chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Acquapendente Viterbo chiesa sussidiaria Sant'Antonio abate e Santa Caterina Parrocchia di Santo Sepolcro Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980) 1621 - 1621(elementi decorativi campanile); 1652/09 - 1652/09(elementi decorativi presbiterio); 1875/01/17 - 1875/01/17(distruzione intero bene); 1875/07/01 - 1875/07/01(ricostruzione facciata); 1890 - 1893(ampliamento intero bene); 1896 - 1896(elementi decorativi presbiterio); 1964 - 1965(elementi decorativi altare); 1964 - 1965(elementi decorativi intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio Abate e di Santa Caterina
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio Abate e di Santa Caterina <Acquapendente>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Caterina Chiesa dei Santi Caterina e Antonio abate Sant'Antonio abate e Santa Caterina
Autore (ruolo)
Meluzzi, Guglielmo (ricostruzione facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze viterbesi (costruzione chiesa)
maestranze viterbesi (ricostruzione facciata)
maestranze viterbesi (ampliamento chiesa)
Notizie Storiche
1621 (elementi decorativi campanile)
Si fonde la più grande delle due campane presenti.
1652/09 (elementi decorativi presbiterio)
Pompeo Mignucci segnala l'esistenza di una statua di S. Antonio Abate in una delle nicchie dell'abside.
1875/01/17 (distruzione intero bene)
Il crollo del campanile della chiesa di Sant'Agostino devasta anche la sottostante chiesetta di Sant'Antonio Abate comprensiva dell'oratorio di S. Caterina.
1875/07/01 (ricostruzione facciata)
Guglielmo Meluzzi disegna il nuovo prospetto della chiesa dedicata ai Santi Antonio Abate e Caterina riprendendo i motivi plastici del piano terra del vicino campanile di S. Agostino.
1890 - 1893 (ampliamento intero bene)
Lungo il lato destro della navata, si procede alla costruzione di una cappella dedicata a S. Rocco. La commessa è voluta da mons. Angelo Gessi.
1896 (elementi decorativi presbiterio)
Gioacchino Rotili restaura la nicchia entro cui si conserva la statua lignea raffigurante Sant'Antonio Abate.
1964 - 1965 (elementi decorativi altare)
L'artista Mario Vinci (nato nel 1934) decora con graffiti l'altare maggiore.
1964 - 1965 (elementi decorativi intero bene)
Ennio Luzzi (nato nel 1922) decora le volte della chiesa.
Descrizione
La chiesa dedicata ai Santi Antonio Abate e Caterina sorge nel cuore della comunità di Acquapendente lungo la via Roma e, più precisamente, nei pressi della chiesa di Sant'Agostino.
Orientato secondo l'asse che va da nord-est a sud-ovest, questo edificio di culto si inserisce all'interno del tessuto abitato e si imposta su uno schema a mono-aula rettangolare con coro a terminazione absidale e una cappella lungo l'asse trasversale, sfarzosamente ornata e coperta da una volta a botte.
La facciata si presenta austera e connotata da una formulazione a capanna valorizzata dal trattamento a bugnato della superficie. Una finestra termale domina il centro del prospetto e sotto, in asse, trovano posto un portale con timpano triangolare e la scritta dedicatoria del tempio che cita: "DOMINI HONOREM SS. ANTONII ABAT CATHARINAE V. M. AEDES DICATA". Sopra, conclude in alzato l'affaccio un frontone triangolare liscio.
All'interno, invece, l'impaginato appare decisamente più ricco, nonostante la semplicità delle membrature. Nella fattispecie, sulla destra (nord-ovest) si apre una cappella con altare a muro dedicata a San Rocco mentre, sul lato diametralmente opposto (sud-est), si colloca una nicchia contente una statua della Madonna protetta da una schermatura in vetro. Proseguendo in avanti, un gradino e un arco trionfale semplificato segnalano l'inizio dell'area presbiteriale. In particolare, lungo l'arco, la scritta "FONS ACQUAE SALIENTIS IN VITAM AETERNAM" sottolinea il cambio di registro, ribadito poi più oltre da una maggiore opulenza decorativa. Infatti, se nella navata la copertura a volta a botte è nobilitata dalla presenza di affreschi simbolici posti a mimare inserti di stucco, nel coro la pittura occupa tutto lo spazio dell'abside secondo una raffigurazione metaforica della salvezza divina concessa per mezzo del battesimo.
Sotto, una nicchia con statua sovrasta le sedute del coro ligneo e l'ingresso alla sagrestia. Si tratta di una stanza rettangolare coperta con un soffitto piano con travi di legno a vista che, dotata di finestra sulla sinistra (sud-est), comunica frontalmente con un magazzino (sud-ovest) e sulla destra (nord-ovest) con la vicina "casa del pellegrino": un'abitazione attualmente utilizzata come foresteria.
Conclude poi il sistema degli apparati della chiesa una cantoria lignea con bussola in controfacciata.
Quanto all'illuminazione, questa appare alquanto limitata poiché, oltre alla foratura della facciata, si registra la presenza di un'altra sola finestra in corrispondenza della parete sinistra (sud-est) dell'abside.
Pianta
La pianta della chiesa si presenta impostata su uno schema mono-aula arricchito lungo l’asse trasversale dalla presenza di una cappella rettangolare dedicata a San Rocco. Il presbiterio termina con un’abside e, dietro, si apre la sagrestia: una stanza rettangolare in comunicazione con un magazzino (sud-ovest) e la vicina casa del pellegrino (nord-est).
Impianto strutturale
L’edificio si presenta impostato su un sistema di murature perimetrali portanti. La struttura è in blocchi di tufo sommariamente squadrati e assemblati con giunti di malta. Sopra l’aula si appoggia una volta a botte, presente anche nella cappella laterale (a nord-ovest). Il presbiterio è invece concluso da una terminazione absidale. Non si registra la presenza di contrafforti il che – però – è giustificato dalla stessa posizione dell’immobile il quale, inserito all’interno tessuto cittadino, sfrutta le abitazioni lungo il perimetro per assorbire la componente di spinta orizzontale delle volte.
Coperture
All’esterno, la chiesa appare coperta da un tetto a doppia falda spiovente. La copertura è uniforme per tutta la lunghezza dell’edificio e il manto è in coppi. All’interno, si osserva una volta a botte lungo la navata e una terminazione absidale in corrispondenza del coro. La cappella laterale è anch’essa coperta per mezzo di una volta a botte, mentre la sagrestia esibisce un soffitto ligneo piano.
Pavimenti e pavimentazioni
Lungo l’aula la pavimentazione è sostanzialmente in mattoni organizzati secondo una tessitura alternativamente orizzontale e verticale. La stessa disposizione si ripete anche nel presbiterio, benché il materiale diventi il marmo.
Quanto invece alla sagrestia, questa presenta nuovamente una pavimentazione in mattonato analoga a quella della sala liturgica.
Elementi decorativi
La chiesa possiede alcuni elementi di pregio fra cui spicca un ostensorio in metallo argentato, dorato e cesellato (1889).
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
Si è provveduto a una ristrutturazione generale del bene tenendo presente le nuove indicazioni. In particolare, si è proceduto a realizzare un altare isolato in pietra grigia al centro del presbiterio, sorretto da un unico sostegno centrale virtuosamente scolpito.