chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Quattordio Asti chiesa parrocchiale S. Pietro Parrocchia di S. Pietro Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio - intervento strutturale (1973 - 1974); presbiterio - aggiunta arredo (1973 - 1974) 1669 - 1732(costruzione intero bene); XVIII - XVIII(descrizione intero bene); XVIII - XVIII(descrizione intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene); 1904 - 1904(modifiche intorno); 1929 - 1929(modifiche intero bene); 1938 - 1939(modifiche intero bene); 1957 - 1957(modifiche intero bene); 1965 - 1965(consolidamento campanile); 1965 - 1965(decorazione intero bene); 1965 - 1965(modifiche intero bene); 1973 - 1974(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1986 - 1986(modifiche facciata); 1990 - 1995(restauro facciate laterali); 1997 - 2000(restauro intero bene); 1998 - 2000(restauro controfacciata); 2010 - 2011(restauro copertura); 2012 - 2016(restauro interno); 2013 - 2013(modifiche intorno)
Chiesa di San Pietro
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Pietro <Quattordio>
Altre denominazioni
S. Pietro
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
1669 - 1732 (costruzione intero bene)
Costruzione a partire dal 1669 per volontà del vescovo Tomati; benedizione della chiesa nel 1679 che viene descritta con due porte: una che si apre sulla piazza antistante la chiesa, l’altra posizionata vicino all’altare maggiore. Al 1686 risale la costruzione del campanile, che nel 1730 è già in funzione, alto sette trabucchi con due campane benedette nel 1732.
XVIII (descrizione intero bene)
Rifacimento dell'altare maggiore nel 1771, in mattoni e scagliola, probabilmente opera della bottega dei fratelli Francesco e Giacomo Solari, altare che ha un baldacchino di legno a forma di trono e un tabernacolo di stucco. Sono presenti sei cappelle laterali: la cappella del Santissimo Rosario, con altare in stucco con contraltare in stoffa; la cappella di Sant’Antonio abate, con altare di stucco simile al marmo e paliotto del 1750 opera di Francesco Solari; la cappella dell’Immacolata Concezione, con altare interamente in marmo, coevo forse all’erezione della chiesa, opera di Diamante Pelagatta.
XVIII (descrizione intero bene)
Le altre cappelle sono: la cappella della Beata Maria Vergine del Carmine, terminata nel 1682, con altare di stucco; la cappella di Sant’Antonio da Padova, con altare in mattoni e la facciata di marmo, senza tabernacolo; la cappella di San Giuseppe, che ha subito i maggiori rimaneggiamenti, con altare in mattoni e due statue in gesso addossate alla pareti laterali le stesse che si osservano tuttora. Il fonte battesimale si trova in una nicchia nella cappella dell’Immacolata Concezione.
XIX (restauro intero bene)
Intervento di restauro iniziato nel maggio del 1894 che comprende la risistemazione delle cappelle dell’Immacolata Concezione e di Sant’Antonio abate e il rifacimento del pavimento sostituito con piastrelle assestate. Nel 1895 vengono montate le finestre in vetro smerigliato con croce colorata al centro; il parroco don Cadario P. affida le decorazioni al giovane Lamberti di Asti e l’indoratura al signor Bosio anche di Asti: lavorando su una situazione di abbandono, si restaura, integra, sostituisce, aggiunge modellato in stucco e dipinto con cromie differenti e arricchendo tutto l'apparato con foglia d'oro. Su disegno del signor Rossi è innalzato il campanile che viene dotato di cinque campane ma i cui lavori affidatai al capomastro Fragola Felice si interrompono alla base della guglia.
1904 (modifiche intorno)
Costruzione, su iniziativa del Municipio, del muro che sostiene la piazzetta parrocchiale circondandola di una opportuna inferriata di ghisa.
1929 (modifiche intero bene)
Riparazioni alla facciata, al tetto, collocazione di bussola nuova, esecuzione di pianerottolo in cemento, opere eseguite dal Rev. Martinetto, obbligandosi il Municipio al saldo delle spese incontrate.
1938 - 1939 (modifiche intero bene)
Realizzazione di lavori di restauro e abbellimento: vengono ricostruite le lesene della navata in marmorino rosso e ocra ad opera della ditta Della Vedova di Torino; ad eccezione della volta la chiesa viene nuovamente decorata ad opera del pittore astigiano De Alessandris; si realizzano lavori di riparazione al pavimento; nell'abside vengono installate vetrate artistiche eseguite dalla ditta Janni di Torino; termina la sopraelevazione del campanile con l'ultimazione della guglia secondo il disegno del Cav. ing. Rossi, lavoro affidato alla ditta Cravanzola e C. di Asti e Stradella di Quattordio.
