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Castellero
Asti
chiesa
parrocchiale
San Pietro in Vincoli
Parrocchia di S. Pietro in Vincoli
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1967); presbiterio - aggiunta arredo (1967)
XVI - XVI(costruzione intero bene); XVII - XVII(descrizione intero bene); XVIII - XVIII(descrizione intero bene); 1824 - 1824(costruzione campanile); 1883 - 1883(descrizione intero bene); 1883 - 1883(descrizione intero bene); 1907 - 1907(ampliamento intero bene); 1909 - 1909(decorazione intero bene); 1929 - 1929(manutenzione intero bene); 1932 - 1979(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1999 - 2000(restauro intero bene); 2018 - 2019(organo coro)
Chiesa di San Pietro in Vincoli
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro in Vincoli <Castellero>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (costruzione intero bene)

Costruzione ex novo nel 1585, come attesta la visita apostolica di monsignor Angelo Peruzzi del 14 gennaio, in cui si afferma che l’edificio non è ancora stato completato. La nuova costruzione si deve al fatto che l’antica parrocchiale di San Pietro de Bosco minaccia rovina ed è divenuta molto scomoda per gli abitanti del luogo perché fuori dall’abitato. L’edificio risulta ben coperto e imbiancato, deve soltanto essere pavimentato. Gli altari sono ancora spogli e, dal momento che non è ancora provvista di porte sicure, non è consentito conservare in essa il Santissimo Sacramento; occorre anche costruire il fonte battesimale. Gli altari, il maggiore e i due laterali, devono essere ribassati e provvisti di immagine decorosa.

XVII  (descrizione intero bene)

Descrizione nel 1619, sotto il titolo di San Bernardo, a un’unica navata, provvisto di pavimento e coperto di laterizi. Ha due porte. Il battistero è in pietra e l’altare maggiore è provvisto del necessario. La visita pastorale del 1654 attesta l’aggiunta la cappella laterale intitolata alla Vergine del Rosario; dalla stessa visita si apprende che la chiesa è oratorio sotto il titolo di San Bernardo e necessita di alcune riparazioni in corrispondenza dell’altare maggiore dal lato del Vangelo. Nel 1662 l’oratorio risulta in cattivo stato e bisognoso di urgenti riparazioni. Nella visita del 1668 l’oratorio viene descritto in buono stato; l’altare maggiore è bello e provvisto del necessario per la celebrazione; solo il battistero deve ancora essere adeguatamente ripristinato. Nella visita Milliavacca del 1698 l’oratorio assume il titolo di chiesa parrocchiale di San Bernardo; il battistero è provvisto del necessario e compare per la prima volta la sacrestia.

XVIII  (descrizione intero bene)

Descrizione nella visita Felissano del 1743 in buono stato per quanto riguarda la struttura. Oltre all’altare maggiore e all’altare del Rosario, è presente l’altare dell’Annunciazione o di San Giuseppe, non ancora ornato decorosamente.

1824  (costruzione campanile)

Costruzione del campanile.

1883  (descrizione intero bene)

Descrizione sotto il titolo di San Pietro in Vinculis detto del Bosco. Si presenta in muratura, a forma di croce. Le pareti, ad eccezione di quella dal lato del castello, poggiante su un terrapieno, che è un po’ umida, sono sane e dipinte a semplice tinta in quadratura. Il pavimento è sano e in buono stato. Il tetto internamente è di travi e listelli rivestiti di calce e mattoni, esternamente è di tegole in buono stato. Ci sono 6 finestre con le vetrate in buono stato. A destra, entrando in chiesa, vi è una tribuna munita di cancello di ferro, d’uso della famiglia che abita il castello. Il coro è rettangolare di metri 2,75x7. L’altare maggiore è di mattoni e calce marmorizzato, così come il suo tabernacolo di forma quadrata, di grandezza ordinaria con porticina in legno dorato; quando la chiesa è addobbata a festa è sormontato da un baldacchino di legno quadrato, per i giorni ordinari vi è un baldacchino più piccolo.

