chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Villa Faraldi Albenga - Imperia chiesa parrocchiale San Lorenzo Parrocchia di Santi Lorenzo e Antonio Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile nessuno 1295 - 1295(costruzione intero bene); XIV sec - XIV sec(costruzione campanile); 1560 - 1560(restauro intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); XVII sec - XVII sec(rinnovamento intero bene); 1631 - 1631(citazione intero bene); 1815 - 1815(realizzazione affresco); 1844 - 1865(restauro facciata); 2000 - 2002(restauro tetto e campanile)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Lorenzo <Villa Faraldi>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1295 (costruzione intero bene)
La più antica attestazione della chiesa si aveva in un’epigrafe, ora scomparsa, del 1295; della costruzione dell’epoca rimane solamente un frammento dell’antico portale, nella navata Sud della chiesa. La navata Sud corrisponde probabilmente al primitivo impianto della chiesa, che doveva avere il campanile collocato subito dietro l’abside, se l’orientamento della chiesa ricalcava quello attuale, o in facciata se il presbiterio era orientato ad Ovest, come nella chiesa di San Fedele ad Albenga o quella di S. Stefano di Villanova, entrambe del XII secolo
XIV sec (costruzione campanile)
Il campanile originario venne probabilmente costruito nel XIV secolo. L’antico campanile, inglobato dall’ingrandimento successivo della chiesa, corrisponde all’attuale cappella del Rosario ed esternamente rimane contrassegnato da una cupoletta ottagonale, costruita nel rifacimento seicentesco a copertura di quanto rimaneva della costruzione originaria, presumibilmente più alta
1560 (restauro intero bene)
Nel Sacro e Vago Giardinello succinto riepilogo delle raggioni delle Chiese e Diocesi di Albenga iniziato dal Vescovo Pier Francesco Costa nel 1624 e completato dal Canonico Paneri, si riporta che al 7 novembre 1560 risale il restauro della chiesa come riporta la scritta sopra la porta in lettere rosse vista da Paneri
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga: “Poiché la chiesa è poco capace si potrà ampliare dalla parte occidentale dell’altare maggiore; e poiché molti fedeli offrono somme di denaro a tal fine ed hanno espresso desiderio di costituire sempre a tale effetto anche dei redditi, veda il Rev.mo Vescovo in quale maniera egli stesso potrà contribuire. Si dipinga nel frontespizio l’immagine di S. Lorenzo. Si ripari la sacristia dall'umidità. Sia chiuso il cimitero, affinché come purtroppo accade, non vi possa accedere alcuno a defecare”
XVII sec (rinnovamento intero bene)
Risalgono alla fine del XVII secolo il rinnovamento barocco e la ricostruzione del campanile; intorno al 1680, col rialzamento delle coperture e l’inserimento delle volte, nonché l’affresco dell’Annunciazione, datato 10 marzo 1681, la chiesa acquistò sostanzialmente lo stato attuale
1631 (citazione intero bene)
Nella visita apostolica del 1631 la chiesa è a tre navate divise da colonne in pietra e coro voltato ed affrescato con pitture antiche
1815 (realizzazione affresco)
Realizzazione dell’affresco di Gesù e San Giovanni bambini
1844 - 1865 (restauro facciata)
Nuovi fondi permisero la completa ristrutturazione della facciata neoclassica attribuita a Angelo Ardissone iniziata nel 1844 e conclusa nel 1865
2000 - 2002 (restauro tetto e campanile)
Restauro del tetto, delle facciate e del campanile mediante: sostituzione del manto di copertura in ciappe con abbadini in ardesia; consolidamento degli intonaci del campanile, pulitura e ricostruzione dell’apparato decorativo settecentesco
Descrizione
