chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Lubriano Viterbo chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (2002-2012) IX - IX(fondazione di una cella monastica preesistenza); 1120 - 1120(costruzione della chiesa intero bene); 1292 - 1292(patrimonio e officiatura intero bene); 1358 - 1358(descrizione intero bene); 1430 - 1430(traslazione di reliquie intero bene); 1573 - 1573(visita pastorale intero bene); 1645 - 1645(diritti di patronato intero bene); 1695/06/11 - 1695/06/11(danneggiamento intero bene); XVIII - XVIII(rifacimento intero bene); XIX - XIX(ricostruzione campanile); 1846 - 1854(lavori di sistemazione intero bene); 1855 - 1855(collocazione reliquie di San Procolo intero bene); 1930 - 1930(restauro intero bene); 2002 - 2012(interventi di restauro intero bene); 2017/03/23 - 2017/03/23(restauro degli affreschi intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Battista <Lubriano>
Altre denominazioni
Chiesa di San Giovanni Decollato S. Giovanni Battista
Autore (ruolo)
Gazzale, Giovanni Battista (ricostruzione chiesa)
Zampi, Paolo (ricostruzione campanile)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ricostruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ricostruzione campanile)
maestranze viterbesi (restauro chiesa)
Notizie Storiche
IX (fondazione di una cella monastica preesistenza)
Nel IX secolo i monaci benedettini costruiscono a Lubriano una cella monastica dedicata al Santo fondatore dell’Ordine.
1120 (costruzione della chiesa intero bene)
Nel 1120 vengono iniziati i lavori di costruzione della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista; la precedente struttura conventuale viene inglobata nel nuovo edificio.
1292 (patrimonio e officiatura intero bene)
Dal catasto di Lubriano del 1292 risulta che la chiesa di San Giovanni Battista è proprietaria di molti appezzamenti di terreno. L’edificio di culto è officiato da un priore e da due cappellani.
1358 (descrizione intero bene)
Da un atto notarile del 1358 relativo al lascito di trenta soldi da parte di un devoto per la propria sepoltura nella chiesa si apprende che all’interno sono presenti due cappelle dedicate alla Madonna e a San Procolo e che la costruzione è dotata di campanile.
1430 (traslazione di reliquie intero bene)
Le spoglie di San Procolo vengono deposte nella chiesa, dove in una parete accanto all’altare maggiore è murata una pietra in marmo di forma triangolare che riporta la seguente iscrizione: MCCCCXXX – HIC EST CORPUS S. PROCULI. La lapide poggia su due blocchi marmorei che recano scolpiti in bassorilievo una croce e due cervi (simbolo della famiglia dei Monaldeschi della Cervara, signori di Lubriano) e attualmente è collocata nel piedritto destro del secondo arco trasversale della navata.
1573 (visita pastorale intero bene)
Frate Lorenzo Grassi, Visitatore Apostolico per conto di monsignor Alfonso Binarino, ordina la realizzazione di un nuovo tabernacolo per preservare le spoglie di San Procolo, protettore di Lubriano.
1645 (diritti di patronato intero bene)
L’altare dedicato a San Procolo è mantenuto da una confraternita a lui intitolata insieme a quella del Santissimo Sacramento.
1695/06/11 (danneggiamento intero bene)
La chiesa viene danneggiata dalle scosse di terremoto.
XVIII (rifacimento intero bene)
Nei primi decenni del XVIII secolo la chiesa viene ricostruita dall’architetto Giovanni Battista Gazzale da Vignanello.
XIX (ricostruzione campanile)
Dopo la distruzione a causa di un fulmine, nella seconda metà del XIX secolo il campanile viene ricostruito per volere del parroco Crispino Catteruccia su progetto dell’architetto orvietano Paolo Zampi.
1846 - 1854 (lavori di sistemazione intero bene)
Il vescovo di Bagnoregio Felice Cantimori ordina la sistemazione della chiesa.
1855 (collocazione reliquie di San Procolo intero bene)
Il vescovo Gaetano Brinciotti stabilisce di collocare i resti di San Procolo in un reliquiario a sarcofago all’interno di un nuovo altare intitolato a Maria Santissima Immacolata vicino alla porta d’ingresso della chiesa.
1930 (restauro intero bene)
In occasione del quinto centenario della traslazione delle spoglie di San Procolo, don Guglielmo Manzotti promuove il restauro della chiesa.
