Il Genio civile di Viterbo esegue gli interventi di consolidamento nell’abitato di Sant’Angelo di Roccalvecce danneggiato durante il secondo conflitto mondiale.
1963 - 1966 (restauro intero bene)
A cura del Genio civile di Viterbo si svolgono lavori nella chiesa.
2008 (adeguamento liturgico intero bene)
L’altare maggiore viene rinnovato.
L’artista Simonetta Gagliano realizza la pala d’altare raffigurante la Resurrezione di Gesù.
Descrizione
La chiesa si trova al centro della piccola frazione di Sant’Angelo di Roccalvecce, all’incrocio fra via Monteverde e via di San Michele Arcangelo dove la sua facciata prospetta. Il suo asse si sviluppa da est ad ovest. A nord è costeggiata da una piccola via e i lati sud e ovest, occupati dai volumi della canonica, ricadono in un ampio lotto di sua pertinenza.
L’impianto, preceduto da un portico esterno largo quanto la facciata, è ad aula unica con una cappella per lato, poco profonda, in corrispondenza dell’asse mediano, e presbiterio a pianta quadrata. Quest’ultimo è di un gradino più alto ed è leggermente proteso nell’aula. Subito prima del presbiterio, a destra, una porta apre sulla sagrestia. Una nicchia rettangolare, a sinistra dell’entrata contiene il fonte battesimale. In controfacciata vi è una bussola lignea.
L’alzato è scandito da un ordine di paraste tuscaniche dipinte in finto marmo, che sostengono una trabeazione continua, inquadrando gli archi di accesso alle cappelle. Un ordine attico, realizzato interamente in trompe-l’oeil, è sovrapposto al primo, composto da paraste semplificate intervallate da medaglioni con raffigurazioni.
L’arco che immette nel presbiterio s’imposta al di sopra della trabeazione del primo ordine, interrompendo la scansione dell’attico; la parete superiore, in questo caso, è ornata da un dipinto della Vergine assunta in cielo.
L’aula è coperta da un tetto su tre capriate a vista che sorreggono una doppia orditura lignea e pianelle in cotto. Le cappelle laterali sono coperte a botte, così come il presbiterio. Anche le superfici delle coperture si presentano ornate da motivi dipinti.
La chiesa è illuminata da tre finestre: una rettangolare con vetrata artistica nella parte alta della parete di fondo del presbiterio, una di analoga forma, ma strombata, sul lato sinistro dell’aula, in asse con la cappella sottostante, e l’ultima è circolare, in controfacciata, al disopra della bussola. Sul lato destro dell’aula con la medesima tecnica del trompe-l’oeil è dipinta una finta finestra, simmetrica a quella sul lato sinistro.
La facciata è caratterizzata dal portico in aggetto, scandito frontalmente da tre arcate a tutto sesto e da un singolo arco nei fianchi; nella parte alta il prospetto si eleva a capanna, appena profilato ai margini e in sommità da risalti. Il portico è soprelevato di due gradini e definito da pilastri in blocchi di pietra con capitelli a base quadrata, scolpiti a vari motivi. Lo spazio è coperto da un tetto a falda non molto inclinata. Al di sopra la facciata, il cui tratto superiore è a vela, si presenta intonacata e in color crema, con i risalti trattati in grigio. Al centro si apre il rosone sormontato da un’iscrizione. Completano al culmine la facciata due piccole piramidi ai margini e una croce metallica al centro su un piccolo basamento.
Pianta
La chiesa è ad aula unica con cappelle laterali, poco profonde, sull’asse mediano e presbiterio quadrato a terminazione piana. Sia le cappelle che il presbiterio sono rialzate di un gradino che in quest’ultimo si protende verso l’aula, accogliendo ambone e seduta per il celebrante. Ad anticipare la chiesa vi è un portico esterno, della larghezza della facciata, aperto frontalmente da tre archi su pilastri e lateralmente da un solo arco. L’accesso alla sagrestia avviene tramite una porta sul lato destro che precede il presbiterio.
Impianto strutturale
L’edificio è in muratura continua in bozze di tufo al disopra della quale, nell’aula, si appoggiano le capriate lignee con doppia orditura superiore e pianelle in cotto; ai fianchi dell’aula, in posizione centrale, un arco a tutto sesto interrompe l’elevato, costituendo due simmetriche cappelle. Il vano del presbiterio è voltato a botte.
Coperture
La chiesa è coperta da tetti a doppia falda. Uno per l’aula e uno per il presbiterio, più stretto e ad una quota più bassa.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è alla veneziana, in graniglia di marmo chiaro, caratterizzata da una fascia centrale in graniglia marrone che arriva fino al presbiterio. Quest’ultimo è interamente rivestito in travertino.
Elementi decorativi
La chiesa è stata completamente rinnovata nel 2008, con l’inserimento di arredi nuovi e l’inaugurazione della pala d’altare raffigurante la “Resurrezione del Signore” opera dell’artista Simonetta Gagliano.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2008)
Chiesa adeguata liturgicamente nel 2008, con altare a mensa e ambone in travertino e marmo rivolti verso l’assemblea.