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restauro
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Lubriano
Viterbo
chiesa
sussidiaria
S. Caterina in Silvis
Parrocchia di San Giovanni Battista
Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (2012)
1527 - 1527(variazione di ruolo intero bene); 1561 - 1561(realizzazione affresco intero bene); 1576 - 1590(costruzione torre intorno); XIX - XIX(realizzazione affresco intero bene); 1975 - 1976(variazione di ruolo intero bene); 2012 - 2012(consolidamento e restauro intero bene); 2017/03/23 - 2017/03/23(restauro degli affreschi intero bene)
Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria in Silvis
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria in Silvis <Lubriano>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Caterina in Silvis
S. Caterina in Silvis
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (restauro chiesa)
Notizie Storiche

1527  (variazione di ruolo intero bene)

Del periodo di edificazione della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, officiata con il titolo “in Silvis”, non si ha notizia; è noto comunque che nel 1527 la chiesa viene elevata a parrocchia a seguito della distruzione da parte delle truppe del duca di Borbone della chiesa di Vaiano, dalla quale dipendeva.

1561  (realizzazione affresco intero bene)

Sulla parete destra dell’aula “Nicolo da Buriano” fa eseguire un affresco devozionale raffigurante la Madonna con Gesù Bambino in trono e i Santi Sebastiano e Rocco.

1576 - 1590 (costruzione torre intorno)

Nelle vicinanze della chiesa la famiglia Febei costruisce una torre di guardia denominata “del Sole”; la struttura difensiva verrà indicata anche con l’appellativo di “torre di Santa Caterina”.

XIX  (realizzazione affresco intero bene)

Sulla parete sinistra dell’aula viene realizzato l’affresco della Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena, nella cui parte inferiore è raffigurata una scena miracolosa avvenuta all’esterno della chiesa; l’edificio presenta un accesso laterale e una piccola finestra sul lato destro. Il campanile a vela è posto sulla sommità della facciata.

1975 - 1976 (variazione di ruolo intero bene)

La parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria viene unita perpetuamente a quella di San Giovanni Battista in Lubriano.

2012  (consolidamento e restauro intero bene)

Nella chiesa vengono eseguiti interventi di consolidamento e restauro riguardanti la realizzazione di un vespaio perimetrale per allontanare l’acqua di risalita dalle murature, l’inserimento di catene metalliche nella struttura portante in muratura di nenfro, il rifacimento del manto di copertura e della grondaia, la sostituzione degli infissi e la ricostruzione del campanile a vela sul lato destro della facciata.

2017/03/23  (restauro degli affreschi intero bene)

Dopo tre mesi di lavoro, la restauratrice di beni culturali Tiziana Dell’Omo completa il restauro del dipinto murale raffigurante la Madonna del Rosario; l’intervento è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dalla libera sponsorizzazione della cittadinanza lubrianese.
Descrizione

La chiesa di Santa Caterina d’Alessandria sorge isolata nella campagna a nord-est di Lubriano; vi si accede da via Santa Caterina che s’imbocca dalla strada provinciale 55 Lubrianese in direzione del borgo di Sermugnano. L’edificio, con asse disposto da sud-ovest a nord-est, è costituito da un’aula unica coperta da un tetto a vista sorretto da due capriate; l’area presbiteriale, rialzata di un gradino, è all’estremità nord-orientale, dove, in posizione centrale, è collocata la mensa isolata dell’altare maggiore. La chiesa non è dotata di sacrestia. Le pareti interne sono in muratura a vista in nenfro. Due nicchie affrescate, ricavate nello spessore murario a circa m 1,0 di altezza dal pavimento, si fronteggiano sulle pareti laterali in prossimità del presbiterio; quella nord-occidentale è a fondo piano, quella opposta è curva. La parete di fondo dell’aula presenta a destra la traccia parziale di un arco tamponato; corrispondentemente all’esterno si riscontrano i resti di una piccola abside. Nella parte alta del muro interno si riconosce inoltre la ghiera di un ampio arco, al di sopra della quale è presente una piccola edicola con cornice in pietra e timpano triangolare, che contorna un graffito raffigurante l’effigie di Santa Caterina d’Alessandria. Il luogo di culto segue la tipica impostazione delle chiese di campagna, essendo illuminato da due basse finestre quadrate che affiancano l’accesso e da una finestra circolare al di sopra della porta. La facciata, in muratura a vista, ha uno schema a capanna. Al centro vi è il portale in nenfro con terminazione ad arco leggermente ribassato; le due finestre con grate che lo fiancheggiano e l’oculo sovrastante sono ornati da una semplice cornice, anch’essa in nenfro. In sommità è posta una croce metallica. Un campanile a vela si eleva al di sopra del tetto all’angolo meridionale della facciata. I prospetti laterali e quello posteriore sono ugualmente in muratura a vista. Nella parte sinistra del prospetto posteriore è presente un’absidiola leggermente aggettante, della quale sono riconoscibili l’intradosso e l’ammorsatura dell’estradosso; questa struttura coincide all’interno con la traccia dell’arco tamponato.
Pianta
L’edificio presenta uno spazio rettangolare che misura m 10,55 di lunghezza per m 7,30 di larghezza; il presbiterio occupa all’incirca un terzo dell’ambiente ed è rialzato di un gradino; la mensa dell’altare si trova in posizione isolata.
Coperture
La chiesa è coperta da un tetto a doppia falda con struttura portante costituita da travi in legno longitudinali poggiate su due capriate e sui timpani murari della facciata e della parete di fondo. L’orditura secondaria è composta da travetti con sovrapposte pianelle in cotto. Il manto di copertura è in coppi di laterizio.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è in muratura continua. Il materiale utilizzato è quasi interamente costituito da blocchi di nenfro messi in opera in filari regolari; tuttavia si riscontrano discontinuità nell’apparecchiatura attribuibili a fasi costruttive diverse. Una catena metallica disposta in senso longitudinale lungo la parete sud-est e un’altra disposta in senso trasversale lungo il muro di facciata sono state di recente inserite nell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento della chiesa è in piastrelle rettangolari in cotto disposte a spina di pesce; la soglia del gradino del presbiterio è in nenfro.
Elementi decorativi
La nicchia sud-orientale è decorata da un affresco che raffigura la Madonna con in braccio Gesù Bambino tra San Sebastiano e San Rocco; inferiormente è presente la seguente scritta: QVESTO S. BASTIANO LA FATTO QVESTA MADONA E S. ROCCHO LA FATTO FARE IL FARE NICOLO DA BVRIANO P. SVA DEVOTIONE COMVNO P. SVA DEVOTIONE MDLXI. La nicchia nord-occidentale è adornata, all’interno di una finta cornice, dall’effigie della Madonna del Rosario seduta in trono con il Bambino in braccio, i Santi Domenico e Caterina da Siena ai lati e una folla di fedeli alle spalle; nel registro superiore sono dipinti due drappi che inquadrano la scena e due angeli che distribuiscono rosari. Nella parte inferiore dell’affresco è presente un riquadro, contornato da una finta cornice in marmo, nel quale è rappresentata una scena miracolosa nei pressi della chiesa.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2012)
La chiesa presenta una mensa isolata in muratura a vista di tufo.
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