chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Frinco Asti chiesa parrocchiale Natività di Maria Vergine Parrocchia di Natività di Maria Vergine Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio e navata centrale - aggiunta arredo (2000 (?)) XIII - XIV(citazione intero bene); XVI - XVI(descrizione intero bene); 1621 - 1627(descrizione intero bene); 1660 - 1660(costruzione campanile); 1663 - 1663(descrizione intero bene); 1696 - 1696(descrizione intero bene); 1742 - 1749(descrizione intero bene); 1758 - 1758(costruzione campanile); 1771 - 1771(sostituzione altare maggiore); 1805 - 1817(passaggio di vicariato intero bene); 1836 - 1836(descrizione intero bene); 1883 - 1895(modifiche intero bene); 1900 - 1900(descrizione intero bene); 1911 - 1914(realizzazione organo); 1925 - 1943(modifiche intero bene); 1950 - 1950(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1987 - 1987(restauro organo); 1994 - 1996(restauro intero bene); 2000 - 2000(notizia intero bene); 2003 - 2003(modifiche intero bene); 2013 - 2014(interdizione intero bene)
Chiesa della Natività di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Natività di Maria Vergine <Frinco>
Altre denominazioni
Chiesa di Natività di Maria Vergine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XIII - XIV (citazione intero bene)
Prima documentazione sulla chiesa datata 19 aprile 1227: una convenzione fra il Comune di Asti ed il marchese Bonifacio del Monferrato fu redatta nella chiesa di Frinco, come riferisce il Codex Astensis. Citazione nel Registrum della chiesa di Asti, compilato nel 1345, durante l’episcopato del vescovo De Rosette, della chiesa di Frinco dipendente da Cossombrato.
XVI (descrizione intero bene)
Descrizione dalla visita apostolica di mons. Peruzzi del 1585 della parrocchiale di Santa Maria di Frinco, di giuspatronato dei signori della località; conta 250 anime e si estende per oltre un miglio in territori “aspri e difficili”. La chiesa appare di modeste dimensioni e in condizioni non soddisfacenti: la copertura è in cattivo stato, gli intonaci sono danneggiati, mancano i pavimenti e l’edificio in parte minaccia rovina. Sono attestati l’altare maggiore, in pietra, e un secondo altare per il quale si ordina un’immediata ristrutturazione, oppure la distruzione. Alla fine del Secolo appartiene alla pieve di Villa San Secondo.
1621 - 1627 (descrizione intero bene)
Descrizione nella relazione del vescovo Pentorio a navata unica, completamente imbiancata; l’edificio ha una sola entrata con un piccolo atrio e un’immagine. Manca il campanile, ma due campane si trovano sulla porta d’ingresso del villaggio. Si segnala la presenza di un sepolcro interno all’edificio, così ampio da occuparlo interamente. Pochi anni più tardi, nel giugno 1627, in occasione della Visita del vescovo Broglia, la situazione appare migliorata. L’edificio risulta consacrato e il giorno della consacrazione cade nella ricorrenza della Natività di Maria. È attestato, accanto all’altare maggiore, quello dedicato al Rosario.
1660 (costruzione campanile)
Edificazione del campanile durante la guida del parroco don Francesco Domenico Varesio.
1663 (descrizione intero bene)
Situazione simile alla precedente descritta durante la visita di Mons. Roero il 6 ottobre; una campana è stata posta alla sommità della chiesa, a spese degli abitanti, mentre il campanile, dotato di due campane, ugualmente appartenenti alla comunità, si trova distante dalla chiesa. In questa occasione è anche ricordata la presenza di un cimitero esterno a Santa Maria.
1696 (descrizione intero bene)
Richiesta da parte del vescovo Milliavacca di ovviare all’umidità che danneggia il luogo sacro dal lato del Vangelo. L’edificio appare di struttura gradevole; all’altare maggiore e a quello del Rosario si è aggiunto quello del Suffragio, cui è annessa una compagnia dallo stesso titolo che si occupa della gestione della cappella.
1742 - 1749 (descrizione intero bene)
Descrizione, dalla relazione stesa dal parroco, in preparazione alla visita di mons. Felissano (1742), si ricava che gli altari maggiore, del Rosario e del Suffragio sono coevi alla chiesa. Sono intonacate e imbiancate le pareti dell’aula e, all’esterno, anche la facciata; viene, inoltre, segnalato un problema strutturale al coro che si va progressivamente aggravando. Nel 1749 la chiesa risulta sprovvista di pavimento; in detto anno viene riparata internamente e abbellita con decorazioni e dipinti e su richiesta del marchese Giulio Cesare Mazzetti nella chiesa viene aperta una porta laterale verso il castello per facilitarne l’accesso
1758 (costruzione campanile)
Costruzione dell’attuale campanile su progetto del capomastro Giuseppe Dapavo di Frinco.
1771 (sostituzione altare maggiore)
Sostituzione dell’altare maggiore in mattoni con l'attuale in marmo.
