| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Roggiano Gravina> |
| Altre denominazioni | Chiesa di S. Antonio di Padova |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | XVII (restauro intero bene) La presenza della chiesa, inizialmente cappella, è documentata a partire dal 1676, quando, in seguito alla donazione dell’edificio da parte di un presbitero, fu aperta al culto con un decreto del Vescovo dell’epoca. La chiesa attualmente nel centro storico dell’abitato, era in origine fuori delle mura che circondavano l’edificato, infatti in molti documenti conservati nell’Archivio Diocesano viene indicata come “ cappella di S. Antonio extra moenia”, tuttavia da quella data la cappella è stata utilizzata con continuità. Dopo la ricostruzione dei primi anni dell’ottocento, gli interventi eseguiti sull’edificio non hanno alterato in maniera irreversibile l’originario impianto dell’edificio, che oggi si presenta sostanzialmente inalterato nel suo aspetto di edificio ridisegnato in stile neoclassico. A seguito di contributo 8x1000 della CEI, si è provveduto al restauro conservativo del luogo sacro, con inizio dei lavori nell'ottobre 2014 e conclusione degli stessi nel settembre 2017. |
| Descrizione |
La chiesa presenta i caratteri tipici di un’architettura neoclassica con inserimenti di stucchi e modanature.E’ costituita da tre navate. La navata centrale presenta una copertura piana con angoli addolciti da leggeri profili ad arco, essa termina nella zona absidale a pianta rettangolare e copertura piana, separata dall’aula con un arco. Le due navate laterali, di altezza inferiore, separate dalla centrale da arcate a tutto sesto, presentano volte a crociera e terminano con altari a parete in muratura, altri altari in muratura e nicchie sono collocati lungo le pareti laterali. L’interno si presenta decorato da stucchi con cornici, lesene, capitelli; una cornice terminale sottostante alle alte finestre che illuminano l’aula, delimita in altezza la navata centrale. La zona absidale, sopraelevata di due gradini rispetto all’aula conserva l’altare maggiore a parete in marmo, nei lavori di restauro è stato inserito un altro altare in marmo al fine di poter celebrare rivolti verso l'assemblea. Dalla zona absidale si accede alla sagrestia e ad altro piccolo locale di servizio. Alla parete interna della facciata è addossata la cantoria, sostenuta da quattro colonne (di cui due parzialmente inglobate nelle pareti laterali), con pavimento in legno, delimitata da parapetto in legno, all’origine accessibile da piccola scala laterale. Sul lato sinistro dell’ingresso principale è posto un antico fonte battesimale, testimonianza del fatto che la chiesa per moltissimi anni fu chiesa parrocchiale.
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| Adeguamento liturgico |
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