1883  (descrizione intero bene)

Accanto all’altare maggiore, nella parete a destra, vi è un armadio scavato nel muro per custodire gli olii santi. Gli altari laterali sono due: l’altare dedicato alla Vergine del Rosario, in mattoni e calce, con tabernacolo dello stesso materiale marmorizzato all’esterno; l’altare dedicato a San Giuseppe agonizzante, in tutto simile al precedente. Vi è il pulpito. Il battistero si trova in fondo alla chiesa, scavato nel muro, di mattoni e calce, di forma ovale. Vi è il sacrario terminante in un pozzo morto, chiuso a chiave. C’è una sola pila per l’acqua santa. L’edificio ha due porte: quella grande in fondo alla chiesa e una porticina laterale che va in sacrestia e da essa nel coro. Ci sono tre campane. C’è la sacrestia con pavimento e tetto in buono stato, provvista di una sola finestra munita di vetrate.

1907  (ampliamento intero bene)

Ampliamento dell’edificio, a motivo dell’accresciuta popolazione, di due arcate, di due metri e mezzo, con costruzione della sacrestia e rifacimento della facciata.

1909  (decorazione intero bene)

Decorazione interna ad opera del pittore Stenna che raffigura, nella volta della navata, la Gloria dei Santi Pietro e Bernardo, in quella del presbiterio l’Adorazione del Santissimo Sacramento e, sull’icona dell’altare maggiore, San Pietro liberato dal carcere.

1929  (manutenzione intero bene)

Manutenzione straordinaria a spese dei parrocchiani volta ad assicurare i vari archi e la volta dalle numerose crepe, dopo aver alleggerito e rinforzato detti archi mediante travi di ferro e sostenuta la compattezza dell’edificio con tre nuove chiavi di ferro.

1932 - 1979 (modifiche intero bene)

Sostituzione nel 1932 del castello in legno delle campane. Nel 1944 sono aggiunte 5 campane e l’orologio. Nel 1946 è installato un impianto di generazione di aria calda. Nel 1972 è costruito un muraglione di sostegno. Nel 1979 si ha il rifacimento completo del tetto con la sostituzione dei canali di gronda e con il rifacimento dei fondali e grembiuli di cui due in lastra di piombo. All’interno sono effettuati rattoppi nei punti maggiormente danneggiati dall’umidità.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli a quello dell’ente Parrocchia di S. Pietro in Vincoli per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.

1999 - 2000 (restauro intero bene)

Realizzazione di intercapedine di risanamento; rifacimento dell’impianto elettrico; intervento di ristrutturazione del campanile.

2018 - 2019 (organo coro)