1957 (modifiche intero bene)
Sostituzione della pavimentazione con realizzazione di impianto di riscaldamento a pannelli radianti che interessa l'intera superficie della chiesa ad eccezione delle cappelle laterali con realizzazione di locale tecnico; si segnalano lavori alla balaustra e ai gradini delle cappelle laterali.
1965 (consolidamento campanile)
Realizzazione di intervento di consolidamento strutturale commissionato dall'Amministrazione comunale su progetto dell'ing. Roggero di Genova: il campanile viene rivestito da terra fino all'altezza di 13 m da un cerchiaggio di travi metalliche con successivo getto di calcestruzzo e rivestimento estetico in mattoni a vista.
1965 (decorazione intero bene)
Intervento di restauro ad opera del decoratore Dante Freddi, consistente nella radicale pulitura delle superfici dipinte, nella ripresa della decorazione e nell'integrazione in gesso del modellato mancante degli stucchi; stesura su pareti, cornicioni e stucchi di rasatura di gesso dipinta successivamente con tinta acrilica dai toni rosa/viola alle pareti e avorio per le decorazioni in stucco; ricostruzione con malte cementizie di parti mancanti o danneggiate nella zona inferiore della chiesa.
1965 (modifiche intero bene)
Intervento consistente in: ripasso della copertura; revisione dell'impianto elettrico; riapertura di finestre absidali e sostituzione dei vetri bianchi dei serramenti esistenti con nuove vetrate colorate.
1973 - 1974 (modifiche intero bene)
Intervento consistente in: sostituzione del pavimento del presbiterio per rottura delle serpentine riscaldanti e realizzazione di intervento di adeguamento liturgico con spostamento dell'altare maggiore al fondo del presbiterio in prossimità della parete; rimozione delle mense lignee ormai compromesse dagli altari laterali e loro finitura in finto marmo; rimozione delle piastrelle veneziane di tutte le cappelle laterali e posa di nuova pavimentazione in marmo bianco.
1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Apostolo all’ente Parrocchia di S. Pietro per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
1986 (modifiche facciata)
Collocazione di nuovo portale ligneo scolpito dallo scultore alessandrino F. Arruffi, con i simboli delle chiavi di San Pietro, il grappolo e la spiga, il calice e la croce.
1990 - 1995 (restauro facciate laterali)
Restauro delle facciate laterali, in muratura di mattoni a vista, con leggera sabbiatura, rimozione e sostituzione degli elementi deteriorati e stilatura dei giunti.
1997 - 2000 (restauro intero bene)
Rifacimento della pavimentazione della navata per sostituzione degli elementi radianti dell'impianto di riscaldamento: il disegno del marmo perlato di Sicilia, che adorna la parte centrale della navata, riprende i disegni trapezoidali del marmo del presbiterio ed è opera di posatori provenienti dal bergamasco; sostituzione della caldaia a gasolio con una a metano. Rifacimento dell'impianto di illuminazione con spostamento delle lanterne dalle cappelle laterali alla zona presbiterale e loro sostituzione con faretti ad illuminazione di statue e stucchi.
1998 - 2000 (restauro controfacciata)
Restauro dell'Organo Natale Balbiani di Milano 1881, del cornicione di controfacciata e del parapetto della cantoria.
2010 - 2011 (restauro copertura)
Lavori di restauro della copertura realizzati con il contributo CEI 8X1000 alla Chiesa Cattolica.
2012 - 2016 (restauro interno)
Intervento di restauro dell'apparato decorativo interno che ha evidenziato come l'edificio abbia subito nei secoli modifiche architettoniche e tre ingenti interventi di restauro dell'apparato decorativo: decorazione di Lamberti nel 1895; decorazione di De Alessandris nel 1938; decorazione di Freddi nel 1965. Elementi dell’apparato decorativo settecentesco si trovano nelle cappelle del Santo Rosario e della Madonna del Carmine. L'intervento ha inoltre compreso il ripristino di intonaco nella volta a copertura del coro.
2013 (modifiche intorno)
Realizzazione di rampa metallica removibile per persone diversamente abili e installazione d'impianto di allontanamento volatili.
