Secondo Raimondi, la chiesa di Lavina è citata per la prima volta in un documento nel 1320.
1392 (separazione parrocchia)
La parrocchia di Lavina e Cenova si separa da quella di Rezzo.
1462 (restauro intero bene)
L'edificio viene restaurato e dipinto, come risultava da un'iscrizione presente nel coro.
XVIII sec (completamento intero bene)
Tra gli anni Quaranta e Cinquanta del '700 Giacomo Filippo Marvaldi ed il figlio Francesco Maria costruiscono due altari e il pulpito; successivamente Francesco Maria succede al padre nella conduzione del cantiere e dirige la costruzione del tetto.
1724 - 1725 (progetto intero bene)
L'architetto Antonio Ricca senior sovvenziona e progetta la nuova parrocchiale. Alla morte dell’architetto il progetto viene affidato a Giacomo Filippo Marvaldi, designato dal testamento dello stesso Ricca.
1738 (ricostruzione intero bene)
La chiesa appare completata, ad eccezione del tetto e della decorazione interna.
1751 (consacrazione intero bene)
17 ottobre 1751: la chiesa viene consacrata.
1753 - 1754 (decorazione altari)
Giacomo Antonio Folcione di Lugano, stuccatore, porta a termine la decorazione degli altari laterali rimasta incompiuta.
1764 (sopraelevazione campanile)
Il campanile romanico- gotico viene elevato di un livello; lo stesso anno Carlo Giuseppe Aicardi di Oneglia dipinge in facciata l’immagine di S. Antonio e cura la pala dell’altare maggiore.
1809 (restauro decorazioni)
Giovanni Dittona restaura l'altare del Carmine e altre decorazioni della chiesa.
1838 (danneggiamento intero bene)
Il tetto crolla a seguito di eventi sismici; la chiesa viene intedetta per alcuni anni.
1900 (sostituzione altare)
L'altare maggiore settecentesco viene sostituito da quello attuale.
1942 (affresco volta)
La volta viene affrescata dal pittore Dellepiane di Savona.
Descrizione
La chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate sorge nella frazione di Lavina, nel territorio comunale di Rezzo (IM). La costruzione si trova appena fuori del borgo, a settentrione delle case, tra orti e radi edifici residenziali costruiti di recente. E' preceduta da un ampio sagrato rettangolare, rifinito ad acciottolato e lastricato. Le murature esterne si presentano lasciate con la pietra a vista, ad eccezione della facciata - intonacata e decorata - e del campanile. L'interno presenta una aula ellittica introdotta da un atrio; al corpo di fabbrica della chiesa sono affiancati quelli del campanile e della sacrestia vecchia sul fianco sinistro, e la grande sacrestia nuova dal lato destro. Sopra l'ingresso è allestita la tribuna dell'organo. L'aula, a pianta centrale, è divisa dal presbiterio da due gradini e una balaustra; nicchie ospitano i due altari laterali.
Pianta
All'aula a pianta centrale, con volta a cupola, sono affiancati un presbiterio quadrato con abside semicircolare e un'atrio, questo ultimo con volta a botte.
Elementi decorativi
La chiesa è contraddistinta da una fitta decorazione pittorica novecentesca, con un importante intervento di Carlo Felice Dellepiane, che affresca una grande "Gloria di Sant’Antonio Abate" nello spazio centrale della volta (1942). Una serie di paraste con capitelli corinzi e specchiature con marmorizzazioni solleva un cornicione di stucco con fregio decorato a volute. Quattro paraste angolari delimitano gli spazi dell'atrio e del presbiterio; altre coppie di paraste incorniciano le nicchie degli altari laterali. L'altare maggiore in marmi alabastrini, con tre gradini portacandelieri e crocifisso ligneo sul tabernacolo, risale ai primi del '900. Le decorazioni a stucco degli altari laterali vennero iniziate da Giacomo Filippo Marvaldi e Francesco Maria Marvaldi, ma furono concluse da Giacomo Antonio Folcione tra il 1754 il 1755; sono caratterizzate dall'uso di colonne tortili per due terzi, installate su alti doppi plinti, con capitelli corinzi.
Facciata
L'alta facciata culmina in una cimasa mistilinea. E' solcata da due ordini di semplici paraste, con capitelli tuscanici, poste a coppie sugli angoli. Un cornicione la percorre a metà altezza. Nel settore superiore si aprono una finestra trilobata e un oculo circolare, in quello inferiore l'ingresso e, sopra, una nicchia da statua.
Campanile
La chiesa possiede un campanile, collocato lungo il fianco sinistro in posizione lievemente arretrata rispetto alla facciata. Si conclude con una sorta di base d'appoggio poligonale, dalla quale si innalzano quattro piccole guglie angolari e una cupoletta ribassata. Una cornice marcapiano con archetti isola l'ultimo terzo del fusto, dove si trovano l'orologio e la cella campanaria.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle.
Coperture
La copertura del tetto ha il manto in tegole di cemento.