| Tipologia e qualificazione | chiesa parrocchiale |
| Denominazione | Chiesa del Cuore Immacolato di Maria <Giarre, Abano Terme> |
| Autore (ruolo) |
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| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | 1924 - 1946 (visita pastorale territorio aponense) Nel 1924 il Vescovo di Padova, Elia Dalla Costa, compie una visita pastorale nel territorio aponense, rilevando che a Giarre è necessaria la presenza di un sacerdote stabile che provveda alle necessità spirituali della nuova comunità. Nel secondo dopoguerra, l’aumento demografico e le difficoltà a raggiungere la Chiesa arcipretale di San Lorenzo ad Abano spingono il Vescovo Carlo Agostini a costituire una nuova parrocchia. 1947 - 1951 (costruzione nuova chiesa intero bene) Nel 1947 durante la visita del Vescovo Carlo Agostini a Giarre viene individuato il sito su cui far sorgere una nuova Chiesa. Poco tempo dopo, con il denaro offerto dalla signora Maria Sofia Mioni, si acquista dal signor Umberto Varroto il terreno per costruirla. Il 18 ottobre 1951 mons. Bortignon benedice la prima pietra della nuova Chiesa. 1954 - 1956 (ultimazione intero bene) Il 04 aprile 1954, nel centenario della definizione del dogma dell’immacolata Concezione, il Vescovo erige la Curazia di Giarre a Parrocchia intitolata al Cuore Immacolato di Maria Santissima: detta inizialmente Parrocchia di Santa Maria di Abano, assumerà poi il nome della località, Giarre. Il 31 ottobre 1954 il giovane Cappellano don Pietro Liviero ha fatto il suo solenne ingresso quale primo parroco, che rimarrà a Giarre fino al 1973. Agli inizi del 1956 l’impresa del Prof. Miro Mazzuccato ultima la costruzione della nuova Chiesa. Il 25 marzo 1956, domenica delle Palme, il Vescovo Bortignon ritorna a Giarre per la benedizione e l’inaugurazione della nuova Chiesa. |
| Descrizione |
La Chiesa Parrocchiale presenta un asse liturgico est-ovest dalle linee architettoniche semplici ed eleganti, con ampio interno costituito da unica grande navata con abside, due altari laterali, e dal presbiterio-coro. E’ un edificio religioso intimamente legato al territorio poiché è caratterizzata dall’impiego di trachite dei Colli Euganei, nella struttura, con pietre a vista, nel pavimento, nei rivestimenti interni.
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| Adeguamento liturgico |
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