chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Teano Teano - Calvi chiesa sussidiaria Santa Maria Celestina Parrocchia di Santa Maria Celestina Facciata; Coro; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1970) 1490 - 1490(costruzione intero bene); 1500 - 1500(costruzione intero bene); 1623 - 1623(passaggio di proprietà intero bene); XVIII - XVIII(restauro intero bene); 1962 - 1962(rifacimento copertura); 2008 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Celestina
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Celestina <Teano>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria alla Celestina
Ambito culturale (ruolo)
maestranze casertane (costruzione)
neoclassico (restauro)
Notizie Storiche
1490 (costruzione intero bene)
Secondo il P. Emera, nel suo alfabetico agostiniano, la Chiesa fu fondata nel 1490, ma il P.Torello la fa risalire ad epoca più remota come Mons. D. Giordano.
1500 (costruzione intero bene)
La chiesetta di Santa Maria Celestina denominata anche “la parrocchiella” nell’ambito cittadino sidicino, con l’annessa sacrestia risale agli inizi del 500, secondo Mons. D. Giordano.
1623 (passaggio di proprietà intero bene)
Successivamente la Chiesa fu ceduta alla Congrega del Soccorso assieme agli arredi interni, con il solo onere di pagare al seminario più di 270 ducati e fornire al cappellano del seminario quanto era necessario per la celebrazione di altre 78 messe, come dall’istrumento del Notaio Conti e della S. Visita dello stesso anno.
La congrega del Soccorso era stata a sua volta fondata prima del 600 ma ottenne l’approvazione solo nel 1623, con la Bolla di Urbano VIII dell’11 gennaio; le prime regole furono riformate dal Vescovo Baldonio il 21 giugno 1676.
XVIII - XVIII (restauro intero bene)
Nel XVIII secolo la chiesa fu restaurata assumento l'aspetto attuale.
1962 (rifacimento copertura)
Col terremoto del 1962 si evidenziano danni alle strutture.
In particolare va evidenziato il crollo della copertura a falde e del solaio in legno sostituito con un solaio piano in latero-cemento.
2008 - 2011 (restauro intero bene)
Con progetto di restauro finanziato dalla CEI vengono effettuati i seguenti interventi: demolizione del solaio piano di copertura in travetti e tavelloni e ricostruzione delle falde tramite una serie di capriate; realizzazione di cordoli in c.a. sulla sommità di tutte le murature; recupero e revisione di stucchi e decorazioni interne ed esterne di facciata; restauro, recupero ed integrazione di marmi e pavimentazione; deumidificazione dei muri della sagrestia e della parete laterale della chiesa; adeguamento dell'impianto idrico-sanitario.
Descrizione
La chiesetta dalle dimensioni aggraziate, ricca di decorazioni classicheggianti, è a navata unica, iscrivibile in una pianta rettangolare con il lato lungo disposto parallelamente all’altare. Dietro quest’ultimo vi è il locale sacrestia.
E' caratterizzata da una ricca facciata in stile neoclassico, non è dotata di campanile, ma di una cella campanaria a forma di tempietto con bifora ricavata su un setto murario che affianca il frontone di facciata. L’unica facciata laterale riprende parzialmente i caratteri decorativi del fronte principale ma risulta essenzialmente molto semplice e regolare. L’interno riporta gli stessi motivi decorativi presenti all’esterno, con grande uso di stucchi e decorazioni a smalto. L’altare si trova in un nicchia, incorniciato da un arco trionfale che lo divide dall’aula unica. Sulla parete retrostante la facciata è situato un coro ligneo.
Facciata
Ricca facciata in stile neoclassico, composta da un ordine gigante poggiante su fascia basamentale rivestita in marmo e sormontato da timpano riccamente decorato con modiglioni aggettanti e dentelli.
Le aperture che si presentano sul fronte principale contornate da modanature fasce a rilievo, a parte l’unico ingresso centrale, sono tre monofore disposte secondo l’armoniosa e rigorosa simmetria della facciate, cosicché una di queste sovrasta il portale di ingresso a mo’ di rosone.
La facciata è scandita e ripartita da quattro paraste scanalate sormontate da capitelli in stile corinzio ed una trabeazione ricca di modanature e riportante nel fregio la scritta “REGINA COELI ET TERRAE ORA PRO NOBIS”.
Altre iscrizioni è possibile leggerle su due ampie lapidi posizionate sotto le monofore laterali ed una terza allocata sul portale di ingresso incorniciata da un frontone policentrico.
Coro
Coro ligneo sulla parete retrostante la facciata.
Elementi decorativi
Decorazioni classicheggianti tanto nell'interno che in facciata.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Altare in marmo con utilizzo di forme e colori del materiale in accordo con quello a parete già presente.