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adeguamento liturgico
Bomarzo
Viterbo
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta in Cielo
Parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1510/05/09 - 1510/05/09(cottimo per demolizione e ricostruzione intero bene); 1510/06/24 - 1510/06/24(saldo finale per la fornitura di pilastri intero bene); 1513/03/28 - 1513/03/28(cottimo per la ricostruzione del tetto intero bene); 1513/08/11 - 1513/08/11(lascito per dipingere la figura della Madonna intero bene); 1515/05/06 - 1515/05/06(composizione della tribuna intero bene); 1531 - 1531(cottimo per la pavimentazione intero bene); 1532 - 1546(realizzazione della cisterna e della facciata intero bene); 1646/12/09 - 1646/12/09(capitolato per le volte della navate laterali intero bene); 1647/01/20 - 1647/01/20(capitolato per la volta della navata centrale intero bene); 1690 - 1699(completamento della facciata intero bene); 1753/04/30 - 1753/04/30(traslazione di reliquie di Santi intero bene); 1857 - 1857(distruzione merlatura della torre torre campanaria); XX - XX(interventi di restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo <Bomarzo>
Altre denominazioni S. Maria Assunta in Cielo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ricostruzione chiesa)
maestranze viterbesi (restauro chiesa)
Notizie Storiche

1510/05/09  (cottimo per demolizione e ricostruzione intero bene)

La chiesa, di probabile fondazione paleocristiana, verrà demolita e ricostruita per volere di Giovanni Corrado Orsini, affidando i lavori al muratore Giovanni da Bologna.

1510/06/24  (saldo finale per la fornitura di pilastri intero bene)

Lo scultore viterbese Pier Domenico Ricciarelli viene pagato per i pilastri da lui eseguiti in pietrame lavorato.

1513/03/28  (cottimo per la ricostruzione del tetto intero bene)

Viene stipulato il cottimo per la ricostruzione del tetto con i sorianesi Nicola di mastro Angelo e Menico di Luca.

1513/08/11  (lascito per dipingere la figura della Madonna intero bene)

Luca di Giovanni Ventrone, abitante di Bomarzo, lascia 3 ducati per far dipingere la figura della Madonna.

1515/05/06  (composizione della tribuna intero bene)

Mastro Pietro da Alviano promette di lavorare alla tribuna della chiesa con conci di pietra da lui composti e murati.

1531  (cottimo per la pavimentazione intero bene)

I lavori per la chiesa proseguono con l’affidamento ad Antonio di mastro Alberto e ad Antonio di mastro Giovanni della pavimentazione interna in pietre estratte dalla cava di Colle Casale e delle sei bocche per le tombe già esistenti sotto la navata centrale.

1532 - 1546 (realizzazione della cisterna e della facciata intero bene)

Viene completata la cisterna sottostante la scalinata esterna. La facciata viene realizzata utilizzando elementi più antichi.

1646/12/09  (capitolato per le volte della navate laterali intero bene)

Viene firmata la stipula per coprire le navate laterali con volte a crociera in muratura, ad opera dei muratori Pietro Paolo Micinello da Orte e Francesco Rusca da Viterbo.

1647/01/20  (capitolato per la volta della navata centrale intero bene)

Gli stessi muratori delle navate laterali si impegnano ad eseguire la volta per la navata centrale, in camorcanna e con buone armature.

1690 - 1699 (completamento della facciata intero bene)

Alla fine del XVII secolo, la facciata viene ultimata nella parte superiore e interamente intonacata in tinta neutra.

1753/04/30  (traslazione di reliquie di Santi intero bene)

Il sarcofago paleocristiano contenuto nella chiesa accoglie i resti dei santi Fedele, Teodoro, Urbano, Diodoro, Amato e Felice; traslati dalle catacombe romane di Priscilla e donate alla chiesa dal cardinale Guadagni.

1857  (distruzione merlatura della torre torre campanaria)

La torre perde la sua merlatura insieme alla precedente funzione di torre d’avvistamento.

XX  (interventi di restauro intero bene)

