chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Asti Asti chiesa parrocchiale San Silvestro Parrocchia di S. Silvestro Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (1970 (?) - 1980 (?)) XI(?) - XIX(preesistenze intero bene); XI(?) - XIX(preesistenze intero bene); 1864 - 1870(costruzione intero bene); 1885 - 1885(costruzione campanile); 1891 - 1898(modifiche intero bene); 1903 - 1903(costruzione cappella); 1936 - 1936(modifiche intero bene); 1938 - 1938(acquisto organo); 1951 - 1952(modifiche copertura); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 2013 - 2013(restauro organo)
Chiesa di San Silvestro
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Silvestro <Asti>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XI(?) - XIX (preesistenze intero bene)
Citazione della chiesa nell’atto con cui Dodone e suo figlio Oddone di Ferrere, il 16 novembre 1142, fecero dedizione, al comune di Asti, della quarta parte che loro spettava sul castello di Ferrere, documento redatto dal notaio Eustacchio, che indica “in Aste civitate iuxta ecclesiam Sancti Sylvestri”. Nel Registro della diocesi di Asti, del 1345, la parrocchia di San Silvestro compare subito dopo la collegiata di Sant’Aniano, e prima delle chiese di San Sisto e San Pietro de Strata, già esistenti nel 886, fatto che ne avvalora l’antichità, certamente anteriore al XII secolo.
XI(?) - XIX (preesistenze intero bene)
Un’antica tradizione ritiene che la chiesa sia stata consacrata da papa Urbano II, nel 1096, al suo passaggio in Asti, di ritorno dal Concilio di Clermont, quando consacrò anche la cattedrale. In memoria di questa tradizione il prevosto di San Silvestro, don Pietro Berta, nella demolizione dell’antica chiesa, da lui ordinata nel 1868 perché considerata esigua nelle dimensioni e con scarso pregio artistico, conservò una parte del vecchio muro, in cui era dipinta una croce consacrata e, sotto, vi fece scrivere: “Urbanus II- Pont. Max.- anno 1096”; tratto di muro che fece collocare nella seconda cappella, a destra, dedicata a San Francesco da Paola.
1864 - 1870 (costruzione intero bene)
Costruzione a partire dal 1868 della nuova chiesa, in stile corinzio, ad opera del prevosto Pietro Berta di Asti. Il disegno della chiesa è preparato dal geometra Carlo Rostagno, che deve adattarlo all’abside già costruita (1864), fronteggiando la ristrettezza del luogo e le difficoltà finanziarie. Nell’esecuzione, in mancanza del progettista Rostagno, il capomastro sovrappone al frontone triangolare un muro massiccio, quasi un secondo frontone, che deturpa la facciata neoclassica. La nuova chiesa è benedetta nel 1870. Nella volta dell’abside si vede raffigurato Sant’Agostino in atto di battezzare i catecumeni e, nella volta centrale, la Gloria del Paradiso, copie queste del pittore Maurizio Novelli di Serravalle di due famosi affreschi settecenteschi eseguiti dall’Aliberti. L’altare maggiore con le balaustre in marmo nero, di stile barocco, e le due portiere con teste d’angeli provengono dalla chiesa dell’Annunziata di Asti.
1885 (costruzione campanile)
Erezione del campanile, dotato di tre campane, su disegno del cav. Rostagno, per iniziativa di Don Secondo Gay.
1891 - 1898 (modifiche intero bene)
Realizzazione del coro e conclusione della facciata preceduta da un cancello (non più esistente) e un marciapiede.
1903 (costruzione cappella)
Costruzione della cappella del Sacro Cuore, disegnata dall’ingegnere Michele Bai.
1936 (modifiche intero bene)
Collocazione delle vetrate artistiche nelle finestre della chiesa, con le due grandi del coro raffiguranti San Silvestro papa e la Madonna Ausiliatrice.
1938 (acquisto organo)
Acquisto dell’organo della ditta Mascioni di Varese.
1951 - 1952 (modifiche copertura)
Riparazioni al tetto.
1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Silvestro a quello dell’ente Parrocchia di S. Silvestro per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
2013 (restauro organo)
Restauro dell'organo Vincenzo Mascioni 1938, intervento realizzato con il contributo CEI 8xmille alla Chiesa Cattolica.