Descrizione
La chiesa parrocchiale intitolata a San Pietro viene costruita a partire dal 1669 per volontà del vescovo Tomati e benedetta nel 1679; oggetto nei secoli di modifiche architettoniche e di tre ingenti interventi di restauro dell'apparato decorativo, si presenta all’interno a pianta a navata unica coperta da volte a botte unghiate e con incatenamenti metallici, con sei cappelle laterali rialzate di uno scalino rispetto all’aula, cappelle delle quali solo una conserva ancora l’altare. La zona presbiterale quadrangolare termina con coro poligonale con stalli, con altare maggiore a parete in scagliola e soprastante nicchia con statua di San Pietro; è rialzata di due scalini rispetto all’aula e comunica con la sacrestia e con la torre campanaria a pianta quadrata. L’accesso al sacro edificio avviene centralmente dalla facciata attraverso una bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne che è accessibile da scaletta laterale metallica a chiocciola. Sulla sinistra entrando si trova in controfacciata in nicchia il fonte battesimale in marmo. La facciata è in muratura di mattoni a vista, come il resto dei prospetti, e si presenta incompiuta a due ordini sovrapposti; l’ordine inferiore è a vela, a celare il profilo delle cappelle laterali, ed è verticalmente pentapartito da paraste angolari e lesene con capitelli reggenti trabeazione con mensoline; il portale di accesso, sopraelevato di tre scalini rispetto al sagrato, è incorniciato da edicola con lunetta semicircolare e sormontato da una delle tre nicchie che movimentano la facciata seppur prive di statue. L’ordine superiore, che conserva lacerti di intonaco, è a capanna, di risulta, coincidente con la contro-parete della navata e mostra il collegamento con la muratura della volta a botte di copertura. L’imponente campanile si presenta a paraste angolari e pareti di muratura di mattoni a vista realizzato a più riprese e oggetto di un importante intervento di consolidamento alla base. La copertura è a falde con orditura lignea e manto in coppi di laterizio.
Pianta
Pianta a navata unica con sei cappelle laterali rialzate di uno scalino rispetto all’aula, con zona presbiterale quadrangolare terminante con coro poligonale con stalli e altare a maggiore a parete in scagliola e soprastante nicchia con statua di San Pietro; la zona presbiterale è rialzata di due scalini rispetto all’aula e comunica con la sacrestia e con la torre campanaria a pianta quadrata. L’accesso al sacro edificio avviene centralmente dalla facciata attraverso bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne accessibile da scaletta laterale metallica a chiocciola. Sulla sinistra entrando si trova in contro-facciata in nicchia il fonte battesimale in marmo.
Facciata
Facciata in muratura di mattoni a vista che si presenta incompiuta a due ordini sovrapposti; l’ordine inferiore è a vela, a celare il profilo delle cappelle laterali, ed è verticalmente pentapartito da paraste angolari e lesene con capitelli reggenti trabeazione con mensoline; il portale di accesso, sopraelevato di tre scalini rispetto al sagrato, è incorniciato da edicola con lunetta semicircolare e sormontato da una delle tre nicchie che movimentano la facciata seppur prive di statue. L’ordine superiore, che conserva lacerti di intonaco, è a capanna, di risulta, coincidente con la contro-parete della navata e mostra il collegamento con la muratura della volta a botte di copertura.
Impianto strutturale
Struttura verticale composta da paraste e pareti di mattoni a vista esternamente ed intonacati internamente, terminante in sommità in corrispondenza della navata con alta trabeazione riccamente decorata sulla quale s’imposta il sistema delle volte a botte e fusi unghiati con incatenamenti metallici. Le cappelle laterali sono voltate a botte con imposta inferiore mentre la sacrestia è coperta da volta a botte con teste di padiglione. L’imponente campanile si presenta in paraste angolari e pareti di muratura di mattoni a vista realizzato a più riprese; si sviluppa in alto basamento, due differenti piani di torre, di cui una con orologi, cella campanaria sul cui cornicione s’impostano gli unici elementi intonacati: lanterna con volute angolari e oculi e plastico cupolino sommitale. La copertura si presenta a falde con orditura lignea e manto in coppi di laterizio.
Rimozione della balaustra e del pulpito ligneo e spostamento dell'altare maggiore al fondo del coro con realizzazione di scalini per collocazione di antistante sede.
presbiterio - aggiunta arredo (1973 - 1974)
Installazione di altare a forma di baule volto a popolo e di ambone, derivanti dalla trasformazione, ad opera del falegname Cussotto P. di Asti, del pulpito ligneo; collocazione di sedute in legno per la sede stabilita davanti all'altare maggiore in posizione sopraelevata rispetto all'altare volto a popolo.