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Cellere
Viterbo
chiesa
sussidiaria
S. Maria Assunta
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1979-1980)
1979 - 1980(costruzione intero bene); 1980/03/20 - 1980/03/20(inaugurazione intero bene); 2012 - 2012(aggiunta del frontespizio facciata)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Cellere>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Autore (ruolo)
Boccianti, Carlo (costruzione chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1979 - 1980 (costruzione intero bene)

Si costruisce la nuova chiesa di Santa Maria Assunta su disegno dell'architetto Carlo Boccianti. I lavori sono appaltati alla ditta cellerese del sig. Antonio Merlo.

1980/03/20  (inaugurazione intero bene)

La chiesa viene inaugurata e aperta al culto.

2012  (aggiunta del frontespizio facciata)

Si è proceduto all’inserimento di un frontespizio in asse con il portale d’ingresso per volontà del parroco Don Nazareno Nucciarelli.
Descrizione

La parrocchia di Santa Maria Assunta in cielo si trova in via Tevere, all’esterno del centro storico del borgo di Cellere e antistante alcuni campi agricoli. L’edificio si presenta isolato e caratterizzato da un perimetro poligonale che ricalca approssimativamente la croce di Sant’Andrea, con asse liturgico da sud-est a nord-ovest. Inoltre, poiché di recente costruzione (dal 1979), la pianta della chiesa non ha una configurazione a navate tipica della tradizione consolidata ma, altresì, Di recente realizzazione (dal 1979), la chiesa presenta dei bracci obliqui con differente destinazione d’uso in funzione della loro posizione rispetto al presbiterio. I due prospicenti l’altare maggiore accolgono da una parte i banchi del coro e l’ambone (nord-ovest); dall’altra, il confessionale e la seduta del sacerdote. Accanto a quest’ultima si apre la sagrestia. Invece, di fronte all’altare si dispongono in maniera convergente i banchi in legno destinati ai fedeli e, rispettivamente, due porte di accesso. In particolare, l’ingresso lungo il braccio sud-est corrisponde alla facciata principale; l’altro (lato sud-ovest) introduce allo spiazzo di fronte alla canonica prossimo a un campo da calcio proprietà dell’oratorio. Non sono presenti né recinzioni, né cortili chiaramente delimitati. La fabbrica è strutturata secondo un sistema puntuale di pilastri di cemento armato collegati per mezzo di capriate dello stesso materiale. Le pareti sono tamponate con blocchi di tufo squadrati a faccia-vista, mentre sulle capriate controventate poggia un sistema di travetti sostenente pianelle faccia-vista variamente decorate. Il presbiterio è rialzato rispetto al piano di calpestio di tre gradini e presenta una mensa in peperino isolata visibile da ogni punto della chiesa. Il pavimento è composto da mattonelle di cotto disposte ortogonalmente rispetto all'altare. L'illuminazione è garantita da sedici finestre dislocate lungo tutti i fronti secondo differenti moduli rettangolari. In particolare, quella compresa entro la porta della sagrestia e il confessionale consente di avere una visione sul panorama sul territorio di Cellere. Quattro lampadari appesi garantiscono l’illuminazione artificiale. All’esterno, il manufatto presenta tutti prospetti autonomi caratterizzati da una tamponatura in tufo faccia-vista e dalla struttura in cemento armato estradossata. Le bucature si arricchiscono di una cornice in cemento non trattata, come anche il portale principale impreziosito dalla presenza di un fregio in rilievo raffigurante l'ascensione della Vergine in cielo. È presente un campanile in muratura di tufi autoportante sormontato da una croce in ferro. Quanto ad arredi mobili di pregio, la chiesa ospita alcune tele fra cui una "Madonna con Gesù Bambino e anime purganti" e una "Madonna con Gesù Bambino e San Francesco di Paola" risalenti al XVII secolo, nonché una statua della Madonna Assunta proveniente dalla chiesa parrocchiale datata al XVII secolo – disposta ora nello spessore di una finestra murata – e una statua di Sant'Egidio si recente fattura. Infine, è appesa all'interno un “via crucis” dell'artista Lea Monetti e un’altra in cotto nel giardino esterno.
Pianta
L’impianto della chiesa è a croce di Sant’Andrea. Il presbiterio si colloca così all’intersezione degli ambienti e i banchi dei fedeli si sviluppano in profondità nei due bracci antistanti. Sul fondo di questi si aprono due ingressi: il primo corrisponde alla facciata effettiva della fabbrica; il secondo consente di uscire sullo spiazzo della canonica prospicente il campo di calcio della parrocchia. Ai lati del presbiterio si trovano i banchi del coro e, simmetricamente, uno spazio accessorio finestrato fiancheggiato da due porte. La prima conduce al confessionale recentemente aggiunto; l’altra, invece, apre sulla sagrestia che si congiunge alla canonica a formare un corpo di fabbrica a sé stante di pianta rettangolare e sporgente a nord-ovest dalla chiesa.
Impianto strutturale
La struttura portante della chiesa è costituita da pilastri in cemento armato collegati per mezzo di capriate con saette che stabilizzano staticamente l’edificio in più nuclei autonomi interconnessi e consentono il posizionamento dell’orditura secondaria di travetti in cemento alternati a pianelle faccia-vista secondo un andamento obliquo in continuità con l’inclinazione della falda di riferimento. La tamponatura è in muratura di blocchi di tufo faccia-vista. La torre campanaria è costituita da una composizione di setti murari slanciati, realizzati in muratura di blocchi di tufo, che si va rastremando man mano che cresce in altezza.
Coperture
All’esterno, la chiesa è coperta da un tetto spiovente a più falde. Il manto di copertura è in coppi. Invece la canonica presenta una copertura piana non calpestabile in latero-cemento. Non è presente alcuna forma di coibentazione.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è pavimentata in tutte le sue parti con lastre di marmo quadrate a tessitura obliqua.
Elementi decorativi
La chiesa possiede alcune tele di pregio fra cui una "Madonna con Gesù Bambino e anime purganti" e una "Madonna con Gesù Bambino e San Francesco di Paola" risalenti al XVII secolo e disposte sulla parete d'ingresso; una statua della Madonna Assunta proveniente dalla chiesa parrocchiale del XVII secolo in legno scolpito e dipinto; sedici formelle in terracotta raffiguranti la “via crucis” dell’artista Lea Monetti; un ostensorio del XIX secolo in argento sbalzato e cesellato; una statua di Sant'Egidio si recente fattura utilizzata solitamente per le processioni.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1979-1980)
La chiesa è stata realizzata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
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