Descrizione
La parrocchiale di San Silvestro sorge in Asti nel centro storico della città, raggiungibile tramite sagrato dalla strada pubblica. Ha subito diverse trasformazioni con alcune ricostruzioni integrali, la più recente è quella che ha definito l’impianto odierno negli anni 1864-1870, di poco successivo è il campanile. La chiesa è orientata lungo l’asse est-ovest, a nord è presente la casa canonica indipendente, a sud sono addossati il campanile, la sacrestia e un’altra unità immobiliare di pertinenza. Il tipo di chiesa è congregazionale, oltre all’aula rettangolare sono presenti quattro cappelle laterali complete di altari, separate da piccoli vestiboli passanti, e abside sporgente molto profonda. Il presbiterio è rialzato di un gradino, separato dall’aula dalla balaustra e dall’arco trionfale. Al centro su predella lignea è collocato l’altare utilizzato dal celebrante, alle cui spalle, elevato di tre scalini, si trova quello maggiore in marmo nero con intarsi, con tabernacolo e gradini con candelieri, sormontato da due statue di angeli con al centro il ciborio con colonne tortili e crocifisso. Dietro l’altare è disposto il coro semicircolare con stalli lignei. L’accesso centrale è dotato, in controfacciata, di bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne. La copertura interna è realizzata da volte a botte lunettata nell’aula e nel presbiterio, a semicatino nell’abside, che si impostano su cornicione perimetrale retto da lesene e capitelli. Le cappelle laterali sono a botte con imposta a quota inferiore. L’illuminazione naturale è garantita da finestre disposte lungo il perimetro, dall’interno della chiesa si presentano come centinate, di due altezze diverse, complete di telai e di vetri. Di particolare pregio sono le vetrate artistiche dell’abside. La facciata neoclassica è intonacata ad unico ordine, tripartita verticalmente da colonne poggianti su alto basamento e con capitelli corinzi che reggono la trabeazione con frontone triangolare, retto da mensole lungo tutto il perimetro e con oculo circolare al suo centro. Della facciata retrostante si individua il muro arretrato che segue il profilo del frontone e la trabeazione sporgente. Le partizioni laterali sono caratterizzate da due nicchie con le statue di San Giuseppe e San Silvestro con soprastanti lapidi a loro dedicate, mentre quella centrale è caratterizzata da portale inquadrato da una cornice sormontata da un fregio e da un frontone triangolare aggettante recante nel timpano il monogramma JHS. La porta è lignea a doppio battente. Il tetto è a due falde con manto di copertura in coppi di laterizio. Il campanile, in muratura di mattoni a vista, emerge per tre piani, di cui l’ultimo con cella campanaria con cornicione a profilo triangolare, su cui si imposta il cupolino con croce sommitale.
Pianta
Pianta orientata lungo asse est-ovest, ad aula rettangolare con cappelle laterali alternate a vestiboli e con profonda abside semicircolare. Il presbiterio è rialzato di un gradino, separato dall’aula dalla balaustra e dall’arco trionfale. Al centro su predella lignea è collocato l’altare utilizzato dal celebrante, alle cui spalle, elevato di tre scalini, si trova quello maggiore in marmo nero con intarsi, con tabernacolo e gradini con candelieri, sormontato da due statue di angeli con al centro il ciborio con colonne tortili e crocifisso. Dietro l’altare è disposto il coro semicircolare con stalli lignei. Dal lato dell’Epistola tramite due passaggi si accede alla sacrestia, composta da più locali, e al campanile. Dal lato del Vangelo, all’altezza del coro, è visibile un passaggio murato che collegava la chiesa alla canonica, ora accessibile da un secondo varco nel vestibolo che precede il presbiterio. L’accesso centrale è dotato, in controfacciata, di bussola lignea con soprastante tribuna con organo a canne. L’illuminazione naturale è garantita da finestre centinate e di diversa altezza, disposte lungo il perimetro complete di telai e vetri; l’apertura in facciata esternamente risulta di forma circolare. Sono inoltre presenti due vetrate artistiche nell’abside.
Facciata
Facciata neoclassica intonacata ad unico ordine, tripartita verticalmente da colonne poggianti su alto basamento e con capitelli corinzi che reggono la trabeazione con frontone triangolare, retto da mensole lungo tutto il perimetro e con oculo circolare al suo centro. Della facciata retrostante si individua il muro arretrato che segue il profilo del frontone e la trabeazione sporgente. Le partizioni laterali sono caratterizzate da due nicchie con le statue di San Giuseppe e San Silvestro con soprastanti lapidi a loro dedicate, mentre quella centrale è caratterizzata da portale inquadrato da una cornice sormontata da un fregio e da un frontone triangolare aggettante recante nel timpano il monogramma JHS. La porta è lignea a doppio battente.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da pareti in muratura di mattoni terminante con cornicione perimetrale, sorretto da lesene e capitelli, su cui si imposta il sistema di volte a botte lunettata su aula e presbiterio e a semicatino sull’abside. Le cappelle laterali sono coperte con volta a botte, con imposta di quota più bassa. Il tetto è a due falde con manto di copertura in coppi di laterizio. Il campanile, in muratura di mattoni a vista, emerge per tre piani, di cui l’ultimo con cella campanaria con cornicione a profilo triangolare, su cui si imposta il cupolino con croce sommitale.
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo e di leggio in legno dorato la cui struttura è composta da figure di angeli. La sede è collocata di fianco all’altare maggiore composta da tre sedute e con leggio ligneo dorato. Tutti gli arredi sono rialzati di uno scalino rispetto al piano del presbiterio mediante predella lignea continua.