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Chiesa degli Angeli Custodi
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa degli Angeli Custodi <Spoletino, Civitella d'Agliano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XX (costruzione intero bene)
La chiesa degli Angeli Custodi viene edificata per interessamento di padre Ludovico Profili (1911-2008), consacrato sacerdote nel 1934 presso la chiesa di Santa Chiara a Napoli e assistente ecclesiastico all’Istituto Secolare Missionarie della Regalità di Cristo, fondato da padre Agostino Gemelli e Armida Barelli.
2014/04/12 (intitolazione piazza intorno)
La Giunta comunale di Civitella d’Agliano delibera d’intitolare al concittadino padre Ludovico Profili l’area antistante e adiacente alla chiesa.
Descrizione
La chiesa si trova al centro della piccolissima frazione di Spoletino. Il suo asse va da ovest a est e prospetta su uno slargo, che funge da piazza principale. È libera su tutti i lati, tranne a sud dove le si affianca un piccolo volume di pertinenza.
L’impianto è ad aula unica con coro rettangolare a terminazione absidata. Il presbiterio, rialzato di un gradino, è separato dall’aula da una balaustra aperta al centro. Su entrambi i lati del vano si apre una porta: a destra verso la sagrestia, a sinistra verso l’esterno; la prima sormontata da una nicchia, la seconda da una finestra della stessa forma.
Altre due nicchie arcuate, contenenti statue, sono presenti nell’aula ai lati dell’arco che introduce nel coro.
Le pareti dell’aula sono intonacate e prive di risalti, con tinte colorate che scandiscono in tre parti l’elevato: una fascia basamentale, la parete e il tratto sommitale sino all’imposta del tetto. L’intera superficie dell’abside è caratterizzata invece da un dipinto sacro.
L’aula è coperta da un tetto a due falde a doppia orditura lignea a vista, intonacato nelle superfici tra le travi.
In controfacciata due strette e alte finestre arcuate ai lati del portale illuminano l’interno, assieme ad un piccolo oculo al di sopra dell’accesso.
La facciata è a capanna, semplicemente intonacata e con risalti che ne marcano i margini; ai lati del portale figurano le due finestre prive di incorniciatura e, quasi al vertice del prospetto, l’oculo contornato da una fascetta. In fondo al lato nord si erge il campanile a base quadrata, in blocchi di tufo a vista. Esso è formato da tre livelli e termina con tetto a padiglione. Nel livello intermedio si aprono monofore; al di sopra, la cella campanaria è caratterizzata da grandi aperture arcuate in mattoni.
Pianta
La chiesa è ad aula unica con un presbiterio rettangolare absidato, largo la metà dell’aula e separato da quest’ultima da una balaustra aperta al centro. L’area del presbiterio, di un gradino più alta, ha su entrambi i lati una porta che comunica a destra con il vano della sagrestia e a sinistra con l’esterno.
Impianto strutturale
La struttura è in muratura continua, della quale non è possibile comprenderne la qualità poiché interamente intonacata. L’elevato sostiene le travature lignee di copertura.
Coperture
L’aula è coperta da un tetto a doppia falda. Il presbiterio, anch’esso coperto da una doppia falda più piccola, termina con un tetto a padiglione nella parte absidata. Il campanile termina con un tetto a padiglione a quattro falde, quadrato.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento alla veneziana ricopre l’aula. La graniglia di colore chiaro viene interrotta da una fascia centrale dai colori caldi che giunge fino al coro. Il presbiterio è interamente rivestito in marmo bianco e grigio.
Elementi decorativi
La chiesa, dalle tinte degli intonaci intense, ha un altare addossato alla parete di fondo. La mensa è in marmo con una croce intagliata al centro del paliotto. Elemento di valore è il crocifisso al disopra dell’altare, in legno scolpito e dipinto risalente al XIX secolo.