2002 - 2012 (interventi di restauro intero bene)
Viene eseguito il restauro della chiesa; i lavori hanno riguardato il consolidamento della struttura portante, il rifacimento del tetto e del pavimento, il restauro conservativo delle superfici interne, la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione e la sistemazione del presbiterio.
2017/03/23 (restauro degli affreschi intero bene)
Dopo tre mesi di lavoro, la restauratrice di beni culturali Tiziana Dell’Omo completa il restauro degli affreschi che decorano le pareti della chiesa; l’intervento è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dalla libera sponsorizzazione della cittadinanza lubrianese.
Descrizione
La chiesa sorge nel centro storico di Lubriano e si presenta isolata, ad eccezione della parte posteriore che confina con edifici privati. La facciata prospetta sul lato sud-orientale della piazza di San Giovanni Battista; la fiancata sinistra su via Roma, mentre quella opposta è rivolta verso la campagna. L’edificio, disposto da nord-ovest a sud-est, presenta uno schema rettangolare allungato entro il quale l’aula è scandita da due archi trasversali e coperta da un tetto a vista. L’impianto prosegue con un spazio voltato a botte lunettata, all’interno del quale è ricavato il presbiterio rialzato di due gradini e concluso da un triforio; lo spazio che segue, alla stessa quota del pavimento del presbiterio, è coperto da un tetto a vista. Sulla parete nord-orientale del retro presbiterio è presente l’ingresso secondario alla chiesa posto alla stessa quota di via Roma, mentre sulla parete di fondo si aprono due porte che immettono alla sacrestia e ai locali parrocchiali. Le due porte sono sovrastate da balconi corrispondenti a coretti, definiti da archi a tutto sesto chiusi da tende.
Nella prima campata dell’aula, sul lato sud-ovest, è presente un rincasso dietro il quale vi è il vano quadrato del campanile. Nella seconda e terza campata si aprono due cappelle rialzate di un gradino; esse presentano altari addossati alla parete di fondo. La prima cappella, dedicata a San Procolo, è costituita da due ambienti comunicanti attraverso un arco trasversale minore corrispondente alla prima arcata che scandisce la navata; l’ambiente principale è coperto da una volta a crociera, quello annesso da una volta a botte. Da questo secondo vano si accede ad un locale di servizio annesso alla chiesa. La cappella successiva è coperta da una volta a botte; una porta posta sulla parete laterale sud-est conduce ad un altro ambiente adiacente all’edificio.
L’aula è illuminata da una finestra ovale nella controfacciata e da una monofora nel muro laterale destro in corrispondenza della prima campata; il presbiterio e il vano retrostante sono illuminati su entrambi i lati da tre uguali finestre ad arco: due nel primo spazio e una nel secondo. La prima cappella destra ha una finestra cieca per la presenza dell’ambiente di servizio contiguo, mentre la seconda cappella è rischiarata da una finestra sul lato sud-est. L’ingresso alla chiesa è dotato di bussola.
Nel presbiterio è collocata al centro la mensa isolata fiancheggiata a destra da un Crocifisso; l’ambone è posizionato anteriormente sui gradini dall’altro lato dell’altare. Una pala raffigurante la Decollazione di San Giovanni Battista è sistemata in un rincasso centrale nella parete di fondo del retro presbiterio. Il fonte battesimale è situato sul lato sinistro dell’aula a ridosso del terzo arco trasversale che delimita l’ambiente.
La facciata è rettangolare, tripartita da un ordine gigante di paraste ribattute con capitelli ionici. Al di sopra della trabeazione, il coronamento è risolto da un attico e una superiore balaustra ornata da vasi. Il campo centrale è leggermente aggettante e si conclude con un frontone curvo compreso nell’altezza del coronamento; vi si apre il portale d’ingresso architravato in peperino e ornato da un timpano triangolare spezzato, nel quale s’inserisce una finestra ovale con cornice modanata. Il prospetto laterale sinistro è in muratura a vista ed è caratterizzo dalla presenza di cinque contrafforti a scarpa.
Il campanile è a pianta quadrata e vi si accede direttamente dalla piazza. La torre in muratura a vista in tufo è suddivisa in tre ordini da fasce; quella del primo livello si trova in corrispondenza della cornice della facciata. Il secondo piano presenta delle specchiature e ospita un orologio. L’ultimo, relativo alla cella campanaria, è caratterizzato da angoli smussati ed è scandito nei quattro lati da aperture ad arco. Una balaustra, che occulta il tetto a padiglione, conclude la struttura.