L'edificio, posto a lato del nucleo abitato di Villa Faraldi, è caratterizzato da un impianto planimetrico irregolare, costituito all'interno da tre navate suddivise da colonne di forma circolare, con sovrastanti capitelli classicheggianti, posti a sostegno delle volte. Sul lato nord, addossati alla struttura principale, si trovano l'ampia sacrestia con adiacenti vani accessori (di costruzione successiva all'originaria) ed il campanile del XVIII secolo. Il prospetto principale, in stile neoclassico, ripartito in due piani, è caratterizzato da finiture a stucco dinanzi alle quali sono poste quattro colonne circolari di due ordini terminanti con capitelli. La facciata si erge rispetto alla retrostante copertura a capanna a falde simmetriche con un ampio frontone che termina con la statua del Santo patrono. Il campanile laterale, che si innalza notevolmente rispetto all'adiacente edificio, è caratterizzato da lesene su tutti i lati, due ordini di cornici e termina con ampia cuspide del tipo a cipolla, protetta da squame in ardesia; sui quattro lati sono posti altrettanti pinnacoli. Interamente l'edificio è caratterizzato da stucchi di notevole pregio sulla volta e le colonne, nonché da decorazioni alle pareti. Il presbiterio è delimitato da balaustre marmoree tornite così come gli altari laterali, due per ogni lato della chiesa; degni di interesse, infine, sono il pulpito in ardesia e una iscrizione funeraria romana sulla quale è incisa la più antica iscrizione di epoca romana rinvenuta in Liguria conservata all'interno della Sacrestia, insieme ad alcuni pregevoli arredi sacri.
Pianta
La pianta rispecchia la complessa genesi dell’edificio, si compone di un’aula a tre navate, con presbiterio poligonale, le navate delimitate da arcate a tutto sesto sostenute da tre coppie di colonne e da due coppie di semipilastri; la navata di sinistra è più piccola di quella di destra, ciò avviene perché l’edificio venne allargato sfruttando la costruzione primitiva ed adattandosi agli spazi. La copertura dello spazio presenta una volta a botte lunettata sopra la navata maggiore, volte a crociera in quelle laterali e copertura a vele nell’abside.
Elementi decorativi
Internamente lo spazio è caratterizzato da affreschi e da stucchi che decorano gli altari e la trabeazione che unisce il colonnato e risvolta nel presbiterio, presentando angioletti a tutto tondo nelle veci di telamoni. Le volte sono arricchite da stucchi e da pitture, nella volta centrale, partendo dall’ingresso entro riquadri troviamo raffigurati: la Sacra Famiglia con San Giovannino, l’Annunciazione entro una ricca cornice mistilinea in stucco, il Martirio di San Lorenzo e San Lorenzo in Gloria. Mentre ai lati, attorno alle lunette vi sono: la Fortezza, la Castità, la Giustizia, la Carità e i quattro Evangelisti. Vi sono custodite le statue lignee della Vergine del Carmine, la Madonna del Rosario e dell'Arcangelo Gabriele, nonché un polittico raffigurante il Martirio di San Sebastiano. Gli altari sono tutti in muratura, eccezion fatta per quello maggiore in marmi policromi.
Facciata
La facciata non è perfettamente in asse con l’aula e lo spazio, dall’ingresso al presbiterio va leggermente restringendosi, creando un effetto ottico che ne aumenta la profondità La facciata neoclassica, opera di Angelo Ardissone, si compone di due ordini sovrapposti, il primo formato da quattro semicolonne centrali, poste a due a due ai lati del portale, e da due lesene binate alle estremità, tutte con capitelli ionici, a sorreggere la trabeazione decorata da tralci, il secondo ordine è impostato su un timpano spezzato da cui si imposta il frontone, composto da quattro semicolonne corinzie, in prosecuzione di quelle sottostanti su cui si eleva il timpano triangolare di coronamento; al di sopra la statua della Vergine e ai lati due vasi ornamentali. Al centro della facciata si apre una finestra quadrilobata sopra la quale vi è un bassorilievo con il martirio di San Lorenzo.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in marmo bianco e grigio posato a scacchiera a 45 gradi
Coperture
La copertura è a due falde con manto in tegole laterizie e termina con gronde in ardesia e lattoneria in rame.
Campanile
Il campanile a base quadrata presenta costolonature sulle cantonate e coronamento con cuspide a cipolla con manto in scandole di ardesia.