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Ischia di Castro
Viterbo
chiesa
sussidiaria
Madonna della Neve
Parrocchia di Sant' Ermete Martire
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
XVII - XVII(costruzione intero bene); 1889 - 1889(pala d'altare intero bene); 2018 - 2018(stato di conservazione intero bene)
Chiesa della Madonna della Neve
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna della Neve <Ischia di Castro>
Altre denominazioni Chiesa della Madonella
Chiesa di Santa Maria della Neve
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XVII  (costruzione intero bene)

Agli inizi del XVII secolo viene edificata la chiesa rurale della Madonna della Neve. L’altare viene realizzato dallo stuccatore Filippo Grisolati di Farnese.

1889  (pala d'altare intero bene)

La tela dell’artista Battistelli, raffigurante la Madonna con il Bambino, viene collocata nell’altare della chiesa.

2018  (stato di conservazione intero bene)

La chiesa e la sacrestia versano in condizioni fatiscenti.
Descrizione

La chiesa si trova subito fuori dal centro abitato, in direzione sud, lungo la strada provinciale 106, continuazione di via di Cellere, interna al borgo. Posizionata su un piano rialzato rispetto alla strada, il quale la cinge sui lati nord, ovest e sud, la chiesa è costituita da una semplice aula con asse da ovest a est, dove le si addossa un volume e dove prospetta verso la campagna. L’accesso all’area è sia pedonale, tramite una lunga scalinata parallela alla strada provinciale, sia carrabile, entrando da un cancello poco distante. L’aula della chiesa è rettangolare, con presbiterio contenuto nello stesso ambiente e rialzato di un gradino. Sul lato sinistro del presbiterio vi è una nicchia rettangolare con un’icona. Sulla parete di fondo si trova l’altare maggiore con un ricco frontespizio architettonico in stucco e, ai lati di questo, due porte conducono in un vano retrostante ad uso di sacrestia. Le pareti sono semplicemente intonacate sui toni del rosa pallido, mentre la volta a botte che copre tutta l’aula è intonacata di bianco. La luce entra da due finestre quadrate ai lati dell’accesso e da un oculo al disopra di quest’ultimo. La facciata è nella forma consueta delle chiese di campagna, con accesso centrale fiancheggiato da finestrelle basse quadrate e sormontato da un oculo. Intonacata nella superficie, si presenta con cantonali in conci di tufo di grandi dimensioni. Il portale, rettangolare, concluso da un timpano triangolare, è in peperino, così come le semplici cornici delle finestrelle laterali e dell’oculo superiore.
Pianta
L’impianto è ad aula unica con presbiterio contenuto all’interno di essa, rialzato su un gradino. Sul fondo è addossato l’altare maggiore, affiancato da due porte che conducono alla sagrestia retrostante. Sempre in quest’area, sul lato sinistro, vi è una nicchia a pianta rettangolare.
Impianto strutturale
La struttura è in muratura continua di blocchi di tufo con conci squadrati che formano i cantonali tra la facciata e i fianchi. Sulle pareti laterali scarica il suo peso la copertura a doppio spiovente, della quale non è possibile verificarne la struttura portante poiché nascosta all’interno da una volta a botte intonacata.
Coperture
La chiesa è coperta da un unico tetto a doppia falda.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in mattoni di terracotta disposti a spina di pesce.
Elementi decorativi
Unico elemento decorativo della chiesa è un ricco altare maggiore, in stucco bicromo, costituito da un frontespizio architettonico su colonne composite. Quest’ultime sorreggono angeli e volute che proiettano più in alto un timpano curvo.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa non è adeguata liturgicamente.
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