materiali usati sono coevi col tempo: mattoni, legno, elementi lapidei.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
Rimozione delle balaustre esistenti in adiacenza all'abside, sono stati inoltre rifatti i vari elementi liturgici.