1805 - 1817 (passaggio di vicariato intero bene)
Inserimento nel 1805 della parrocchia frinchese nel vicariato di Cunico. Nel 1817 diviene unità pastorale del vicariato di Montechiaro.
1836 (descrizione intero bene)
Descrizione delle sue buone condizioni all’epoca della Visita del vescovo Lobetti.
1883 - 1895 (modifiche intero bene)
Costruzione nel 1883 una nuova e larga navata sulla destra di quella esistente e realizzata una nuova e ampia sacrestia. Nel 1895 l’edificio viene allargato ulteriormente con una nuova navata laterale dalla parte verso il castello. Le tre navate risultanti vengono prolungate di due campate verso la parte presbiterale con arretramento del coro e dell’altare maggiore.
1900 (descrizione intero bene)
Descrizione come chiesa spaziosa e imponente, ingrandita con le navate laterali. Quella di sinistra rimane quasi addossata al muro di sostegno del castello, la distanzia soltanto una stretta intercapedine con un canaletto a terra per raccogliere l’acqua che filtra da detto muro. Sul tetto di questa navata cadono assai spesso dei coppi dal tetto del castello, causando infiltrazioni d’acqua piovana sulla volta della navata stessa. Le finestre sono state accresciute da 5 a 17, è stato ricostruito il presbiterio, mantenendo, però, il pregevole altare di marmo nero risalente al 1771; è stato fondato il nuovo altare dedicato a San Pietro, abbellito da una tela raffigurante il Santo, anch’essa opera del Pittatore.
1911 - 1914 (realizzazione organo)
Incarico della realizzazione dell’organo alla ditta Lingua di Torino nel 1911; i lavori proseguono per tre anni perché la ditta realizza l’organo in loco.
1925 - 1943 (modifiche intero bene)
Rinnovo del tetto nel 1925. Ricostruzione della facciata nel 1928 con sostituzione delle tre porte di accesso. Risanamento della parete esterna verso il castello per via dell’umidità nel 1942. L’organo viene dotato di una elettro ventola nel 1943.
1950 (modifiche intero bene)
Interno, gradevolmente affrescato, rinfrescato da Dante Freddi a metà del Secolo. In seguito, si sono fatti lavori di consolidamento statico con micropali nella navata destra. Il campanile è distaccato dalla chiesa ed è proprietà del comune.
1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale Natività di Maria Vergine a quello dell’ente Parrocchia Natività di Maria Vergine per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
1987 (restauro organo)
Restauro dell’organo per volere del parroco don Guido Martini dall’organaro Dorigato di Chambave (AO).
1994 - 1996 (restauro intero bene)
Intervento di restauro e consolidamento statico con formazione di vespaio aerato e lavori di sottomurazione, imbrigliamento e ricuciture di muri a seguito dei danni riportati a causa dell’alluvione di novembre 1994, intervento realizzato con il contributo della Regione Piemonte.
2000 (notizia intero bene)
Caduta di piccole porzioni di intonaco a seguito dell’evento sismico dell’agosto del Duemila.
2003 (modifiche intero bene)
Rifacimento della pavimentazione interna delle cappelle laterali e formazione di scalinata di accesso in pietra naturale.
2013 - 2014 (interdizione intero bene)
Interdizione dell’uso della chiesa per crollo sugli edifici sottostanti e sulla via di corpo di ingresso, viabilità privata di accesso e relativo muro di contenimento del vicino Castello.
Descrizione
La parrocchia della Natività di Maria Vergine sorge in prossimità del castello di Frinco. La struttura odierna risulta da diverse trasformazioni, a partire da una ricostruzione integrale in un momento non precisabile, forse precedente al 1749, realizzando un tipo ad aula, poi ampliato a tre navate e allungato verso nord-est, infine completato con la facciata attuale nel 1928. L’impianto a tre navate, orientato lungo l’asse nord-est / sud-ovest, è dotato di cappelle laterali e presbiterio sporgente a nord-est. Le volte si configurano a vela sulle navate laterali, a botte lunettata sulla navata centrale e sulla prima parte del presbiterio, poi coperto da volta a ombrello, con i consueti archi strutturali. Il presbiterio, rialzato di due gradini, rimane separato dall’aula liturgica da arco trionfale con iscrizione e da una balaustra marmorea; al suo centro si colloca l’altare mobile, in posizione arretrata l’altare maggiore elevato di tre gradini, con paliotto in scagliola, tabernacolo, tronetto, crocifisso e candelabri. Nello spazio retrostante sono disposti il coro con stalli lignei e due quadri con temi iconografici dedicati alla Madonna. Dal lato Vangelo, all’altezza dell’arco trionfale, è posizionato il pulpito. Dal lato Epistola si accede alla sacrestia, che è in comunicazione con la navata laterale destra. Le navate laterali terminano con due altari. L’illuminazione naturale viene garantita da un oculo nel coro, sei finestre rettangolari distribuite in navata centrale e nel presbiterio e cinque semicircolari nelle cappelle laterali, tutte chiuse da infissi in legno e vetro. La facciata neogotica a due ordini, a salienti in mattoni a vista scandita verticalmente dalle paraste che reggono i salienti decorati con motivi ad archetti pensili e cornici nelle navate laterali, e cornice con loggiato cieco nella navata centrale; terminano con pennacchi. Il secondo ordine è caratterizzato da una nicchia con la statua della Beata Vergine in corrispondenza del portone principale e da tre rosoni ciechi decorativi, in corrispondenza della suddivisione delle navate interne, di cui quello centrale, di dimensioni maggiori, è sormontato dalla scritta Mariae Nascenti. I portali sono in aggetto e chiusi da portone ligneo a doppio battente (laterali) e portone ligneo a quattro battenti (principale). Gli ingressi laterali sono conclusi superiormente da archi a sesto acuto a più ghiere con lunetta decorata, sorretti da paraste intonacate; l’ingresso principale è analogo ai laterali, con arco a sesto acuto sorretto da paraste e colonne intonacate e con oculo cieco nella lunetta. Una scalinata conduce al sagrato antistante la parrocchiale. Il tetto si articola in più falde con manto di copertura in coppi. Il campanile, realizzato nel 1758 e di proprietà del Comune, dista 80 m dalla chiesa verso occidente; è a pianta quadrata, in muratura di mattoni a vista con paraste e paramenti con motivi geometrici a rilievo, ed è organizzato in sei registri di altezza variabile, di cui gli ultimi due con orologio e cella campanaria. La copertura è in coppi di laterizio con profilo mistilineo.
