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Naro
Agrigento
chiesa
sussidiaria
Spirito Santo (ex cappuccini)
Parrocchia Beata Maria Vergine del Lume
Impianto Planimetrico; Pianta; Coperture; Facciata; Impianto strutturale; Portale
altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1980)
1551 - XVI(costruzione carattere generale); 1726 - XVIII(ristrutturazione intero bene ); 1726 - XVIII(costruzione ala destra); 1980 - XX(restauro chiesa)
Chiesa dello Spirito Santo (ex cappuccini)
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dello Spirito Santo (ex cappuccini) <Naro>
Altre denominazioni Chiesa Spirito Santo
Ambito culturale (ruolo)
normanno (costruzione)
Notizie Storiche

1551 - XVI (costruzione carattere generale)

Un piccolo convento con annessa chiesa, fuori le mura della Città, in mezzo alla campagna, fu fabbricato nel 1551 dai Cappuccini, guidati da P. Luca da Naro, della potente famiglia Palmeri, originaria dalla Scandinavia, che fa risalire le sue origini a Salvatore Palmeri Miles, venuto a Naro nel 1086 al seguito di Ruggero il Normanno, con cui era imparentato, famoso per aver ucciso in duello Mulcibiade Mulé( Melk - Kelb - Mule), Barone saraceno delle terre di Ravanusa e dello Gibbesi.

1726 - XVIII (ristrutturazione intero bene )

La chiesa ed il convento furono successivamente ristrutturati ed ingranditi nel 1726.

1726 - XVIII (costruzione ala destra)

La sagrestia fu eretta nel 1726 per opera di P. Girolamo Alletti, allora Guardiano del convento.

1980 - XX (restauro chiesa)

La chiesa è stata restaurata e riaperta al culto; negli anni ottanta del novecento.
Descrizione

La chiesa ed un piccolo convento furono edificati, fuori le mura della Città, nel luogo denominato le "Grotte di San Cataldo" nel 1551 dai PP. Cappuccini, guidati da P. Luca da Naro. Ristrutturati ed ingranditi varie volte nel corso dei secoli, oggi dell'antico convento resta un ampio cortile interno, mentre la chiesa, chiusa al culto nel 1866 e riaperta nel 1987, presenta un'unica navata con locali adiacenti adibiti a sacrestia. Internamente intonacata con gessino è stata privata di qualsiasi pittura esistente. Delle numerose opere d'arte ivi contenute, alcune sono andate disperse, altre sono state portate in diverse chiese. Recentemente sono tornate al loro posto: una parte (il Tabernacolo) dello splendido altare maggiore settecentesco in legno, che trae spunto dalle custodie cappuccino-francescane ed una Madonna che dorme, di cera, dentro un' urna di vetro. Di recente sono stati scoperti degli ambienti sotterranei di sepoltura dei cappuccini.
Impianto Planimetrico
La chiesa ha un impianto longitudinale ad unica navata, con locali annessi adibiti a sacrestia.
Pianta
La chiesa ha pianta rettangolare con annessi locali di servizio a nord est.
Coperture
La copertura è a volta a botte ed esternamente si presenta a falde rivestita da un manto di coppi siciliani.
Facciata
La facciata, in pietra tufacea, si presenta semplice, regolare, caratterizzata dalla completa assenza di decorazioni.
Impianto strutturale
La struttura è realizzata in conci portanti di pietra tufacea.
Portale
Il portale in pietra tufacea, austero e semplice, costituisce l'unico elemento architettonico degno di nota.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Altare realizzato interamente in legno costituito da un elemento orizzontale poggiante su quattro piccole colonne.
ambone - aggiunta arredo (1980)
Ambone realizzato in legno di forma rettangolare.
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