Restauro dell’organo a canne Giovanni Battista Lingiardi 1822 ad opera dei Fratelli Marin; l’organo risulta collocato sul pavimento del coro dietro l’altare maggiore; l’intervento di restauro è stato realizzato con il contributo CEI 8xmille alla Chiesa Cattolica.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli, un tempo dedicata anche a San Bernardo e risalente al XVI secolo, viene ampliata agli inizi del Novecento a motivo dell’accresciuta popolazione. All’interno si presenta a navata unica rettangolare, con cappelle laterali, sacrestia e campanile, terminante con coro quadrangolare con organo a canne. Il presbiterio quadrangolare è rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica e ospita altare maggiore in stucco di Francesco Solari, con mensa moderna, completo di tabernacolo, gradini con candelieri, tronetto e sfondo per l’esposizione eucaristica, croce d’altare e crocifisso, sormontato da baldacchino. Davanti al presbiterio, in posizione elevata dal lato del Vangelo, è collocato il pulpito ligneo. L’accesso principale avviene centralmente dalla facciata superando una breve scalinata e una bussola lignea con soprastante tribuna accessibile da scala laterale; entrando sulla sinistra si trova il fonte battesimale in una nicchia dotata di cancellata metallica. La facciata è in muratura di mattoni a vista a capanna, con pinnacoli laterali e croce centrale sommitale, delimitata da paraste angolari evidenziate da colonnine binate di colore grigio; le paraste terminano in sommità con i pinnacoli e si collegano visivamente con il frontone a capanna decorato da mensoline. La facciata è caratterizzata da una doppia edicola: quella maggiore presenta arco a sesto acuto bicromo e lunetta con al centro una finestra quadrilobata all’interno di un’importante cornice circolare. La vetrata liberty raffigura la Madonna del Rosario ed è opera della ditta Balmet di Grenoble. Tra il frontone a capanna e l’arco bicromo emerge la scritta “SOLI DEO HONOR ET GLORIA”. La seconda edicola incornicia il portale di accesso e presenta arco a sesto acuto su piedritti evidenziati da esili colonne binate. La lunetta del portale raffigura San Pietro e San Bernardo, opera del pittore Stenna. La copertura del sacro edificio è a falde. Il campanile, a pianta quadrata e in muratura di mattoni a vista, si sviluppa in cinque piani di torre, di cui una con orologio, cella campanaria con cornicione sommitale su cui s’imposta il cupolino piramidale con croce metallica conclusiva.
Pianta
Pianta a navata unica rettangolare, con cappelle laterali, dotata di sacrestia, campanile, casa canonica e oratorio, terminante con coro quadrangolare con organo a canne. Il presbiterio quadrangolare è rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica e ospita altare maggiore in stucco di Francesco Solari, con mensa moderna, completo di tabernacolo, gradini con candelieri, tronetto e sfondo per l’esposizione eucaristica, croce d’altare e crocifisso, sormontato da baldacchino. Davanti al presbiterio, in posizione elevata dal lato del Vangelo, è collocato un pulpito ligneo. L’accesso principale avviene centralmente dalla facciata superando una breve scalinata e una bussola lignea con soprastante tribuna accessibile da scala laterale; entrando sulla sinistra si trova il fonte battesimale in una nicchia dotata di cancellata metallica. La sacrestia è dotata di ingresso indipendente a occidente e si collega al presbiterio dal lato del Vangelo. Più a sud, sullo stesso lato, è ubicato il campanile ottocentesco di base quadrata. Nell’aula, lungo il perimetrale est, un passaggio permette di accedere a uno stretto vano utilizzato come deposito. L’illuminazione naturale è garantita da un’ampia finestra quadrilobata in facciata e da nove finestre rettangolari nel cleristorio.
Facciata
Facciata in muratura di mattoni a vista a capanna, con pinnacoli laterali e croce centrale sommitale, delimitata da paraste angolari evidenziate da colonnine binate di colore grigio; le paraste terminano in sommità con i pinnacoli e si collegano visivamente con il frontone a capanna decorato da mensoline. Il portale di accesso è incorniciato da edicola con arco a sesto acuto che ripropone piedritti evidenziati da esili colonne binate. La lunetta del portale raffigura San Pietro e San Bernardo, opera del pittore Stenna. Una seconda edicola più grande caratterizza la facciata: presenta arco a sesto acuto bicromo e lunetta con al centro una finestra quadrilobata all’interno di un’importante cornice circolare. La vetrata liberty raffigura la Madonna del Rosario ed è opera della ditta Balmet di Grenoble. Tra il frontone a capanna e l’arco bicromo emerge la scritta “SOLI DEO HONOR ET GLORIA”.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste e pareti in muratura di mattoni a vista esternamente e intonacata internamente, terminante in sommità con cornicione perimetrale su cui s’imposta la volta a botte lunettata con archi di irrigidimento e incatenamenti metallici. Le cappelle laterali sono voltate a botte. La copertura è a falde. Il campanile, a pianta quadrata e in muratura di mattoni a vista, si sviluppa in cinque piani di torre, di cui una con orologio, cella campanaria con cornicione sommitale su cui s’imposta il cupolino piramidale con croce metallica conclusiva.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1967)
Eliminazione della balaustra; realizzazione del nuovo gradino in calcare rosso ammonitico di Verona; modifica della mensa dell’altare maggiore.
presbiterio - aggiunta arredo (1967)
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo, con formella metallica raffigurante Gesù tra i discepoli di Emmaus, e di leggio metallico in posizione laterale per la proclamazione della Parola..
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