Pianta
Pianta a tre navate con cappelle laterali orientata lungo l'asse nord/est-sud/ovest, con presbiterio semicircolare e dotata di sacrestia e campanile indipendente. Il presbiterio, rialzato di due gradini, rimane separato dall’aula liturgica da arco trionfale con iscrizione e da una balaustra marmorea; al suo centro si colloca l’altare mobile, in posizione arretrata l’altare maggiore elevato di tre gradini, con paliotto in scagliola, tabernacolo, tronetto, crocifisso e candelabri. Nello spazio retrostante sono disposti il coro con stalli lignei e due quadri con temi iconografici dedicati alla Madonna. Dal lato Vangelo, all’altezza dell’arco trionfale, è posizionato il pulpito. Dal lato Epistola si accede alla sacrestia, che è in comunicazione con la navata laterale destra. Le navate laterali terminano con due altari. L’accesso avviene dal fronte principale tramite tre porte, una per ogni navata presente. In controfacciata sopra la porta maggiore è collocata una bussola lignea con soprastante tribuna lignea con organo a canne. L’illuminazione naturale viene garantita da aperture di varia forma, un oculo con vetri decorati nel muro di fondo del presbiterio, sei rettangolari, delle quali due in area presbiteriale e quattro nel claristorio, quattro semicircolari nelle cappelle laterali.
Facciata
Facciata neogotica a due ordini, a salienti in mattoni a vista scandita verticalmente dalle paraste che reggono i salienti decorati con motivi ad archetti pensili e cornici nelle navate laterali, e cornice con loggiato cieco nella navata centrale; terminano con pennacchi. Il secondo ordine è caratterizzato da una nicchia con la statua della Beata Vergine in corrispondenza del portone principale e da tre rosoni ciechi decorativi, in corrispondenza della suddivisione delle navate interne, di cui quello centrale, di dimensioni maggiori, è sormontato dalla scritta Mariae Nascenti. I portali sono in aggetto e chiusi da portone ligneo a doppio battente (laterali) e portone ligneo a quattro battenti (principale). Gli ingressi laterali sono conclusi superiormente da archi a sesto acuto a più ghiere con lunetta decorata, sorretti da paraste intonacate; l’ingresso principale è analogo ai laterali, con arco a sesto acuto sorretto da paraste e colonne intonacate e con oculo cieco nella lunetta. Una scalinata conduce al sagrato antistante la parrocchiale.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da pareti, pilastri e paraste in muratura di mattoni, terminanti con alto cornicione perimetrale su cui si imposta il sistema delle volte: a botte lunettata sull’aula e sul presbiterio con catene metalliche in corrispondenza degli archi che ne interrompono la continuità, a ombrello sull’abside e a vela sulle navate laterali. Aula e presbiterio risultano separati da arco trionfale con iscrizione. Il tetto si articola in più falde con manto di copertura in coppi. Il campanile, collocato in posizione distaccata e distante dalla chiesa, è a pianta quadrata, in muratura di mattoni a vista con paraste e paramenti con motivi geometrici a rilievo, ed è organizzato in sei registri di altezza variabile, di cui gli ultimi due con orologio e cella campanaria. La copertura è in coppi di laterizio con profilo mistilineo.
Adeguamento liturgico
presbiterio e navata centrale - aggiunta arredo (2000 (?))
Ampliamento della zona presbiterale verso l’aula liturgica con la realizzazione di predella lignea sagomata su cui sono stati collocati in posizione laterale leggio ligneo per la proclamazione della Parola e in posizione rialzata e centrale un altare ligneo a baule volto a popolo con raffigurazione del calice eucaristico.