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Asti
Asti
chiesa
parrocchiale
S. Domenico Savio
Parrocchia di S. Domenico Savio
Pianta; Struttura; Facciata; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (2003 (?))
1955 - 1956(erezione carattere generale); 1957 - 1958(costruzione intero bene); 1967 - 1967(completamento intero bene); 1978 - 1978(completamento intero bene); 2003 - 2003(completamento presbiterio)
Chiesa di San Domenico Savio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Domenico Savio <Asti>
Altre denominazioni S. Domenico Savio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze astigiane (costruzione)
Notizie Storiche

1955 - 1956 (erezione carattere generale)

Erezione canonica dell'Ente Chiesa Parrocchiale di S. Domenico Savio in Recinto S. Lazzaro ad Asti il 29/04/1955 ad opera di Giacomo Cannonero Vescovo e riconoscimento civile con Decreto Presidenziale del 01/05/1956.

1957 - 1958 (costruzione intero bene)

Costruzione al rustico, su progetto del dott. architetto Carlo Siffredi di Torino, del complesso parrocchiale di S. Domenico Savio composto da chiesa, canonica e locali ad uso di ministero pastorale con il contributo concesso dal competente ministero del LLPP in base alla legge n. 2522/1952. La chiesa risultava terminata nelle sue parti essenziali senza decorazione né pavimento ed alcune suppellettili ed arredi furono donate dalla Confraternita di San Michele di Piazza San Martino a seguito di estinzione della stessa. Il complesso fu realizzato ad opera dell'Impresa Torchio Pio di Tigliole d'Asti.

1967  (completamento intero bene)

Realizzazione dell'intonacatura interna della chiesa e delle finiture esterne mediante rivestimento diffuso di cottonovo, realizzazione di porzioni di intonaco e rivestimenti di pietra naturale nella zoccolatura perimetrale, nella scalinata e nella pavimentazione di accesso e negli stipiti delle aperture.

1978  (completamento intero bene)

Realizzazione di opere di finitura interne e di manutenzione in occasione del ventennio della chiesa parrocchiale tra le quali: posa di pavimentazione interna in cotto fiorentino levigato e lucidato e di rivestimenti interni in granito, coloritura della chiesa ad opera di Dante Freddi.

2003  (completamento presbiterio)

Completamento del presbiterio con la realizzazione della sede lignea collocata nella zona absidale e realizzazione di finestra a forma di croce nella muratura dell'abside ancora sprovvista di decorazione.
Descrizione

La chiesa parrocchiale intitolata a San Domenico Savio è situata nella periferia nord est della città ed è stata realizzata nella seconda metà degli anni Cinquanta del Novecento a seguito di opportuno smembramento dell'esistente parrocchia di San Pietro, ormai esuberante per numero di anime in un momento di espansione della città nelle zone adiacenti a quelle dichiaratamente industriali. La chiesa, insieme al restante contiguo complesso composto da canonica e locali di ministero pastorale, è stata realizzata al rustico con contributo statale a fondo perduto in virtù della Legge n. 1255 del 1952; la pianta della chiesa si presenta a tre navate con presbiterio poligonale con abside appena accennato che colpisce per i tagli nella muratura, verticali e a croce, che ne illuminano naturalmente il volume. L'interno sobrio ed essenziale si mostra nella sua struttura portante con pilastri bicromi, semplici travi linearmente ribassate o a centina. L'esterno riprende le volumetrie interne ed il suo sviluppo in pianta attraverso la facciata a salienti, le sporgenze e le rientranze del perimetro; il corpo della chiesa presenta, a parte la zoccolatura perimetrale in pietra, un rivestimento diffuso di cottonovo mentre le parti intonacate e tinteggiate sono limitate alle murature longitudinali di tamponamento della navata centrale, alla sacrestia e alla volumetria emergente dell'abside. La chiesa risulta rialzata rispetto al piano stradale; tale dislivello viene superato in facciata dalla scalinata di accesso rivestita in pietra e da un accesso laterale dotato di rampa per disabili.
Pianta
Pianta della chiesa a tre navate scandita in cinque campate da una coppia di pilastrate longitudinali; la navata centrale, più larga ed elevata, termina con presbiterio poligonale con abside curvo appena accennato dove trova posto la sola sede; le due navate laterali sono simmetriche con sfondati; la navata di sinistra, con accesso diretto dall'esterno mediante rampa per disabili, ospita la cappella dedicata S. Domenico Savio e termina con la cappella del Santissimo Sacramento, mentre la navata di destra ospita la cappella dedicata a Maria Vergine, alcuni confessionali, termina con la sacrestia, che comunica con il copro di fabbrica della canonica e con il cortile interno, e comunica con il Battistero che è ricavato in un volume aggiuntivo laterale alla navata in prossimità della facciata; il Battistero è direttamente accessibile dall'esterno. Nel sottochiesa vi è un ampio salone accessibile da scale poste nei locali che fiancheggiano la navata destra. A fianco della chiesa si sviluppa il complesso della canonica e dei locali di ministero pastorale. Il complesso è provvisto di una cella campanaria la cui base, adiacente alla sacrestia, doveva costituire la prima fase di realizzazione di una vera e proprio campanile, la cui costruzione non rientrò nell'oggetto del finanziamento statale.
Struttura
La struttura verticale portante della chiesa è mista: la navata centrale presenta una struttura a telaio su due piani a più campate in conglomerato cementizio armato; i pilastri proseguono oltre la quota d'imposta del primo architrave, che delimita l'altezza delle navate laterali, fino a sorreggere il solaio di copertura. Le pareti perimetrali a seconda dello sviluppo in altezza sono di tamponamento in muratura a cassavuota o portanti in muratura di mattoni pieni. Gli orizzontamenti sono costituiti da solai in laterocemento con elementi a cassettoni di laterizio tipo STIMIP e travetti in c.a. ed hanno travi ribassate a vista con intradosso centinato in corrispondenza della navata centrale. Un imponente arco trionfale a centinatura molto ribassata sottolinea il passaggio dall'aula principale al presbiterio il cui soffitto è sostenuto da quattro costoloni lievemente arcuati. Le fondazioni in corrispondenza delle murature portanti sono su banchine continue in calcestruzzo mentre in corrispondenza dei pilastri sono a pozzi collegati tra loro da travi longitudinali.
Facciata
La facciata, con rivestimento di cottonovo, è a salienti con rosoni ad illuminazione di ciascuna navata; è movimentata dalla presenza di un pronao che riprende la struttura a telaio della navata centrale e che è rivestito in pietra naturale; il campo della facciata sotto il pronao contiene, oltre al rosone centrale, l'ampio portale di ingresso contornato di pietra e presenta un movimento nella superficie dovuto ad un gioco di aggetti e rientranze del rivestimento stesso che si sviluppa su fasce orizzontali. Il campo sommitale della facciata è rastremato ed è caratterizzato da una trifora centrale in sfondato e dalla presenza di due lesene che reggono un frontone spezzato.
Coperture
La copertura è a falde con manto di tegole piane alla marsigliese, con orditura portante costituita da capriate e puntoni poggianti su travi di colmo. La copertura del pronao è composta da soletta inclinata in calcestruzzo di cemento impermeabilizzata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2003 (?))
Installazione di altare a tavolo volto a popolo, di ambone e di sede lignea, collocata nella zona absidale in posizione rialzata, il tutto con struttura in pietra e pannellature di completamento e decorative in legno.
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