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Tessennano
Viterbo
chiesa
parrocchiale
S. Felice Martire
Parrocchia di San Felice Martire
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XVIII - XVIII(costruzione intero bene); 1970 - 1970(adeguamento liturgico intero bene); 1980 - 1989(realizzazione impianto termico intero bene); XXI - XXI(manutenzione ordinaria intero bene)
Chiesa di San Felice Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Felice Martire <Tessennano>
Altre denominazioni Chiesa di San Liberato e di San Felice
S. Felice Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (manutenzione ordinaria chiesa)
Notizie Storiche

XVIII  (costruzione intero bene)

La chiesa di San Felice Martire viene edificata alla fine del XVIII secolo.

1970  (adeguamento liturgico intero bene)

L’arredo liturgico viene adeguato ai canoni stabiliti dal Concilio Vaticano II.

1980 - 1989 (realizzazione impianto termico intero bene)

Viene inserito un impianto di riscaldamento ad aria calda.

XXI  (manutenzione ordinaria intero bene)

Nei primi anni 2000 sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria che hanno interessato la copertura e le pareti interne, ritinteggiate per risalita capillare.
Descrizione

L’edificio, situato all’interno del borgo, prospetta sulla piazza principale dedicata ad Umberto I, confina a destra con la strada provinciale 14 e a sinistra con via dell’Indipendenza, mentre alle spalle è separato di pochi centimetri da edifici privati. Presenta un impianto centrale con asse che va da sud ovest a nord est. Preceduto da un pronao rialzato su un podio, è caratterizzata all’interno da un’aula ottagonale, con vestibolo rettangolare e coro a terminazione absidata, disposti lungo l’asse principale; l’asse trasversale si espande invece in vani rettangolari, schermati, come lo stesso vestibolo, da due colonne tuscaniche architravate; cappelline semicircolari, infine, si affacciano nell’aula in corrispondenza dei suoi lati obliqui. Si accede in chiesa tramite l’unico portale in asse, seguito da una bussola lignea che si apre nel vestibolo, coperto da una volta a crociera costolonata e affiancato da ambienti di servizio. Sia l’atrio che i vani situati sull’asse trasversale dell’aula sono sormontati da coretti protetti da balaustre. Le quattro cappelline nei lati obliqui comunicano con l’aula attraverso aperture architravate; hanno copertura voltata e sono rialzate di un gradino. Anche il presbiterio è soprelevato di un gradino e un ulteriore gradino rialza la mensa dell’altare posizionata al centro. Una volta a botte e una calotta absidale, forata in chiave da un lanternino, coprono lo spazio presbiteriale, decorato da paraste tuscaniche e da coloriture a finto marmo nelle superfici. Sulla parete di destra del vano si apre la porta che conduce alla sagrestia; mentre nella parete di sinistra si trova una porta che conduce ad un magazzino. Le fronti interne dell’aula, in intonaco bicromo di colore grigio e crema, sono articolate da un ordine di paraste tuscaniche che sorreggono una cornice aggettante; al di sopra, un tamburo scandito da un ordine attico sorregge la cupola a padiglione lunettata con al centro un lanternino. L’aula è illuminata da quattro finestre semicircolari che si aprono nelle diagonali della cupola, da due finestre rettangolari nei coretti sull’asse trasversale e dal lanternino. Il coro è invece illuminato dal solo lanternino. La facciata è caratterizzata dal pronao esastilo di ordine tuscanico, elevato su un podio a gradinata, composto da cinque gradini; al di sopra delle colonne vi è una trabeazione, con epigrafe dedicatoria nel fregio, e un timpano triangolare. Quest’ultimo non raggiunge in altezza la copertura del vestibolo interno della chiesa, la cui parete s’innalza alle spalle del pronao per un paio di metri, terminando con il profilo delle due falde del tetto. Ad intonaco bicromo (bianco nelle colonne e nelle cornici e giallo nei fondi) si presenta l’intero pronao (salvo basi e capitelli delle colonne in peperino). La copertura dello spazio d’accesso è piana, anch’essa intonacata. Il portale d’ingresso in chiesa è rettangolare, delimitato da una cornice in peperino. I prospetti laterali, anch’essi intonacati ma privi di coloritura, ricalcano l’articolazione interna degli spazi. Il campanile a pianta quadrata è posizionato al di sopra della copertura del coro.
Pianta
La chiesa, preceduta esternamente da un pronao, è caratterizzata da un’aula ottagonale, con vestibolo rettangolare e coro a terminazione absidata. Sull’asse trasversale l’aula si espande in vani rettangolari, mentre sugli assi diagonali si aprono cappelline semicircolari.
Impianto strutturale
La chiesa ha un impianto strutturale in muratura continua, connessa dalle pareti trasversali e dalle volte di copertura degli ambienti angolari; su di essa grava il peso della cupola.
Coperture
La chiesa è coperta da una cupola a padiglione lunettata con al centro un lanternino che si imposta su di un tamburo ottagonale, mentre una volta a botte e una calotta absidale, forata in chiave da un lanternino, coprono lo spazio presbiteriale. L’intero organismo è superiormente coperto da tetti a falde che si impostano a quote differenti. I manti di copertura sono in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione si presenta in lastre di marmo color crema ad eccezione di alcune fasce decorative e delle pedate dei gradini che si presentano di color nero.
Elementi decorativi
All’interno della chiesa, oltre agli affreschi che decorano le cappelle e la copertura del presbiterio, sono custodite cinque pale di altare, inserite nelle cappelle e nel coro, appartenenti all’artista Angelo Campanella. Le pale raffigurano: il Purgatorio, il Martirio dei Santi Felice ed Adatto, la Madonna del Rosario con i Santi Domenico e Caterina, l’Adorazione dei Magi e il Sacro cuore di Gesù.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L’arredo liturgico risponde alle richieste del Concilio vaticano II. L’altare, in marmo, è isolato al centro dell’area presbiterale, mentre le sedute lignee sono addossate alla parete di fondo del coro.
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