chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Sparanise Teano - Calvi chiesa parrocchiale Annunziata Parrocchia di San Vitaliano Struttura; Campanile; Elementi decorativi; Coperture; Cupola; Pianta; Cantoria; Volta altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970) 1600 - 1610(costruzione intero bene); 1722 - 1722(ampliamento intero bene); 1763 - 1783(costruzione transetto); 1808 - 1811(completamento intero bene); 1848 - 1848(completamento facciata); 1925 - 1925(sostituzione pavimentazione); 2014 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa dell'Annunziata
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dell'Annunziata <Sparanise>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche
1600 - 1610 (costruzione intero bene)
Nell’aprile del 1583 il Vescovo di Calvi, Mons. Fabio Maranta, effettuò una solenne “Visita Pastorale” presso i numerosi paesi che costituivano l’omonima Diocesi. Le funzioni religiose di Sparanise, venivano officiate nella quattrocentesca Chiesa di “San Sebastiano”, situata proprio al centro del paese. Tuttavia, in occasione delle messe domenicali ed in caso di particolari solennità religiose, i fedeli si recavano presso l’antica Chiesa di “San Vitaliano” “extra moenia”. In occasione della sua “visita", Mons. Maranta ebbe modo di notare che la chiesa di San Vitaliano”, si trovava piuttosto lontana dal centro del paese ed esortò quindi la popolazione a costruirne una nuova, più spaziosa e più idonea ad accogliere tutte le funzioni religiose. I lavori terminarono nel primo decennio del 1600 e la nuova Chiesa, denominata “dell’Annunziata”, a devozione della Madonna, fu solennemente benedetta ed aperta al culto dallo stesso Vescovo Maranta il 24 aprile del 1610.
1722 (ampliamento intero bene)
Nella primavera del 1722, Mons. Filippo Positano, un altro grande Vescovo della Diocesi calena, nel corso di una sua visita pastorale a Sparanise, trovò la vecchia Chiesa di San Sebastiano in uno stato di irrimediabile disfacimento, per cui suggerì di non spendervi più soldi per problematiche riparazioni e di indirizzare, invece, tutte le risorse disponibili verso l’ampliamento della Chiesa dell’Annunziata.
1763 - 1783 (costruzione transetto)
Per qualche tempo, però, le affettuose raccomandazioni del presule restarono lettera morta, ma nel giugno del 1763 il sindaco dell’epoca, Marco Grande, convocò una pubblica assemblea nel corso della quale si decise l’auspicato ampliamento della Chiesa dalla parte posteriore.
Per finanziare l’impresa, in questa circostanza si stabilì di prelevare 100 ducati all’anno dai proventi del fitto del Demanio ed altri 200 ducati venissero, poco più tardi, presi in prestito al 9% di interesse presso il Capitolo di calvi.
I lavori, con la realizzazione del transetto e della splendida cupola, vennero portati a termine nel corso del 1783, ma l’attuazione pratica dell’ambizioso progetto non dovette essere un’impresa da poco.
1808 - 1811 (completamento intero bene)
Per completare adeguatamente l’opera, il decurionato di Sparanise il 29 dicembre del 1808 deliberò di effettuare dei nuovi ed importanti lavori. Bisognava, infatti, costruire ancora il campanile, la sacrestia e l’abside; era necessario, altresì, sostituire il vecchio altare maggiore con uno più decoroso in marmo, servivano, inoltre, degli arredi, un Battistero e dei quadri; si doveva, infine rifare la pavimentazione e riprogettare l’intera facciata della chiesa, demolendo il nartece ed armonizzandola al sobrio stile neo-classico dell’edificio. L’effettuazione di questi lavori fu deliberata il 29 dicembre del 1808 ed essi furono portati rapidamente a termine nel 1811.
1848 (completamento facciata)
Istallazione dell'orologio pubblico nel timpano della chiesa
1925 (sostituzione pavimentazione)
Nel primo quarto del novecento don Luigi Cirella fece sostituire la vecchia pavimentazione in mattoni con altra più decorosa e, poco dopo, vi fece collocare un magnifico pulpito di marmo ed una classicheggiante edicoletta in cui veniva stabilmente riposta la statua di S. Vitaliano.
2014 - 2017 (restauro intero bene)
I lavori di restauro hanno interessato: il consolidamento delle strutture lignee di copertura e sostituzione per circa il 40% del manto di coppi; nuova impermeabilizzazione per l'estradosso della cupola e restauro delle maioliche del cupolino; interventi per la deumidificazioni delle pareti sia all'interno che all'esterno della chiesa; rifacimento di intonaci e pitture; lucidatura di pavimento; riparazione degli infissi.
Descrizione
La chiesa sorge nel centro cittadino, e prospetta su una delle piazze principali di Sparanise. Il corpo principale è costituito da una navata di circa 38,00 x 8,00 m, per un’altezza massima, considerata al lanternino della cupola di circa 24 m.
L’incrocio tra la navata principale ed il transetto è sottolineato da una cupola che sovrasta l’altare; esternamente tale cupola è caratterizzata da un cupolino rivestito da tessere colorate in terracotta. Lungo l’aula liturgica si aprono una serie di cappelline, ognuna delle quali ospita un altare e statue di santi e della Madonna; la copertura è invece caratterizzata da una volta ad incannucciata.
A sinistra della facciata troviamo il campanile, dietro al quale si succedono oltre ad una cappella, una serie di piccoli ambienti che terminano nella sagrestia. Le strutture verticali, in pietra di tufo si presentano con rilevanti spessori.
Struttura
Struttura in muratura continua di tufo.
Campanile
La struttura è in pietra di tufo con spessori rilevanti delle pareti.
Elementi decorativi
Tela raffigurante l'Annunciazione del pittore settecentesco Angelo Muzzillo, posta all'interno di un'edicola alle spalle dell'altare maggiore.
Coperture
Copertura a doppia falda con elementi in laterizio su orditura lignea.
Cupola
Il transetto è sormontato da una cupola, terminate con cupolino maiolicato.
Pianta
Navata unica con transetto ed abside.
Cantoria
Al di sopra dell'ingresso principale troviamo la cantoria, sostenuta da due colonne in granito (forse asportate dalla cattedrale di Calvi o comunque dall'area archeologica di Cales), dono di Gioacchino Murat.
Volta
L'aula liturgica è coperta da una volta a botte ad incannucciata.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
Altare realizzato con marmi policromi, di colori e forme che richiamano il preesistente altare maggiore a parete.
ambone - aggiunta arredo (1970)
Ambone in marmo caratterizzato, sul frontale, dalla presenza di un angelo in bassorilievo.