chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Vallebona Viterbo Viterbo chiesa parrocchiale S. Maria Assunta Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1965-1970) XIII - XVII(passaggio di proprietà del feudo carattere generale); 1760/12/09 - 1760/12/09(passaggio di proprietà del feudo carattere generale); 1793 - 1793(variazione di ruolo intero bene); XXI - XXI(lavori di ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta <Vallebona, Viterbo>
Altre denominazioni
S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XIII - XVII (passaggio di proprietà del feudo carattere generale)
Dal XIII secolo Vallebona appartiene alla famiglia Monaldeschi. Nel 1637 il feudo insieme a quelli di Montecalvello e di Grotte Santo Stefano vengono confiscati da papa Urbano VIII agli eredi di Paolo Monaldeschi e nel 1644 acquistati dal marchese Raimondi. Nel 1648 il governo pontificio sequestra nuovamente tali fondi e Innocenzo X autorizza la loro vendita a Donna Olimpia Pamphilj con chirografo del 31 marzo 1654.
1760/12/09 (passaggio di proprietà del feudo carattere generale)
I feudi di Vallebona, Grotte Santo Stefano e Montecalvello passano per successione ai principi Doria Pamphilj Landi.
1793 (variazione di ruolo intero bene)
La chiesa di Santa Maria Assunta di Vallebona viene elevata a chiesa parrocchiale.
XXI (lavori di ristrutturazione intero bene)
Tra il 2007 e il 2008 si svolgono i lavori di tinteggiatura dell’interno della chiesa e di sostituzione della pavimentazione del presbiterio. Nell’ultimo decennio viene eseguita una nuova rifinitura delle pareti interne.
Descrizione
La chiesa fiancheggia la via principale del piccolo paese. L’asse dell’edificio va da nord a sud. Ad est della strada si apre un piccolo slargo dove affaccia la chiesa. Sul lato est, arretrato di molto rispetto alla facciata, si addossa un volume secondario, al cui termine si trova il campanile a base quadrata.
L’impianto, a sviluppo longitudinale, è ad aula unica, suddiviso in tre spazi da due archi trasversali, con piedritti che aggettano dalle pareti laterali. Il primo spazio è quadrato, mentre il successivo si restringe di poco e il terzo, della medesima ampiezza del secondo, termina con un’abside poligonale, occupata dal presbiterio, soprelevato di un gradino. Ad est di quest’ultimo, una porta comunica con un piccolo vano adibito a sagrestia.
Le pareti, semplicemente intonacate, hanno uno zoccolo per circa un metro da terra terminante con una modanatura a toro. In tutta la chiesa si hanno quattro nicchie semicircolari. Tre si trovano nello spazio mediano, di cui due sul lato sinistro e una su quello destro; la quarta, invece, sulla parete di fondo del presbiterio. Tutte le nicchie sono occupate da statue votive.
L’aula è coperta da un tetto su capriate che sostengono una doppia orditura lignea; il presbiterio, invece, ha una copertura a falda leggermente inclinata con finitura ad intonaco.
La chiesa è illuminata da tre finestre aperte sul lato ovest, una per ogni partizione spaziale. Solo nella prima parte più ampia, vi è una finestra anche sul lato est. Un oculo, inoltre, si apre in controfacciata.
La facciata, a capanna, ha la porzione centrale rialzata a vela. Tale parte è delimitata da fasce verticali raccordate in alto da una cornice che segue il profilo sommitale a doppia inclinazione; mentre in basso le stesse fasce s’impostano su una cornice orizzontale, che corre a metà altezza della facciata e si estende nelle due ali. In asse vi è il portale d’ingresso con cornice in peperino e più in alto si apre l’oculo, anch’esso con cornice. Lo stesso zoccolo che percorre internamente la parte bassa dell’aula, si ritrova all’esterno lungo tutto il perimetro. Tutti i prospetti sono semplicemente intonacati. Il livello della chiesa viene raccordato al livello dello slargo antistante tramite una rampa trapezoidale di tre gradini.
Pianta
La chiesa si sviluppa longitudinalmente suddivisa in tre parti dai pilastri di due archi trasversali. Il primo spazio è quadrato e più ampio degli altri due, che invece mantengono le stesse dimensioni fra loro. Il terzo spazio termina con un’abside poligonale; quest’ultima occupata dal presbiterio, di un gradino più alto. Sul lato est del presbiterio una porta conduce alla sagrestia.
Impianto strutturale
I muri longitudinali della chiesa sono connessi fra loro da due archi trasversali a tutto sesto. La copertura a doppia falda del tetto con orditura lignea è sostenuta sia dai timpani murari degli archi, sia da capriate, poste ciascuna a metà dei tre spazi in cui è scandita l’aula.
Coperture
Un tetto a doppia falda con orditura linea e manto di coppi in laterizio copre tutta la chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattoni di terracotta disposti a spina di pesce.
Elementi decorativi
Le statue e la Via Crucis presenti risalgono al XX secolo; fatta eccezione per il Crocifisso in gesso dipinto, posto nel presbiterio, datato 1850. Altre tele molto recenti e di dubbio valore sono affisse diffusamente all’interno della chiesa.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1965-1970)
L’altare in marmo è rivolto all’assemblea e posizionato su una base, anch’essa in marmo.