Pianta
L’organismo presenta un impianto rettangolare allungato formato da un’aula, dal presbiterio largo quanto la navata e da uno spazio retrostante separato da un triforio. L’aula è scandita da due archi trasversali ed è fiancheggiata sul lato destro dal campanile e da due cappelle rettangolari. La navata comunica con il vano del presbiterio rialzato di due gradini; esso ospita la mensa isolata dell’altare maggiore. Dallo spazio retrostante al presbiterio si accede mediante due porte alla sacrestia e ai locali parrocchiali. La prima cappella presenta un secondo ambiente più piccolo che comunica tramite un’arcata con quello principale. Da ciascuna cappella laterale si accede ai due locali di servizio annessi alla chiesa.
Coperture
La chiesa ha copertura a due falde con struttura portante costituita da travi in legno poggiate sui muri trasversali e sugli archi diaframma; l’orditura secondaria è composta da travetti con sovrapposte pianelle in cotto. Le due cappelle sul lato destro dell’aula sono ugualmente coperte da tetti a due falde. Il manto di copertura è in coppi di laterizio.
Impianto strutturale
La struttura portante dell’edificio è composta da muratura continua, da tre arcate trasversali, di cui l’ultima relaziona l’aula con il presbiterio, e da un triforio che immette in uno spazio retrostante. Sul lato destro dell’aula si aprono due archi che introducono nelle cappelle laterali.
Gli archi diaframma della navata sono contrastati lungo il prospetto laterale sinistro da contrafforti a scarpa e nella parte opposta dai muri trasversali delle cappelle e dall’arco di comunicazione tra i due ambienti della prima cappella; quale ulteriore presidio alla spinta dei primi due archi trasversali, sono presenti catene metalliche disposte alle reni.
Le pareti interne e la facciata sono intonacate, mentre il prospetto laterale è in muratura a vista. Il paramento è in conci di tufo di medie e grandi dimensioni messi in opera in filari regolari su letti sottili di malta; nella parte inferiore del prospetto laterale più vicina alla facciata è visibile un paramento costituito da clasti medio-piccoli di basalto disposti irregolarmente.
La muratura del campanile è in blocchi tufacei disposti in filari regolari; le monofore della cella campanaria hanno le ghiere in mattoni.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutta la pavimentazione della chiesa è in cotto con disposizione a spina di pesce; le soglie dei gradini sono in pietra.
Elementi decorativi
Sul lato nord-occidentale dell’aula sono presenti affreschi del XVI-XVII secolo raffiguranti San Giovanni Battista (1621), San Martino Papa (1619), San Paolo, Sant’Andrea e un angelo con spada entro una finta architettura; questo ultimo affresco si trova all’interno di una cornice ornata da una decorazione a rilievo in stucco. Lungo le pareti della navata sono murati diversi elementi marmorei, quali un cippo funerario del I secolo, un frammento decorato con un motivo a intreccio del X secolo, la lapide sepolcrale di San Procolo del XV secolo, due lapidi del XVI secolo, un tabernacolo e due frammenti di un portale del XVIII secolo. Due tele circolari ad olio del XIX secolo con l’effigie di San Marco e di San Matteo ornano la parete del triforio.
L’altare della prima cappella è costituito da una mensa sostenuta da colonnine e ospita il reliquiario a sarcofago di San Procolo. Pitture a motivi vegetali ornano la nicchia soprastante, chiusa da un’inferriata e contenente un altro reliquiario del Santo; la decorazione è conclusa in sommità da due angeli che sorreggono un cartiglio con la seguente scritta: A TE, SANTO DEI COLLI UBERTOSI. Nella cappella è collocato un dipinto ad olio del XVII secolo raffigurante la Pietà. Le finestre della chiesa sono ornate da vetrate policrome. Nel timpano curvo della facciata è presente una decorazione in stucco.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2002-2012)
Durante i lavori di restauro della chiesa, eseguiti tra il 2002 e il 2012, nel presbiterio vengono rinnovati gli arredi liturgici. La mensa isolata e l’ambone sono in peperino. Il lato anteriore della mensa è decorato da un bassorilievo raffigurante il Buon Pastore.