La chiesa subisce importanti interventi di restauro, per volontà del parroco Egidio Bongiorni. Viene rifatto il tetto, senza modificare le strutture, e il pavimento; inoltre vengono ripuliti i dipinti delle pareti interne.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Assunta si trova in posizione centrale nel borgo storico di Bomarzo. Il suo asse va da nord a sud. Addossata al tessuto edilizio solo sul lato est, è circondata dalle strette vie del borgo e affaccia a nord sulla piccola piazza Duomo. La chiesa è a tre navate divise da sei archi su pilastri a base quadrata. La sua terminazione è ad abside rettangolare, della stessa larghezza della navata centrale. Quattro cappelle rettangolari, due per lato, sono disposte lungo le navatelle in modo alternato partendo dalla seconda campata verso la facciata. L’area presbiteriale, di due gradini più alta, si estende anteriormente occupando l’ultima campata delle tre navate e presenta da ambo i lati cappelle di testata con relativo altare addossato. Un altare ad isola occupa invece la parte centrale. Davanti al presbiterio, sulle pareti delle navatelle, vi sono due absidiole semicircolari, una per lato, delle quali quella a est contenente il fonte battesimale. Un’altra nicchia tra le due cappelle del lato ovest ospita un sarcofago. Sul fianco sinistro del presbiterio una porta immette alla sagrestia. Tra le due cappelle di questo stesso lato si apre una porta che conduce in locali secondari permettendo l’accesso al campanile. La navata centrale alta il doppio delle navate laterali e del coro è caratterizzata da un ordine di paraste con capitelli semplificati sui quali impostano gli archi longitudinali; le stesse paraste sono sormontate da un secondo ordine più breve di paraste chiuso da un’esile cornice che percorre tutta la navata, al disopra del quale ulteriori fasce verticali giungono fino all’imposta della volta a botte lunettata. Alle paraste del primo ordine della navata fanno riscontro uguali paraste lungo i fianchi su cui impostano archi trasversali che scandiscono in campate le navate laterali, ciascuna delle quali coperte da volte a crociera. L’altare maggiore all’interno del coro è caratterizzato da un frontespizio architettonico con timpano spezzato su semicolonne che incornicia una pala d’altare sovrastante un reliquiario con tabernacolo. Tutte le cappelle contengono altari addossati al fondo con frontespizio architettonico. Il coro è voltato a crociera. La luce entra dalle finestre rettangolari presenti nelle lunette, dalla grande finestra rettangolare in controfacciata e dalle due ellittiche, una per lato, sempre in controfacciata, nelle navate laterali; inoltre, una piccola finestra è aperta al disopra del frontespizio architettonico dell’abside presbiteriale. Il livello della chiesa è rialzato rispetto alla piazza di circa tre metri. La facciata, a edicola, è preceduta da una scalinata a tenaglia, a due rampe con parapetto pieno e al centro un balcone con balaustra sostenuto da colonne. La fronte è a due ordini sovrapposti su paraste, entrambi tuscanici, conclusa da un timpano triangolare. L’ordine superiore si raccorda all’inferiore tramite settori curvilinei. In asse un portale rettangolare, incorniciato da paraste ribattute con capitelli ionici e da una trabeazione sostenente un arco a tutto sesto che definisce una lunetta, e al secondo livello la finestra rettangolare. Sulle ali si hanno altri due portali minori e cechi in peperino, uno per lato, su ordine tuscanico e arco superiore; al disopra le due finestre ovali. Tutto il secondo livello come anche le specchiature al primo livello sono intonacate di bianco; al contrario, le membrature architettoniche al primo livello vengono evidenziate con peperino a vista. Elemento caratterizzante la facciata sono quattro grandi pigne poste al disopra della trabeazione del primo livello in corrispondenza delle paraste. Il campanile in posizione laterale e aggettante dal filo della facciata è su quattro livelli in blocchi di tufo a vista. La cella campanaria che occupa gli ultimi due livelli è forata sui lati da un doppio ordine di bifore. Al secondo livello, verso la piazza, si nota la traccia di un orologio circolare non più esistente.
Pianta
La pianta è a tre navate con coro quadrato. Le navatelle sono divise dalla navata centrale mediante sei arcate su pilastri quadrati e hanno due cappelle laterali ciascuna; quest’ultime, a pianta rettangolare, sono disposte in maniera alternata rispetto alle campate partendo dalla seconda verso nord. Il presbiterio, rialzato di due gradini, si protende fino all’ultima campata delle tre navate, con cappelle di testata da ambo i lati. Prima del presbiterio, sulla penultima campata vi sono due absidiole semicircolari, una per lato, delle quali quella a est contenente il fonte battesimale. Un sarcofago è contenuto in un’altra nicchia tra le due cappelle ad ovest. Ad est invece, due porte, una sul presbiterio e l’altra fra le due cappelle, immettono rispettivamente alla sagrestia e al campanile. Quest’ultimo, a pianta quadrata, posizionato in facciata, si protende oltre questa.
Impianto strutturale
L’organismo basilicale, perimetrato da muri continui, è diviso internamente da due file di pilastri quadrati, in conci di peperino, sostenenti arcate a tutto sesto. Le navate laterali si articolano in campate quadrate coperte a crociera. La navata centrale che si eleva maggiormente sopra le arcate è invece coperta da una volta a botte continua, lunettata. Un arco a tutto sesto introduce nel coro, coperto a botte.
Coperture
Un tetto a doppia falda copre la navata centrale, più alta, e una falda singola copre ciascuna delle navate laterali. L’abside terminale viene coperta da un’unica falda con colmo perpendicolare all’asse della chiesa e ad una quota più bassa. Il manto di copertura è in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è costituito da mattonelle di terracotta rettangolari posate a spina di pesce. Le soglie, gli scalini, come anche il passaggio fra le navate sono rivestiti di peperino.
Elementi decorativi
La chiesa è decorata da molteplici dipinti su tela risalenti al XVII secolo. L’ambiente si presenta intonacato di bianco nelle tre navate e decorato da pitture nella parete al disopra dell’arco del coro e nelle superfici interne a questo. Ai lati dell’arco del coro due colonne ioniche su piedistalli reggono due statue votive. Si trovano anche, al suo interno, elementi di spoglio, quali, un sarcofago del 300 d.C. e il fonte battesimale formato da un’urna del 790 d.C. e un capitello del 300 d.C. L’acquasantiera a colonna del XVI secolo è in marmo intagliato. Un affresco del 1490, ancora in loco, raffigurante la Madonna in trono e santi, decora l’absidiola della quinta campata della navata laterale destra.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Chiesa adeguata liturgicamente negli anni 1970-1980. Sono presente un altare ad isola in posizione centrale, l’ambone, in posizione frontale e il seggio, in posizione laterale.
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