chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pratomorone Tigliole Asti chiesa sussidiaria Santa Maria Parrocchia di S. Maria Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio - intervento strutturale (1970 (?)) XVII - XVIII(preesistenze intero bene); 1845 - 1849(costruzione intero bene); 1874 - XIX(descrizione intero bene); 1924 - 1924(ampliamento intero bene); 1970 (?) - 1970 (?)(modifiche interno); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1993 - 1993(modifiche intero bene); 2002 - 2002(modifiche facciata)
Chiesa di Santa Maria
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria <Pratomorone, Tigliole>
Altre denominazioni
Chiesa della Madonnina Vulgo Scapenzo Chiesa della Madonna Vulgo Scapenzo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XVII - XVIII (preesistenze intero bene)
Demolizione nel 1790, dopo alcuni anni di decadenza e abbandono, della precedente cappella seicentesca, da cui si racconta che la statua della Madonna, alta 1,20 m, vestita con abito in stoffa e incoronata, scappasse di notte dalla nicchia in cui stava per andarsi a porre su un gelso vicino. Dopo tale demolizione, gli abitanti di Pratomorone, colpiti per tre anni consecutivi da gravi tempeste di grandine, costruiscono nel 1793 un pilone costituito da parte delle macerie della cappella.
1845 - 1849 (costruzione intero bene)
Costruzione dell’attuale edificio, tra il 1845 e il 1846, a seguito di una guarigione ritenuta miracolosa, grazie a una persona del luogo che ne pruomuove l'edificazione in sostituzione del pilone votivo esistente. Grazie alla raccolta di vari fondi, tra cui L. 250 donate da Carlo Alberto, l'edificio viene rapidamente completato; la benedizione è ad opera di Monsignor Filippo Artico il 28 maggio 1849.
1874 - XIX (descrizione intero bene)
Descrizione alla fine dell'Ottocento di forma rettangolare. Ha un altare di mattoni in buono stato. Il coro è di forma semicircolare e può contenere circa trenta persone. C’è una statua raffigurante la Madonna vestita di seta bianca in una nicchia apposita sopra il coro. Al centro della volta si trova un tondo con la raffigurazione della Vergine assunta in cielo dagli angeli e con sul capo nove stelle dorate. Il pavimento è di mattoni in buono stato. Sono appese alle pareti, specialmente a quelle del coro, molti ex voto. Si accede alla cappella attraverso due porte, la porta maggiore è a oriente. Vi sono sei finestre e una pila di marmo per l’acqua santa.
1924 (ampliamento intero bene)
Ampliamento della chiesa e rifinitura su disegno dell'architetto Domenico Tea, originario di Acqui, ad opera dell'impresario Eugenio Torchio.
1970 (?) (modifiche interno)
Rifacimento della pavimentazione interna in marmo.
1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di Santa Maria, in Frazione Pratomorone, all’ente Parrocchia di S. Maria per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
1993 (modifiche intero bene)
Intervento di restauro conservativo comprensivo di lavori di risanamento e di sistemazione dell'area esterna.
2002 (modifiche facciata)
Ricostruzione, con il contributo della popolazione locale, della porta di accesso alla chiesa su modello della procedente a seguito di furto sacrilego.
Descrizione
La chiesa, intitolata popolarmente alla Madonnina Vulgo Scapenzo, si erge su una modesta altura nella Frazione Pratomorone di Tigliole; deve il nome a una statua della Madonna, vestita con abito in stoffa e incoronata, che scappava di notte, dalla nicchia in cui stava nella precedente cappella seicentesca, per andarsi a porre su un gelso vicino; la statua è stata trafugata nel 1989, sostituita successivamente da una lignea della Val Gardena. L'attuale chiesa costruita, a seguito di guarigione ritenuta miracolosa, tra il 1845 e il 1846 sul sedime di precedenti pilone votivo e cappella seicentesca, si presenta a forma di croce con presbiterio semicircolare coperto da volta a semicatino, campata centrale coperta da volta a vela, cappelle laterali e campata d'ingresso voltati a botte. La facciata, come il resto delle pareti, è intonacata; l'intonaco della campitura centrale è bugnato; le paraste angolari reggono frontone, con timpano triangolare, su architrave recante il titolo popolare della chiesa. Il portale centrale è definito da edicola con frontone con timpano triangolare, sormontato da finestra semicircolare e fiancheggiato da due piccole e basse monofore. Il pavimento all'interno è di marmo. Sono appesi alle pareti diversi ex voto nelle cappelle laterali. Ad illuminazione della chiesa vi sono tre finestre semicircolari e la piccola finestra della sacrestia che comunica direttamente con il presbiterio.
Pianta
Pianta a croce terminante con abside, con profilo poligonale all'esterno e semicircolare all'interno; la chiesa si trova su un modesto rilievo del terreno raggiungibile da scalinata esterna; le due cappelle laterali costituenti i bracci della croce sono dedicate a San Giuseppe e a Santa Teresa di Lisieux. L'accesso avviene centralmente dalla facciata e lateralmente da una cappella; il presbiterio, rialzato rispetto all'aula liturgica, comunica con una piccola sacrestia laterale di forma quadrangolare.
Facciata
Facciata ad un ordine, intonacata con campitura centrale a bugnato, con paraste angolari reggenti frontone, con timpano triangolare, su architrave recante il titolo della chiesa. Il portale centrale è definito da edicola con frontone con timpano triangolare, sormontato da finestra semicircolare e fiancheggiato da due piccole e basse monofore.
Impianto strutturale
Struttura verticale portante composta da paraste e pareti di muratura di mattoni su cui s'impostano le volte in muratura; in particolare il presbiterio è coperto da volta a semicatino su cui continua la raffigurazione pittorica parietale dell'incoronazione di Maria Regina del Cielo; le cappelle laterali sono voltate a botte e fiancheggiano la volta centrale a vela decorata da tondo con angeli; l'ingresso è coperto da volta a botte lunettata. Il tetto è a falde con orditura lignea e manto di copertura in elementi di laterizio; la sacrestia è coperta da orizzontamento piano in putrelle e voltine di mattoni e presenta copertura a falde con manto in lamiera.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
Rimozione di altare in muratura e realizzazione di altare a tavolo in marmo con retrostante sede in marmo rialzata; il tabernacolo di sicurezza viene collocato a parete in posizione laterale su un piedistallo in marmo.