chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Comitini Agrigento chiesa parrocchiale S. Giacomo Apostolo Parrocchia San Giacomo Apostolo Prospetto principale; Elementi decorativi; Coperture; Pianta altare - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (1990); sede presidenziale - aggiunta arredo (1990) XVII - XVII(inizio lavori intero bene); 1672 - XVII(proprietà intero bene); 1725 - XVIII(completamento prospetto); 1899 - 1934(rifacimento pavimentazione); 1980 - XX(rifacimento copertura)
Chiesa di San Giacomo Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giacomo Apostolo <Comitini>
Altre denominazioni
Chiesa San Giacomo Apostolo S. Giacomo Apostolo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
XVII (inizio lavori intero bene)
Il centro di Comitini è stato fondato ex novo alla fine del Cinquecento per opera di Gastone Bellacera il quale inizia i lavori di costruzione della Chiesa.
1672 - XVII (proprietà intero bene)
Dopo il 1672 la famiglia Gravina, divenuta proprietaria del possedimento, consacrò la Chiesa a S. Giacomo Maggiore Apostolo che divenne il Patrono di Comitini.
1725 - XVIII (completamento prospetto)
Nel 1725 la principessa Maria Antonia Gravina fece realizzare l’attuale prospetto.
1899 - 1934 (rifacimento pavimentazione)
Dal 1899 al 1934 venne effettuato il rifacimento totale della pavimentazione, prima in mattoni di terracotta smaltata, sostituiti da mattoni in marmo, dando così maggiore decoro alla Chiesa.
1980 - XX (rifacimento copertura)
Nel 1980 fu rifatta la copertura, prima costituita da tegole in terracotta, realizzandola in lastre di rame che a causa della cattiva esecuzione dei lavori ha determinato grosse infiltrazioni d’acqua, danneggiando gravemente i muri perimetrali e l’abside.
Descrizione
La Chiesa Madre sorge nel punto alto del paese all'estremità del centro abitato. Venne costruita alla fine del Cinquecento ad opera del barone Gastone Bellacera, accostata al palazzo baronale. Egli è concepita come cappella palatina dello stesso palazzo per l'uso privato del barone, il quale vi poteva accedere dalla sua residenza attraverso una servitù costituita da un matroneo o littrinu, ossia una sorta di palco sopraelevato che, ancora oggi, mette in comunicazione il palazzo con la chiesa. Dopo il 1672 la famìglia Gravina, succeduta ai Bellacera nel possesso del feudo di Comitini, consacrò la chiesa a S. Giacomo Maggiore Apostolo che, patrono di Caltagirone. Al suo interno la chiesa si presenta ad unica navata decorata con stucchi.
Prospetto principale
La Chiesa presenta un prospetto classicheggiante diviso in due ordini sovrapposti. Nell'ordine inferiore è presente il portale d'ingresso inquadrato da colonne con capitelli dorici che reggono un cornicione aggettante ornato da rosoni che si alternano a triglifi. Nell'ordine superiore è presente una finestra rettangolare in asse con il portone inquadrato da colonne ioniche che reggono il timpano il quale fu realizzato nel 1725 per volontà della principessa Maria Antonia Gravina.
Elementi decorativi
Al suo interno la chiesa presenta ricche decorazioni a stucco nell'abside e ai lati, nei quali si distinguono due altari con strutture a timpano, sormontate da sculture angeliche. Si può notare un ricco Tabernacolo ed un Ostensorio d'argento riccamente lavorato e donato dal Sig. Alfonso Bongiorno. Oltre all'altare della Madonna di Fatima nel lato destro, immediatamente prima dell'abside, sono presenti diverse statue, tra le quali si segnala quella di S. Giacomo, patrono di Comitini.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a due falde inclinate.
Pianta
Al suo interno la chiesa si presenta a unica navata.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990)
Altare in marmo bianco
ambone - aggiunta arredo (1990)
Ambone in ferro di colore oro con base in marmo di forma ottagonale
sede presidenziale - aggiunta arredo (1990)
Sede presidenziale in legno sopraelevata mediante una piattaforma in legno